Pugliola, Pugliole

Pugliola ed il suo plurale (pugliole) sono denominazioni bolognesi antichissime.

Gli estimi del 1296/97 citano, per esempio, una Strata Puglole (via del Porto), ma ancora prima, all'inizio del XIII secolo, vi era la chiesa di Santa Maria delle Pugliole, accanto alla quale fu costruita la chiesa di San Francesco.

La forma più usata era Pugliole (Pugliole di San Bernardino, Pugliole di Santa Margherita, Pugliole dello Spirito Santo, Pugliole di Sant'Arcangelo, etc.) mentre Pugliola fu usata in Pugliola Mozza (vicolo Paglia Corta) e nella scomparsa Pugliola di Galliera (Pugliola per Zanti e Banchieri; gli altri autori usarono Pugliole di Galliera o di Sant'Elena).

Le pugliole erano nella parte settentrionale di Bologna, a nord di via Riva di Reno, nella zona di San Francesco, ad ovest di piazza Malpighi e nelle zone circostanti via Val d'Aposa.

L'Avogaro propose la derivazione di pugliola da pullus, pulleolus, "germoglio". Quindi le pugliole sarebbero legate a zone aperte, campestri, con vegetazione, quali erano parecchie aree tra la seconda cerchia di mura e la terza, ove effettivamente si trova la maggior parte delle pugliole, eccettuato quelle circostanti via Val d'Aposa.

Si potrebbe pensare (vedi Fanti, I, 69) che queste ultime pugliole fossero esterne alla prima cerchia di mura ove potevano esservi, prima dell'espansione urbana del XII secolo, zone aperte e con vegetazione, ma in realtà alcune di queste pugliole (le Pugliole dei Celestini, le Pugliole dello Spirito Santo, ora vicolo Spirito Santo) sono bene all'interno della cerchia di selenite o delle Quattro Croci.

Queste non potevano essere zone campestri nel XII secolo nè nei secoli successivi. Inoltre pare che queste pugliole siano state chiamate con questo denominatore relativamente tardi (ma questo punto verrà messo in discussione più sotto). In effetti queste pugliole non sono documentate dai nostri autori se non dal XVII secolo in poi (nel XVI secolo l'attuale vicolo Spirito Santo era noto come Borghetto del Bordello. Solo più tardi si cominciò a chiamarlo Pugliole dello Spirito Santo).

Una ipotesi che si può azzardare, per mantenere la spiegazione proposta dall'Avogaro, è che in questo caso, più che a luogo campestre si debba pensare ad orto (che è uno dei significati dati dal Du Cange). Qui in effetti era la chiesa di San Giovanni Battista e il convento dei Celestini che certamente nei paraggi avevano i loro orti. Il Banchieri, però, che scriveva nel 1635, dimostrò di non conoscere questo significato di pugliole, proponendo una improbabile etimologia da plebaiol, ovvero gente di bassa condizione.

L'antichità della denominazione pugliole fa pensare piuttosto che queste zone fossero genericamente chiamate pugliole anche prima del XVI secolo, per la presenza degli orti dei Celestini e della compagnia dello Spirito Santo, ma che, essendovi anche un postribolo, Borghetto del Bordello fosse l'odonimo più noto, almeno finché il postribolo vi rimase.

Un ulteriore elemento è la vicinanza ad un convento e ad una compagnia spirituale, che diede il nome alle pugliole: Pugliole dei Celestini e Pugliole dello Spirito Santo.

Se si controlla il nome di tutte le altre pugliole, si trova: Pugliole di San Bernardino, Pugliole di Santa Margherita, Pugliole di Sant'Elena, Pugliole di Sant'Arcangelo e Pugliole di San Francesco, rafforzando l'idea che presso queste pugliole fossero gli orti dei conventi di cui prendevano il nome.

Fa eccezione la sola Pugliola Mozza (vicolo Paglia Corta) nel cui odonimo non compare alcuna chiesa o convento.

Oggi nessun odonimo bolognese ricorda la denominazione pugliola o pugliole.