NN.1360(6),1359(8) - Oratorio dello Spirito Santo

Cartigli

Oratorio dello Spirito Santo

Eretto fra il 1481 e il 1497 dai monaci Celestini, ospitò la confraternita dello Spirito Santo. Fu rimodernato all'interno nel 1550, conservando il quattrocentesco rivestimento in cotto della facciata. L'oratorio venne poi soppresso nel 1798. L'intero edificio fu restaurato da Alfonso Rubbiani nel 1892-93.

Indirizzo:

via Val d'Aposa, 6

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Chiesa di Santa Maria dei Celestini, alias dello Spirito Santo, la quale fu fabbricata sopra un suolo vacuo venduto li 20 dicembre 1481 da Matteo Gargiaria, per L. 80, ai PP. Celestini. Rogito Pietro Comel. Questo tempio lo dedicarono alla Natività della Beata Vergine.

Il dott. Lodovico Bolognini, desideroso di stabilire una compagnia spirituale composta di alcuni ascritti a quella della SS. Trinità e di vari devoti, ottenne di collocarla in Santa Maria dei Celestini concessagli dai compadroni che si riservarono il dominio, come consta da un rogito di Tommaso Grengolo delli 29 gennaio 1497, e fu in questa occasione che dal nome della nuova compagnia prese quello di chiesa dello Spirito Santo. La facciata di prima fabbrica si vede tuttora conservata. La compagnia fu soppressa li 21 luglio 1798, ed il locale venduto a Francesca Canevelli, vedova Galli. Rogito Luigi Aldini delli 18 agosto 1801.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Santa Maria dei Celestini.

Chiesa e confraternita posta nella via dello Spirito Santo.

Fu edificata dai suddetti frati avendo comprato per L. 80, da Lodovico di Matteo Gargiaria, il suolo, come da contratto del 20 dicembre 1481 fatto a rogito di Pietro Comelli.

Il 12 giugno 1486 fu concessa alla confraternita dello Spirito Santo.

Contigua a questa chiesa vi era una strada che conduceva in S. Mamolo, già detta piazzola dei Vizzani, dove vi era la chiesa già parrocchiale di Santa Maria dei Guidoscalchi.

La compagnia fu soppressa il 31 luglio 1798, e la chiesa fu chiusa il 16 agosto 1808.