Il giornale di Rodafà. Rivista online di liturgia del quotidiano

Nonni in questo Natale


di Silvano Magnelli


Strasbourg capitale de Noël, le grand sapin version 2014 - foto di Claude TRUONG-NGOC tratta da commons.wikimedia.org


Per questo Natale vorrei indossare, almeno metaforicamente, i panni del nonno, ma non di un nonno fortunato come me con nipotini che non vivono in zona di guerra, che giocano, danzano, recitano nella gioia del Natale, ma nei panni dei nonni di quei bambini incastrati in zone dove si combatte in maniera sempre più straripante e demenziale. 

Chissà quale Natale passeranno i nonni dei bambini israeliani ostaggi o già uccisi da terroristi islamici ormai fuori dal senno umano minimo, o i nonni dei bambini palestinesi morti nei bombardamenti dissennati dell’esercito israeliano? O i nonni dei bambini siriani, ucraini, russi, yemeniti. 

Non mi riuscirà certo di farlo, ma vorrei immaginare cosa può provare un nonno, che ama i suoi nipotini, come è naturale sia, ma, non nelle stesse condizioni di sicurezza.

E nello stesso tempo, in questo scombinato Natale, vorrei ringraziare quanti si occupano dei bambini ovunque, in zone di guerra o di pace, perché vanno ringraziati a piena voce i buoni samaritani dell’infanzia minacciata ovunque, anche dove non si combatte. Un esercito di uomini e donne ricchi di un’umanità attiva, non violenti, coscienti del valore immenso di quel patrimonio unico dell’umanità, che sono i bambini, attenti alla loro cura, in famiglia, a scuola, in ogni comunità, negli ospedali, nelle strade, tanto più quando sono in zone pericolose.

E quindi un Natale di partecipazione ai drammi soprattutto affettivi di chi si trova in mezzo a bufere scatenate da misere passioni di potere o di scontro fanatico, ma un Natale grato verso chi, e sono tanti, fanno in modo che ogni Natale ci riporti a quella originaria bellezza donataci da quel Bambino inerme, insidiato subito dal male ,ma protetto da chi lo amava e lo aspettava.

Buon Natale!