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Papa Francesco, Angelus del 2018 - foto di Olrando Parigi, tratta da commons.wikimedia.org


Un papa che disturba

di Silvano Magnelli

Nel tempo in cui, se un Papa parla di Vangelo, disturba…

Tempo di soggettivismo narcisista, il mio parere è legge assoluta, c’è in giro però un prete argentino, diventato Papa, che non parla dall’alto al basso, anzi sostiene che tale posizione è legittima solo se stai aiutando un altro uomo a rialzarsi… , che non parla in modo complicato, da custode di un apparato sacrale o da sovrano, ma da amico del tuo vicinato.

Certe reazioni dopo l’intervista di Papa Francesco a “Che tempo che fa” domenica 6 febbraio erano prevedibili, perché abbondano i patiti di se stessi, barricati nei loro studi, nei loro talk show, nei loro salotti perbene, nel loro piccolo mondo sociale e persino ecclesiale. A loro viene naturale alzare il muro verso chi mette a repentaglio le sicurezze individuali e illumina gli angoli bui.

Immediata quindi la critica verso chi parla di lavoro giustamente retribuito, che dichiara criminale respingere i migranti o ignorarli quando arrivano o che cita l’esperienza comunitaria di un intero paese italiano, dove si sono tassati per consentire ad un giovane africano di andare a morire a casa sua, che dichiara la guerra un controsenso della creazione, che dichiara di non sapere perché i bambini soffrano, uscendo dal paradigma di una fede strana costruita sull’idea di un’espiazione a carico degli innocenti.

Una narrazione quella di Papa Francesco gradita a quasi sette milioni di persone, sgradita ad alcune porzioni di opinione pubblica, che non intende essere disturbata nel suo quieto vivere, in fuga dai problemi comuni, fatta anche di chi pensa che sia possibile dirsi cristiani attorniati solo da fratelli ben selezionati non certo da “fratelli tutti”…

Sto incassando invece i pensieri di gratitudine di amici seri e dediti al prossimo, ma che in chiesa non ci vanno da tempo e che finalmente si compiacciono di vedere un altro film su Gesù, sentendosi finalmente inclusi nel grande disegno della salvezza nella fraternità. Sarà quindi purtroppo un tempo di enorme narcisismo, ormai sempre più dannoso, ma è anche un tempo di bellezza riconquistata anche grazie a Papa Francesco.