Data pubblicazione: 8-apr-2020 19.15.19
Gentile dott. Giordano,
Ho avuto il piacere di partecipare all'incontro online di qualche giorno fa e la ringrazio per il suo tempo e le parole di supporto che ha speso per ognuna di noi. Le scrivo perché la mia bambina ha 40 giorni e, ahimè, sta facendo un allattamento misto perche il calo fisiologico ai limiti inferiori al momento della dimissione, unito all'attacco non corretto al seno hanno spinto la pediatra a consigliarmi l'aggiunta di latte artificiale. Durante il primo mese ho cercato un pò di attaccarla o di tirare il latte, ma non col la frequenza necessaria. Spinta dalla paura che non crescesse abbastanza non ho insistito con il seno e ancora adesso la bambina non si attacca correttamente. Adesso cerco di proporle sempre il seno e di avere un pò di latte estratto con il Tiralatte ma non è mai abbastanza per lei (mediamente ne estraggo circa 50 o 60 ml da entrambi i seni e poi le do circa 100 ml) e devo ricorrere al biberon di LA. Secondo la sua esperienza è ancora possibile passare ad un allattamento al seno esclusivo? Se si, come fare? E come promuovere la produzione di maggiore quantità di latte se lei non si attacca bene? Il problema è che non spalanca bene la bocca per cui l'attacco non è ben profondo e ogni tanto sento come uno schiocco. Rimane attaccata cosi per molto tempo fin quando poi la fame diventa tantissima e si innervosisce, tira il capezzolo e piange, ieri addirittura fino a diventare rossa rossa e non respirare ... e ahimè arriva il biberon che non sempre è latte tirato.
Mi scuso se mi sono dilungata
La ringrazio nuovamente per il suo tempo
Gentile mamma,
purtroppo l'inserimento del biberon non supportato da un sostegno adeguato ed una attenta valutazione e miglioramento dello "stile" dell'attacco innesca un circolo vizioso che porta la mamma a somministrare una crescente quota di biberon e formula ed un progressivo impoverimento della lattazione che si sostiene ESCLUSIVAMENTE attraverso lo "scarico" della mammella attraverso attacchi frequenti (molto molto più numerosi del rigido ritmo innaturale di una poppata ogni tre ore) e profondi.
Se poi ci mettiamo l'imperante ciuccio, simbolo e crisma dell'essere lattante, allora abbiamo il quadro completo.
L'attacco al biberon è diametralmente opposto a quello al seno:
Pochi attacchi, grandi volumi (molto al di sopra della capacità fisiologica dello stomaco dei bambino che vi si adatta forzosamente) a grande velocità a flusso enorme, boccuccia a cuoricino serrata lingua che schiocca ed aspira, pancia all'aria
sguardo verso il nulla e manine libere
Per converso al seno il bambino si attacca molto più frequentemente per garantirsi il corretto stimolo ormonale e ghiandolare (drenaggio), piccoli volumi adatti alla capacità dello stomaco infantile, flussi lenti, bocca aperta a forno, lingua sotto l'areola che pompa spingendola verso il palato, bambino rivolto verso la mamma pancia contro pancia, manine che carezzano il seno o che abbracciano la mamma.
Totalmente diverso.
Se noi addestriamo e condizioniamo il bambino al biberon ed al ciuccio e la mamma a posizionarsi in posizione biberon, non possiamo aspettarci per chissà quale magia nera o bianca che sia che i due si aggancino bene ed efficacemente.
Il lavoro va fatto nel primo mese di vita !
D'altra parte la mammella ci consente sempre qualche spazi di manovra !
Dalla Sua lettera emerge che Lei riesce a tirare una quantità di latte per niente disprezzabile (leggasi = buona)
Non tutti sanno che grazie alla sua immenso bio-attività 100 ml di latte di mamma fanno (meglio, molto meglio) il lavoro di 150 ml di formula (che invece ha valore biologico molto molto inferiore !)
Quindi è fuori luogo valutare gli ml di latte materno sul metro del latte di formula !
Adesso posso consigliarLe
1) non offrire il ciuccio che invita il pupo ad attaccarsi a bocca serrata !
2) valutare bene la posizione di attacco (cerchi sul portale in alto a Dx "cerca nel sito" posizione attacco corretto) e cerchi di migliorarla. testa spalla sedere sulla stessa linea, pancia contro pancia della mamma (NON SPALLA CONTRO PANCIA), collo del bambino in asse e non ruotato etc. etc.
3) attaccare il bambino quando è tranquillo, quando comincia appena appena a guardarsi intorno, non quando piange
4) ridurre moderatamente l'apporto al biberon o quanto meno NON continuare ad aumentarlo (artificiali, innaturali le poppate da 150 - 180 ml o anche di più). Non mi chieda quanto perchè NON ESISTONO SCHEMI per il c.d. e famigerato allattamento misto
Tutto per guadagnare degli spazi all'allattamento al seno e spremere ogni possibile goccia per più tempo possibile.
Però bisogna volerlo davvero, essere determinati e serenamente impegnati
Cordiali saluti ed un mondo di auguri di Buona Pasqua
Dott GG