Puntini bianchi ed anestesia generale

Data pubblicazione: 7-feb-2020 20.37.07

Buongiorno Dottore,

le scrivo nuovamente per un consiglio, anzi due.

Ho da diverso tempo una zona più chiara in un’area del capezzolo (allego foto sperando si capisca). A volte, soprattutto dopo che la mia bimba ha poppato, si notano due o tre piccoli puntini bianchi (latte che si accumula sotto?) che poi a distanza dalla poppata spariscono. A me sembra che si sia ostruito uno sbocco a quel livello perché provando a spremere manualmente da quella piccolissima zona il latte non esce mai. Ho provato a fare impacchi tiepidi localmente, a strofinare con spugna, a mettere olio vea, a bucare con ago sterile, ma non ho risolto. E’ come se il problema fosse un po’ più profondo (non c’è una chiara bolla da bucare). In tutto ciò io non ho alcun fastidio. Mi chiedo se devo intervenire in qualche modo e se rischio che con l’andare del tempo si ostruisca il dotto.

Il secondo consiglio riguarda la gestione della mia bimba (3 mesi) durante un ricovero per intervento chirurgico in anestesia generale che dovrò subire. Vorrei tirare sin da ora del latte da congelare e usare all’occorrenza, ma non so quale sia il momento giusto per farlo. Di giorno attacco la bimba al seno ogni 3 ore. Quando dovrei tirare? Dopo quanto tempo dalla poppata? Leggendo sul sito mi pare di capire che nessun anestetico né antibiotico sia controindicato in allattamento, quindi dopo l’intervento potrei tirare il latte per mantenere la produzione fintanto che sono ricoverata?

Grazie di cuore per il suo prezioso lavoro!

Gentile mamma,

piacere di avere ancora Sue notizie.

In merito al primo quesito, devo dire che dalla foto non si capisce gran chè ...

Sembrerebbe una modesta colorazione da sali di calcio + proteine del latte .. però non capisco

perchè scompaia così rapidamente.

In alternativa potrebbe trattarsi di una zona di vasospasmo che dopo un pò si risolve da solo.

In ogni caso non ci starei a strofinare, bucare, riscaldare così intensivamente, dato il rischio di traumatismi

+ infezioni del capezzolo.

Quindi meno si fa e meglio è.

Per quanto riguarda l'intervento in anestesia generale, non mi sembra ci sia indicazione a preparare scorte

per le grandi carestie.

La gran parte dei sedativi per la narcosi per distribuzione nel corpo (si legano moltissimo alle proteine del siero

e passano pochissimo nel latte) e farmacocinetica (hanno una emivita molto breve tant'è che la paziente

si sveglia subito dopo l'intervento).sono compatibili con l'allattamento e non richiedono particolari stratagemmi

o sospensione.

Per ciò che ci riguarda forse è più impattante lo stress chirurgico (sull'ossitocina) e/o la disidratazione o,

al contrario, la iperdisidratazione che si può seguire all'intervento.

In pratica, non appena si sentirà potrà attaccarsi il bambino al seno.

Ancor meno rischiosi sono i gas anestetici, che sono estremamente volatili e quindi si scaricano con

grande rapidità.

Le allego quanto riportato per uno dei più diffusi sedativi per la narcosi usati in tutto il mondo

http://www.e-lactancia.org/breastfeeding/propofol/product/

Cordiali saluti

Dott GG

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