Un caso complicato: il bimbo ha due anni e vorremmo una nuova gravidanza

Data pubblicazione: 23-ago-2019 20.11.31

Buonasera dott. Giordano, mi permetto di scriverle per l'ennesima volta per una situazione che mi ha mandata un po' in crisi.

Cerco di spiegarmi il più brevemente possibile, anche se non è facile. Sono celiaca, soffro di tiroidite autoimmune e iperinsulinemia e sono positiva alla mutazione MTHFR in omozigosi, Mi seguono ginecologo, ematologo ed endocrinologo. Ho ho avuto un aborto interno precoce con conseguente raschiamento. E' stato difficile superare quel momento, ma poi è arrivato il mio splendido bimbo l'anno successivo.

Alla prima gravidanza mi era stata prescritta l'aspirina solo al test positivo, alla seconda invece dal quattordicesimo giorno di ciclo, poi cortisone via aerosol fino alla 10 settimana oltre alle terapie che faccio ancora adesso (tirosint, acido folico, vitamina b, chiroinositolo e integratori) ed è andato tutto benissimo, il mio bimbo è nato di 38 settimane con parto naturale.

Ora vengo al dunque, starei pensando assieme a mio marito che vorremmo avere un altro bimbo, ma viste tutte le terapie preventive sono andata a fare una visita dal ginecologo per farmi dire cosa dovevo prendere. Appena ha sentito che ancora allatto il mio bimbo che tra 2 settimane compirà 2 anni apriti cielo, era come infastidito, mi ha consigliato fasciature al seno e farmaci asserendo che "ostinarmi" ad allattare fosse una mia fissazione e che ormai il bambino non riceve nulla. Io sono andata in crisi, stimo molto il mio ginecologo, è ginecologo di mia mamma e di tutte le mie sorelle ..... è stato sempre disponibilissimo (lo inondavo di messaggi e chiamate per la minima cosa), però mio figlio non mi sembra pronto, dorme solo con me e con la sua "nennè", mai dormito nella culla/lettino da appena nato (nonostante abbia sempre provato a farcelo dormire), ancora fa storie per mangiare e si rifiuta di masticare (gli propongo sempre pezzetti che puntualmente ingoia sani ... quindi sono molto cauta e rispetto i suoi tempi), insomma secondo me è presto e non vorrei traumatizzarlo e vorrei un consiglio su eventuali rischi di allattamento in gravidanza, viste anche le patologie (lui parla di eccessivo stress psico-fisico), fino a quando secondo lei è giusto allattare un bimbo? Io pensavo a termine e addirittura a un tandem. Insomma sono davvero confusa, mi scusi per la lunghezza del messaggio e spero potrà darmi una sua opinione a riguardo.

Grazie! mi rendo conto che potrebbe essere in vacanza, aspetterò pazientemente una sua risposta.

Gentilissima, anzi carissima mamma,

ma (nonstante tutto) che bella storia ! Un allattamento da oscar !! Da manuale UNICEF OMS !! Fantastico ! Benissimo !

2 anni di allattamento !!! Ancora più bello.

OK ! I problemi della Sua storia personale mi sembrano

1) come e se smettere di allattare

2) l'impatto che questo allattamento residuale può avere sulla fertilità

3) farmaci (aspirina ASA) in vista di una prossima gravidanza

N'est pas ?

Bene, iniziamo dal più rognoso: Smettere ! Come fare ?

1) La storia è quella: non è il bambino che NON è ancora pronto, ma è la madre che NON crede con il cuore e con la pancia che sia arrivato il momento giusto !

Se la madre non è pronta non c'è gioco. Metterà sempre in atto messaggi non verbali di disponibilità ed il bambino accorrerà.

Al contrario se la mamma è fermamente convinta dello stop, invierà dei segnali perentori e fatalistici e convinceranno il pupo senza alcun "trauma" che

questa bellissima fase è trascorsa e che adesso si aprono altri momenti di vita.

Quindi, si interroghi e cerchi di capire se davvero LEI vuole ed è determinata. NON lasci la palla al bambino, la decisione non spetta a Lui.

Se troverà la Sua risposta Le verrà facile facile. Altrimenti rimandi pure.

2) la fertilità: non credo che una leccatina ogni tanto, di un pupone bello cresciuto e svezzato possa scatenare una prolattina tale da inibire o rarefare le ovulazioni.

I Suoi cicli vanno bene no ?

Per quanto riguarda l'allattamento in gravidanza (ribadisco: di un bambino così grande si tratta proprio di un allattamento davvero minimalista) è previsto dai sacri testi.

Si chiama allattamento tandem e se la madre è in sufficienti condizioni di salute e di nutrizione non causa alcun problema nei primi due trimestri.

Nel terzo trimestre esiste un generico richiamo alla prudenza in caso di minaccia di parto prematuro. ...

3) In un allattamento così "tardivo" la quantità assoluta di qualunque farmaco che potrebbe arrivare al bambino con il latte è molecolare e quindi trascurabile.

D'altra parte siccome l'acido acetilsalicilico è sconsigliato in età pediatrica a causa della c.d. S. di Reye, che però richiede l' azione di una concomitante s. influenzale, e per la quale non esiste una dose-soglia di sicurezza, allora è prudenzialmente consigliabile sospendere l'allattamento in caso di contemporanea malattia virale del pupo.

Quindi sta a Lei. Decida con la massima serenità. Nulla è incompatibile con nulla.

Cordiali saluti

Dott GG