crampi alle gambe

le infiorate emorroidi

lo stridere dell’artrosi

il mordere del colon a dir poco irritabile agli orrori del mondo

turgidi i seni di irina cantano

mentre stende i panni al balcone

si risvegliano i lombi di irina

la strada alza la voce

si fanno progetti per le vacanze

annunci matrimoniali e affini

poco lontano oltre mitteleuropa

zefiro è vento di morte

cavalli di marte navigano l’acheraonte

(frodare il cielo conduce alla rovina)

dulce et decorum est pro patria mori

non teme alcunchè l'eroico duce

nel bunker presidenziale

chiede armi e munizioni

pace e sanzioni

madri e spose piangono mariti e orfani

dilaniata carne da cannone

goebbels araldo network

gonfia odio in pance per pasciute

costretti in catene economiche

i capotribù chinano la fronte al massimo fattor

città rase al suolo infiammano l’acquolina

dei sempreverdi palazzinari

gli archistar architettano nuove nuvole

avare di pioggia per i campi dei poveri

la moltitudine prega zeus che fulmini lo zar

altri vorrebbero il vecchio yankke all’ospizio basagliano

lìexit sassone asl neurodeliri

alle isole felici bocca di bancomat e i suoi boys, oligarchi

si può vivere in pace su un nido di vipere?

venga la torrida estate

ma che piova!

ha sete la campagna

e pure carlo

il filosofo etilico mio zio

( stanislao tucci)