Il giornale di Rodafà. Rivista online di liturgia del quotidiano

"In principio erat verbum", dipinto di Anton Schneiderfranken von Joseph (Bô Yin Râ) - immagine tratta da commons.wikimedia.org










I racconti di Rodafà


di Stefano Agnelli


***


“In principio era il Verbo”

[1] In principio era il Verbo,

il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

[2] Egli era in principio presso Dio:

[3] tutto è stato fatto per mezzo di lui,

e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

(Prologo del Vangelo di S. Giovanni)



Solo. Freddo, gelo oltre ogni limite. Solo. Qualcosa attorno a me, da sempre: Pensiero-relazione - io sono Relazione – Amore. Solo, e da soli non c’è Relazione, non c’è Amore. Lo chiameranno Kosmos – Quiete. Lo è. Solo, ancora per poco. È l’Arché, il Principio. Presso di me stava Amore, ed ero un punto di massa infinita, è entrato: ora SONO, ora SO, conosco ogni cosa, sono qui e ovunque. È bastato un attimo eterno, lenta esplosione, vibrazione d’onda pilota, muoni e gluoni. Li chiameranno così, poi Protoni, Fotoni veloci e liberi ovunque. Mi espando e mi aggrego. Devo Amare ed essere amato. Non più solo. Universo intero. L’Amore era già in me, eppure era presso di me. Logos – relazione. Io SONO Amore. L’Amore è relazione, soli non c’è Amore. Esperienza d’amore è essere almeno in due. Ora sono/siamo due, Amore/Spirito ed Io.

Saremo in tre, lo vedo, ora mi espando e mi aggrego. Ci sarà il tempo di incarnarsi. Sarò Figlio di Me Stesso, Uomo. Ultimo fra gli ultimi.

Vibrazione di campo, lo chiameranno campo di Higgs. Mi sto formando, divento solido, nascono costellazioni, galassie. Sono qui e in ogni luogo, nello stesso Tempo. Tempo. Sta nascendo anche il Tempo. L’Eternità diverrà misurabile, tredici miliardi di anni da ora.

Uomo, ora lo vedo. Farà esperienza d’Amore per me, con me. Dovrò fermarlo, prima di rinascere, di incarnarmi. Bisognerà fermarlo perché arriverà all’albero della Conoscenza, e non deve arrivare mai all’albero della Vita. Dovrò cacciarlo dal giardino, amarlo e cacciarlo. Avrà freddo, lo coprirò con una pelle di cammello. Non gli basterà, mi cercherà nel rimpianto, generazione dopo generazione. Era presso di me, non gli basterà. È qui ora, in me. Lo renderò altro da me, lo farò a mia immagine e somiglianza, conserverà una scintilla di Eterno, ma non gli basterà. Farà cose meravigliose nel mio nome. Farà cose orrende nel mio nome. Non gli basterà. Metterò un velo. Metterò un velo tra di Noi o i Tempi finiranno. Ecco, Tutto è compiuto e si compirà. IO SONO e SARÒ in ETERNO.