Il giornale di Rodafà. Rivista online di liturgia del quotidiano

Ciao, Loredana



di Stefano Sodaro

Per chi ha frequentato, negli anni Ottanta e Novanta del Novecento (sì, il tempo passa…), la Parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli, a Trieste, Loredana Vigini era una presenza costantemente partecipe, luminosa, gioiosa, limpida, che trasmetteva serenità e desiderio di dedizione. E che poi, anche dopo l’uscita da un Istituto di Vita Consacrata, divenne segno di profezia, di ascolto inverante della Parola.

Scelse di consacrarsi al Brasile ed alla testimonianza della bellezza del testo biblico, diffondendone la conoscenza a livello popolare con il “Bibliodramma”, una riproposizione teatralizzata dei contenuti dei testi sacri con il coinvolgimento, pure fisico, di chiunque vi si lasci prendere dal suo fascino, soprattutto i più poveri (https://www.youtube.com/watch?v=ntXLbNYIT-k&t=17s).

Il fascino della Parola era il fascino della vita di Loredana, di cui oggi – con sbigottimento ed incredulità – abbiamo appreso la morte.

Notizia, tristissima, ora rilanciata da molti giornali: https://www.repubblica.it/cronaca/2023/02/05/news/trieste_missionaria_uccisa_brasile-386573103/; https://www.ilgazzettino.it/nordest/trieste/morta_missionaria_loredana_vigili_brasile_investita_rapinatore_cos_e_successo-7212716.html; https://www.lastampa.it/cronaca/2023/02/05/news/investita_da_un_rapinatore_in_fuga_muore_in_brasile_la_missionaria_triestina_loredana_vigini-12624318/; https://www.rainews.it/tgr/fvg/articoli/2023/02/missionaria-triestina-muore-in-brasile-002faa16-c9ff-46b0-8454-2eebdaa8ab99.html.

Aveva fondato, proprio a Trieste, l’associazione “Semente viva”, https://www.sementeviva.com/.

Qualche anno fa volle visitare la “Casa di Rodafà”, ove ha sede anche l’Associazione Culturale “Casa Alta”.

Si parlò di tante cose, in quella occasione, non ci si vedeva da anni. Aveva una passione per la vita ecclesiale intensissima e non devozionale, che si alimentava alla fonte delle Scritture. Collaborava entusiasta, ma pure lucidamente consapevole, con i Vescovi del Brasile.

Proprio mentre la Chiesa di Trieste si appresta a ricevere il suo nuovo Vescovo, questa donna consacrata precede tutte e tutti sulla strada di Casa. E veniamo a saperlo, con tremendo dolore, oggi stesso.

Resta un insegnamento profondo, attualissimo. Proviamo a sussurrare con la dovuta delicatezza: proprio mentre si moltiplicano i casi di “abuso” da parte, o nei confronti, di ecclesiastici, con un fenomeno così devastante da far imbrattare di vernice polemica ogni consapevole opzione celibataria e continente, quasi fosse condizione disumana se non perversa, il sorriso di Loredana ci resta impresso nelle menti e nei cuori come inaudita parola possibile di dedizione agli altri, alle altre, all’Altro, all’Altra.

La solitudine che esperimentiamo, quotidianamente, ci immobilizza: abbiamo estremo bisogno di parole nuove, sconosciute, non consunte e fruste, su cosa significhi amare.

In realtà, riconosciamolo, è lo stesso volto del Rabbi di Nazaret che ha fatto capolino dagli occhi della nostra sorella ed amica.

Ciao, Loredana.