Data pubblicazione: 23-ott-2014 16.31.19
Sono una Farmacista .... in Farmacia si preparano chemioterapici e l 'ambiente in generale (in tutta la struttura) non e' di certo un ambiente sano (vedi radiazioni!!)
Certamente si lavora in estrema sicurezza con dispositivi di protezione all ultimo grido!!! e non sono io che manipolo direttamente chemioterapici...
Il contratto di lavoro prevede addirittura una interdizione di 9mesi di gravidanza piu 7 mesi di età del bimbo...nel senso..per legge tornerò a lavorare quando il mio bimbo avra' sette mesi o anche otto mesi (Ferie!).
La domanda e' la seguente.. secondo lei sarebbe da incoscienti continuare ad allattare dopo il ritorno a lavoro...
Che incidenza puo avere un ambiente di lavoro "contaminato" da radiazioni e farmaci antiblastici?
Io sono piuttosto propensa a interrompere...cio però comporterebbe un distacco netto (mi corregga se sbaglio!!) e credo non sara' facile!
Grazie sempre..
Carissima dottoressa,
le radiazioni usate in diagnostica tradizionale NON avvelenano il latte di mamma !
Non creano residui persistenti come invece fanno i radioisotopi per la scintigrafia clinica.
Ed anche per quelli bisogna fare un discorso più approfondito.
Per quanto riguarda i farmaci che può maneggiare non ritengo che un ipotetico assorbimento transcutaneo o inalatorio possa provocare effetti tossici via milk.
Quindi allatti pure serenamente, tanto più a lungo glielo possa consentire il Suo impegno professionale
Ma anche lì perché non usare un tiralatte sul posto di lavoro per mantenere attiva la lattazione ?
Cordiali saluti
Dott GG
PS I farmacisti sono spesso interpellati dalle mamme che allattano. Dovrebbero sempre avere a portata di mano la Monografia di Hale in inglese "Medications and mother's milk" ....