Biberon serale + test del tiralatte = angoscia fatale

Data pubblicazione: 13-feb-2019 20.24.03

Buongiorno

Nn capisco come mai 2 gg fa avevo una produzione decente (mai stata eccellente) e da ieri un calo improvviso ulteriore.Lla mia bambina ha 1 mese e sette gg, pesava il 10/2 4470 e l’ultimo controllo dal pediatra del 29/1 era 4300 e vista la Mia modesta quantità di latte la sera ho dovuto sempre inserire 100 di formulat1.

Lei si attacca regolarmente e continuamente anche mentre dorme a tratti continua a ciucciare. Non usiamo ciuccio.

Prendo 2bustine al giorno di humana più latte .. nei gg scorsi l’unica cosa che ho modificato è stata la marca dell’acqua da bere e invece di 2 bustine di più latte ne ho presa 1. Inoltre vista che la mia produzione nn è mai stata eccellente e

Mia figlia si stanca parecchio e si addormenta al seno.. lunedì scorso ho attuato la tecnica di farle bere principalmente latte tirato .. continuandola comunque ad attaccare.. lei si è saziata di più ma da martedì la produzione di latte è diminuita tanto

Non le ho detto che la bambina è nata 3,970 kg e che io ogni matt tiro il latte e tiravo 150 da un seno fino a lunedì e invece da martedì 120 da entrambi .. in questi due gg ho provato anche a tirare durante il gg tra una poppata e l’altra è ho tirato tra 20/40 ml..

E nn sto a dire le urla di mia figlia x fame

Gentile mamma,

innanzi tutto complimenti per aver tirato su una "piccina", in fondo NON tanto piccina considerato che alla nascita rientrava fra i c.d. MACROSOMI cioè fra i bambini il cui peso va oltre il 97° centile, insomma sono FUORI SCALA.

Quindi un bel lavoro davvero.

Leggendo la Sua mail ho come l'impressione che si sia o si stia innescando un circolo vizioso scaturito da non corretta interpretazione della situazione reale.

1) La mammella nel primo mese dal parto, ma a volte anche dopo, va incontro ad un intenso e complicato processo di maturazione del patrimonio ghiandolare (le cellule - i lattociti - si moltiplicano e si ingrossano e si specializzano e si "aprono" i loci specifici sul DNA), ma a patto che vi sia un forte traino da parte dell'attacco che sia frequente e completo.

2) In questa fase i bambini si attaccano di più durante le ore notturne.

Loro sanno bene che proprio quando è calata la luce solare e, quindi, è sera è più forte sulla mamma l'azione della PROLATTINA, secreta proprio di sera !

3) la mamma dovrebbe essere informata e confortata su questo aspetto (sempre che chi l'assiste conosca il semplice riflesso notturno della prolattina ... ), incoraggiata a sfruttare queste poppate serali, attaccare il bambino ai primissimi segni di richiesta (e NON quando è partito l'embolo del pianto inconsolabile). Le si dovrebbe dire a chiare lettere di astenersi (il più possibile) dalle abbondanti poppate (di formula o di latte estratto) che assopiscono SIA il bambino, SIA la lattazione.

4) Ogni qual volta il flusso o l'estrazione del latte si riduce (per es. quando la mamma torna al lavoro) il bambino torna ad attaccarsi di sera per aiutarsi come può innalzando la prolattina.

E' noto che anche in una fase tardiva dell'allattamento questo stratagemma ha un certo effetto.

Continuo a notare, con mio grande dispiacere, che le mamme continuano a fare il test del tiralatte: "vediamo quanto ne viene fuori, così sono più tranquilla e caso mai mi regolo con una bella integrazione al biberon".

La QUANTITA' di latte estratta CON TIRALATTE NON E' IN ALCUN MODO un indicatore della efficienza lattifera della mammella. Il volume estratto indica grossolanamente il volume di latte preformato e ristagnante nella ghiandola.

La "riduzione" NON dovrebbe scoraggiare la mamma dall'allattare. Nella stragrande maggioranza dei casi é segno di aumentata maturità di una mammella, che produce la quantità necessaria e nulla di più e si allontana dal pericolo sempre presente di fastidiosi ingorghi !

Per uscire da questo impasse, quindi, non posso che consigliarLe di attaccare la bambina il più spesso possibile ed ai primi segni di richiesta (smorfie e manine in bocca), assecondarla nelle ore serali ed evitare la famigerata poppata di formula notturna, ahimè tanto diffusa, quanto dannosa per la corretta stabilizzazione della lattazione.

Per ottenere un risultato immediato, che La incoraggi e La stimoli a continuare in questa direzione, potrebbe barare un pochino ed assumere, oltre agli integratori già in corso, una compressa di domperidone da 10 mg tre volte al giorno per 5-6 gg, non importa l'orario o se prima o dopo i pasti.

E' una molecola che, oltre a "far digerire", aumenta la produzione del latte simulando l'azione della prolattina naturale.

Formalmente, devo ricordarLe che il domperidone è sconsigliato (a dosi però più alte) nelle donne cardiopatiche.

Coraggio ! La partita è tutta aperta.

Dott GG

PS: che la bimba si addormenti sul seno NON è prova che si stanchi, MA al contrario è segno inequivocabile di soddisfacimento e di appagamento, anche se dopo 10-20 minuti dopo torna ad attaccarsi. Lo fanno tutti i bambini allattati BENE !