Il giornale di Rodafà. Rivista online di liturgia del quotidiano


I vescovi di cui nessuno parla



di Stefano Sodaro




Mancano esattamente dieci settimane all’uscita del nostro numero 700. Quasi quattordici anni di nostra storia, non tutti e non sempre di gioia e soddisfazione, soprattutto allorché ci siamo imbattuti – ed è accaduto abbastanza spesso, e non all’improvviso, bensì dopo un bel po’ che avevamo creduto, con grande convinzione, il contrario – nel diffuso fenomeno dell’egotismo. Sì, con la “t” di mezzo. Cioè nella risposta positiva, anzi positivissima, al famoso invito “You’re branded, branded, branded, branded” formulato da Tom Peters nel suo celeberrimo articolo del 1997 su Fast Company.

Per spiegarci meglio, fuor da inglesismi oggi così di moda: noi saremmo un marchio, ognuno ed ognuna di noi lo sarebbe, e questo marchio – il mio “io” divenuto potenziale successo commerciale - andrebbe diffuso in ogni modo (lecito) e difeso con le unghie e con i denti, con ogni mezzo, sempre sperabilmente lecito.

Una simile brandizzazione dell’ego invade, e non tanto lentamente, anche gli spazi ecclesiali o, più in generale, religiosi.

L’autorità religiosa non è (più) un “augere”, un “crescere” in autorevolezza, ma un crescere nel riconoscimento e nell’effettività di un proprio potere, molto personale e personalizzato, che, poiché sacro, diventa ancor più temibile e schiacciante. E di fronte al quale il profilo commerciale quasi svanisce.

Eppure, a voler scavare nelle notizie d’attualità, si scoprirebbero forme, ed identità, inedite di autorevolezza ecclesiale/religiosa. Ne segnaliamo di seguito quattro.

Questa mattina, a Venezia, è stato ordinato il primo dei nuovi tre vescovi ausiliari del Metropolita Greco-Ortodosso d’Italia Polycarpos: http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=8921:4-12-2022-allocuzione-di-sua-eminenza-policarpo-metropolita-d-italia-per-l-ordinazione-episcopale-di-sua-eccellenza-giorgio-antonopoulos&catid=39:news&lang=it.

Si tratta di Giorgio di Kratea, che assieme a Dionisio di Kotyeon e ad Atenagora di Terme (https://ilsismografo.blogspot.com/2022/11/italia-il-patriarcato-ecumenico-elegge.html), configureranno una presenza episcopale non cattolica in Italia mai così cospicua. Che proprio in questa settimana, in cui dopodomani a Trieste si festeggia con grande partecipazione popolare San Nicolò nella omonima chiesa greco-ortodossa, l’Oriente Cristiano Bizantino non cattolico si ponga tanto solennemente davanti all’assoluta maggioranza religiosa di obbedienza romano-cattolica fa molta impressione, forse addirittura sino allo spavento, per chi non sia abituato a rapportarsi con l’alterità irriducibile all’egoità, appunto. Non è, però, il caso di chi vive a Trieste, dove tre secoli almeno di convivenza tra fedi e provenienze diverse continua a segnare la storia di una non più asburgica metropoli, ma pur sempre testimone di un confine tra i mondi che qui c’è.

Sempre questa mattina, ma in Svezia, è stato inaugurato l’episcopato del nuovo Arcivescovo luterano di Uppsala, Martin Modéus, Primate della Chiesa Luterana di Svezia, successore dell’Arcivescova Antje Jackelén, dimessasi il 30 ottobre scorso e che abbracciò Francesco papa il 31 ottobre 2016 nella Cattedrale di Lund in occasione della sua visita in Svezia (https://www.svtplay.se/video/jXkq7gP/gudstjanst/idag-11-00?position=1981&id=jXkq7gP). Nella Chiesa Luterana di Svezia le presbitere – donne – sono ormai in numero maggiore dei presbiteri – uomini maschi -. Una “forma liturgica”, quella dell’intronizzazione odierna del Primate luterano di Svezia, assai simile, in apparenza, ad una celebrazione cattolica, eppure completamente diversa. Merita dare un’occhiata, per così dire, al link sopra riportato in parentesi. E forse non è così noto che in Italia, a Roma, esiste una importante presenza della stessa Chiesa Luterana Svedese: https://www.svenskakyrkan.se/rom.

Proseguiamo.

Il sito del Ministero dell’Informazione dello Stato di Eritrea ha diffuso ieri la notizia della morte del Patriarca Ortodosso di Eritrea Abune Qerlos, 96enne: https://shabait.com/2022/12/03/his-holiness-abune-qerlos-passes-away/. Sarebbe interessante verificare quanto sia nota in Italia la storia più recente della Chiesa Eritrea Ortodossa; ancora solo qualche anno fa veniva replicato, da importanti studiosi, al qui presente direttore de “Il giornale di Rodafà”, che non esiste nessun Patriarca Eritreo!

Abune Qerlos è succeduto, nel maggio 2021, ad Abune Dioskoros, che a sua volta era stato eletto dopo la deposizione, illegittima a norma di legge canonica orientale, del suo predecessore Abune Antonios, che infatti la diaspora eritrea ortodossa riconosce come ultimo legittimo Patriarca e che è morto in regime di detenzione il 9 febbraio di quest’anno 2022 (https://sites.google.com/view/rodafa/home-n-610/stefano-sodaro-se-nulla-si-sa-di-un-patriarca).

Da ultimo menzioniamo qui il Vescovo eritreo cattolico di Segheneity, mons. Fikremariam Hagos Tsalim, che è trattenuto in carcere – in Eritrea - dal 15 ottobre scorso, quando è stato arrestato di rientro all’Aeroporto di Asmara, senza che siano noti i motivi dell’arresto (https://www.nigrizia.it/notizia/eritrea-arrestato-il-vescovo-di-segheneiti; https://www.youtube.com/watch?v=TPcEErWRRs4).

La prossimità culturale del Cristianesimo del Corno d’Africa – di Eritrea ed Etiopia - alla Tradizione del Popolo d’Israele è impressionante. E la prossima settimana si terrà a Camaldoli, a partire da mercoledì sino a domenica, il 42° Incontro Nazionale dei Colloqui Ebraico-Cristiani, dedicato proprio al tema de La Comunità. Identità, leadership, processi decisionali (https://www.camaldoli.it/wp-content/uploads/2022/09/Colloquio-Ebraico-Cristiano-2022.pdf). Il tema dell’autorità religiosa ritorna ed i Colloqui costituiscono un momento straordinario di confronto tra Ebrei e Cristiani.

Contiamo di poter fare un dono natalizio alle nostre lettrici ed ai nostri lettori, organizzando, in questo mese di dicembre, due incontri online – uno incentrato sul volume di Carlo Pertusati Dottori della Chiesa (edito da Effatà, https://editrice.effata.it/libro/9788869299070/dottori-della-chiesa/) ed uno sul “romanzo ecclesiologico” di Gianni Di Santo Finalmente è cambiato il parroco (pubblicato da Rubbettino, https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/finalmente-e-cambiato-il-parroco/) – che cerchino di mettere a tema la questione della guida nelle Comunità religiose dentro la storia concretissima – dentro la carne, anzi – delle persone che ogni giorno cercano segni di speranza.

Buona domenica.