idrossiclorochina - plaquenil

Data pubblicazione: 20-gen-2021 9.49.42

Buonasera sono un MMG

Volevo chiedere un chiarimento e un consiglio riguardante una mia paziente affetta da Connettivite e in terapia con Plaquenil.

La stessa è in allattamento misto. Sarebbe opportuno, vista la lunga emivita del farmaco e il passaggio dello stesso nel latte materno, consigliare di interrompere l'allattamento o posso continuare a far assumere il farmaco e caldeggiare l'allattamento al seno?

Possono esserci rischi di tossicità per la neonata?

In attesa di una cortese risposta invio i miei più cordiali saluti

Gentilissima collega,

grazie davvero per avermi contattato.

Nella consulenza sulla compatibilità di un farmaco in allattamento (quasi sempre presente) oltre alle caratteristiche chimico-farmacologiche della molecola in questione occorre considerare l'età del bambino ed il tipo di allattamento.

Se si tratta di un allattamento (ahimè) occasionale o solo apparente, come spesso è la leccata del seno prescritta ogni tre ore e dieci min per lato propedeutica alla poppatona al biberon, oppure di un bambinone di 6-8-11 mesi che mangia ) di tutto ed in cui il latte di mamma non è più il solo alimento, allora ogni ragionamento è solo speculativo, a meno che non sia in causa il tracciante radioattivo per una scintigrafia.

La situazione che merita davvero attenzione in tema di "rischio farmacologico" è quella del bambino di due mesi ad allattamento esclusivo che si pappa grosso un litro di latte al giorno oppure quella del vulnerabilissimo pretermine ricoverato in terapia intensiva alimentato per gavage con latte di mamma.

Nel ns caso specifico il Plaquenil, principio attivo idrossiclorochina per chi ci legge, è un farmaco considerato "a rischio molto basso", insomma compatibile con l'allattamento.

Lì dove il linguaggio scientifico prudenziale e sempre possibilista è costretto ad usare la (brutta) parola "rischio", offrendo un vantaggio sleale per esempio ai no-vax quando si tratta di vaccini.

L' idrossiclorochina passa nel latte in quantità trascurabile e farmacologicamente non attiva

L'Accademia Americana di Pediatria la considera una molecola compatibile con l'allattamento.

http://www.e-lactancia.org/breastfeeding/hydroxychloroquine-sulfate/product/

Quindi, è ragionevole non solo continuare ad allattare, ma anzi implementare l'allattamento cercando di limitare il più possibile l'apporto della formula ed aumentare il ritmo, la frequenza, l'intensità dell'attacco al seno, proteggendo la madre dalle solite cretinate sugli effetti negativi di un contatto "troppo" stretto con il proprio bambino:

"Ti cresce mammolino", "Lo fai diventare troppo dipendente", "Ti stressi troppo"; "Ti viene la depressione", etc.

Mi permetto di ricordarti l'assoluta compatibilità del vaccino anti COVID con l'allattamento espresso dalle nostre società scientifiche SIN, SIP, SIGO, etc. (allego documento) nonostante il becero burocratichese ascientifico dei moduli di consenso.

Cordiali saluti

Giuseppe Giordano

Io ti ringrazio infinitamente per la cortesia, precisione e tempestività nella risposta.

Riferisco alla mia paziente e come avevo già fatto anche con altre mamme sponsorizzo vivamente l'allattamento al seno (io per prima sono mamma da un anno e allatto ancora senza paura di rammollire il pupo!)

Sei stato PREZIOSO

Un affettuoso saluto

Si sentiva un che di personale nella tua mail !

E' un valore aggiunto alla ns professione