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Un appello per il popolo palestinese
L’8 giugno 2010 rappresenta una data significativa nelle relazioni Italia-Israele: in quel giorno fu firmato un accordo bilaterale di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra i due Paesi. L’intesa venne siglata durante una visita ufficiale in Israele dell’allora ministro degli Esteri, Franco Frattini. Nonostante il governo italiano abbia dichiarato di aver sospeso le nuove autorizzazioni all’esportazione di armi verso Israele dopo il 7 ottobre 2023, in conformità con la legge n. 185/1990 — che vieta la vendita di armamenti a Paesi in conflitto armato —, le consegne di materiale bellico sono proseguite.
L’azienda Leonardo ha infatti continuato a fornire supporto tecnico e logistico per veicoli di addestramento M-346 per un valore di 7 milioni di euro. Inoltre, nel 2024 sono state effettuate 212 operazioni di esportazione di materiali militari verso Israele, per un valore complessivo di 4,2 milioni di euro. Dunque, sebbene l’Italia abbia dichiarato la sospensione delle nuove autorizzazioni, le esportazioni già autorizzate sono proseguite.
Questa continuazione appare inaccettabile, soprattutto alla luce delle accuse di crimini di guerra mosse contro Israele dalla Corte Penale Internazionale.
Sebbene sia necessario mantenere una posizione critica anche verso Hamas, non si può più tacere riguardo allo sterminio in atto. Soprattutto, non è più accettabile la strumentalizzazione che si basa su una fallacia logica grossolana: l’affermazione secondo cui qualsiasi critica a Israele equivalga automaticamente ad antisemitismo. Si tratta di una distorsione logica elementare.
Israele è uno Stato, con una politica di governo soggetta a critica come qualunque altro Stato. L’ebraismo è una religione e non coincide con la politica di un governo. L’antisemitismo significa odiare gli ebrei in quanto tali, diffondere stereotipi o incitare alla violenza contro gli ebrei. Se questo non è corretto, è altrettanto scorretto non condannare e rimanere immobili davanti a un’occupazione e a violazioni dei diritti umani.
Tutti questi tentativi subdoli di confondere verità e menzogna devono essere apertamente denunciati. La comunicazione politica sembra oggi vittima di una pseudologia fantastica, ovvero un comportamento in cui una persona racconta bugie in modo cronico e spesso drammatico, fino a convincersi della veridicità delle proprie stesse falsità. La menzogna diventa così radicale da confondersi con la realtà nella mente del soggetto, che finisce per credere alle proprie versioni distorte.
Dal 7 ottobre 2023, l’offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza ha causato la morte di oltre 54.000 palestinesi e il ferimento di 123.000 persone, tra cui numerose donne e bambini. Oltre alle vittime nella Striscia di Gaza, si contano altri 905 palestinesi uccisi in Cisgiordania a causa di operazioni militari israeliane.
È in atto una grave crisi umanitaria, con oltre 1,9 milioni di persone sfollate all’interno di Gaza e una carenza critica di cibo. Non si può più tacere o nascondersi dietro semplici richieste di pace: qui è in corso un vero e proprio sterminio, come dimostrano l’altissimo numero di civili uccisi, le dichiarazioni pubbliche di funzionari e membri dell’establishment israeliano e la distruzione deliberata delle condizioni di vita, attraverso il blocco totale di cibo, acqua e medicinali, attacchi contro ospedali e lo sfollamento forzato dell’intera popolazione.
Limitarsi a chiedere la pace diventa un modo per non schierarsi, per rimanere neutrali di fronte a gravi ingiustizie, evitando responsabilità e prese di posizione. L’invito, dunque, ad aderire alla campagna di Pax Christi Italia che sollecita i cittadini italiani a chiedere ai membri delle commissioni Difesa di Camera e Sanato che il governo interrompa l’accordo di cooperazione militare con Israele che si rinnova automaticamente l’8 giugno. Il link si apre in automatico e la mail da inviare è già pronta con gli indirizzi dei parlamentari. Resta solamente da firmare. Firmare per prendere una posizione dinnanzi a ciò che sta accadendo: https://Revoca.short.gy/Scrivi.