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La Vescova anglicana di Londra Sarah Mullaly, foto tratta da commons.wimikedia.org.

E se Sr. Becquart fosse istituita Accolita?




di Stefano Sodaro



I due Sotto-Segretari, appena nominati dal Papa, alla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi non otterranno altrettanta colleganza nell’accesso al ministero ordinato, addirittura nel grado episcopale – che di per sé non sarebbe stato richiesto a seguito della mera nomina -, poiché esso riguarderà solo p. Luis Marin de San Martin, ma non Sr. Nathalie Becquart.

E tuttavia, dopo il motu proprio Spiritus Domini, sembra possibile avanzare una domanda, un’ipotesi ora effettivamente realizzabile: non potrebbe prevedersi che il giorno dell’ordinazione episcopale del Sotto-Segretario de San Martín sia istituita anche accolita Sr. Becquart?

In trasparenza va riconosciuto che tale duplicità ministeriale riconosciuta ad intensità diversa, una sacramentale nel sacramento dell’Ordine, l’altra istituita in un ministero laicale, condurrebbe di necessità ad una nuova riflessione, probabilmente mai osata sinora, sulla effettiva “realtà” delle origini del potere nella Chiesa.

Se p. de San Martín viene ordinato vescovo, significa che, quanto meno nel pensiero del Papa, l’ufficio di Sotto-Segretario/a richiede l’episcopato, che però incontra l’ostacolo del divieto assoluto, nella Chiesa Cattolica, di ordinare le donne.

Ma un affiancamento liturgico pubblico, tra ordinando vescovo ed istituenda accolita, nella medesima celebrazione, provocherebbe una riflessione ecclesiologica, sacramentale, teologica tout court, che aprirebbe piste di approfondimento non ancora esplorate.

Al momento della Comunione il nuovo Vescovo e la nuova Accolita potrebbero distribuire il Pane assieme, uno vicino all’altra – uno in casula e l’altra in càmice -, suggerendo anche visivamente una configurazione ecclesiale in cui ciò che conta, quale origine fontale, è il Battesimo, di cui le articolazioni ministeriali, quand’anche sacramentali, sono solo una conseguenza.

E però anche il Battesimo, allora, verrebbe in teologica questione: che rapporto c’è infatti tra Chiesa di battezzati e battezzate e Regno di Dio che invece abbraccia anche chi battezzato e battezzata non sia? Come ben si sa, Gesù di Nazaret annunciò la prossimità, anzi l’immediatezza, del Regno di Dio, non della Chiesa.

Vedremo se una simile idea – in sé semplice ed anche modesta – possa trovare una concretizzazione liturgica in tempi assai brevi, così recuperando, almeno in parte, ritardi millenari.