Data pubblicazione: 10-mar-2017 13.26.09
Buona sera... in passato ho avuto un problema d alcol poi grazie a dei farmaci ho risolto. Non ho più avuto problemi per anni ma ora si sta ripresentando un po il problema. Vorrei assumere l ETILTOX (la posologia è di 2 conpresse al giorno)... allatto da un anno... già svezzata ecc pensa che posso assumere questi farmaci? Il / la bimbo/a ciuccia 1 o 2 volte la notte e un 3 o 4 volte di giorno ma per pochi minuti. Che ne pensa? Ho valutato l idea di non allattare più ma non posso smettete dall oggi al domani mentre a causa di una situazione stressante che sto vivendo ho troppo spesso la tentazione di bere... altra alternativa al Etiltox sarebbe il CAMPRAL ma in questo caso dovrei assumere 6 compresse al giorno... che dice? La prego di rispondermi...
Gentile mamma,
l' Etiltox o Antabuse che dir si voglia ha come principio attivo il Disulfiram che è un inibitore di uno dei due enzimi che metabolizzano l'alcool (aldeide deidrogenasi). Di conseguenza, l' ingestione anche di quantità relativamente piccole di alcool, non venendo "smaltite", provocano estrema nausea e disgusto aiutando nello svezzamento dalla dipendenza.
Non esistono dati relativi all'esatto passaggio nel latte di mamma, tuttavia considerato che l'inibizione dell' enzima è irreversibile, l'esposizione del lattante a quantità di alcool anche minuscole (alcool contenuto non solo nel latte, ma anche in sciroppi) può realizzare danni anche severi. Pertanto è un farmaco da NON ASSUMERE IN ALLATTAMENTO
Il CAMPRAL è l' acamprosato calcico. Il meccanismo di azione non è ben conosciuto. Comunque si sa che aumenta significativamente in chi l'assume i livelli di GABA e diminuisce quelli di glutammato . Gli effetti clinici sono simili a quelli del disulfiram. NON esistono dati sul trasferimento nel latte umano, tuttavia in considerazione del basso peso molecolare un certo passaggio è possibile. Di buono c'è che l'assorbimento per via orale è minimo.
Il Dr Hale conclude che un minimo di rischio per il lattante c'è e lo classifica nella classe L3 cioè "probabilmente sicuro" .....
Va aggiunto che l' assunzione quotidiana di alcol pone di per sè rischi al bambino allattato, anche se bisogna anche considerare l'età del bambino. Sua figlia ha un anno quindi si pone in una età di relativa sicurezza.
Sul sito della Leche League si può leggere un articolo ben fatto ed approfondito l
http://www.lllitalia.org/index.php?option=com_content&task=view&id=29&Itemid=49
Personalmente, però, mi sembra doveroso ed opportuno, come persona, come donna e, soprattutto, come madre, affrontare il problema del disagio IN TOTO e non in modo frammentario. Se esisto una sofferenza psichica occorre recuperare un minimo di risorse per affrontarla, per cercare aiuto in un medico specialista, che abbia lunga esperienza di queste condizioni.
Gran parte degli psicofarmaci sono molto più maneggevoli e compatibili dei farmaci di cui Lei mi scrive. Una psicoterapia ben impostata NON ha effetti collaterali e può garantire una svolta permanente.
Il punto non è "solo" garantire la prosecuzione dell' allattamento. Sua figlia ha bisogno di una mamma salda, affettuosa e rassicurante ... Metta in moto le risorse che sono sicuro conserva da qualche parte e si rivolga ad uno dei tanti centri di salute pubblica e/o ad una delle associazioni che operano nel nostro territorio.
Un mondo di auguri
Dott GG