Allattamento alle soglie dei due anni + ingorghi recidivanti

Data pubblicazione: 12-giu-2020 14.23.28

Gent.mo dott. Giordano,

seguo sempre con molto interesse il Suo portale e non è la prima volta che mi avvalgo dei Suoi preziosi consigli.

Allatto la mia seconda figlia da 21 mesi, con grande soddisfazione. Tuttavia, nonostante un percorso gratificante, non sono mancati ostacoli come gli ingorghi.

L'ultimo, una decina di giorni fa, si è presentato con i sintomi che, ahimè, ho imparato a riconoscere: seno duro, dolente e rosso, senso di spossatezza, dolori vari e rialzo della temperatura.

Ho seguito i consigli che spesso ha fornito in questa sede: ibuprofene, riposo, impacchi freschi, poppate a volontà.

Dopo un bel po'di giorni il problema si è quasi risolto. Dico quasi perché, al tatto, alla mammella colpita sento ancora una zona più "densa" e a tratti dolente. Ma non ho fatto in tempo a smettere gli antinfiammatori che ho sentito un dolore all'altra mammella.

Ora, io ho letto che purtroppo ogni ingorgo predispone a ingorghi successivi. Le chiedo, però: visto che mia figlia si attacca molte volte, e che il suo attacco mi sembra buono, è possibile che questi episodi siano stati causati dal fatto che la notte la bambina non si attacca più e il mio seno, in piena produzione di giorno, fa fatica a calibrarsi?

Seconda domanda: per quanti giorni ininterrottamente posso assumere ibuprofene senza sottoporre il mio organismo ad altro stress, magari allo stomaco o al fegato?

La ringrazio sempre per la Sua disponibilità e Le auguro buon lavoro

Gentilissima mamma,

lieto di avere ancora Sue nuove.

Devo confessare che mi capita spesso di sentirmi fiero delle "mie mamme" !

Ogni volta è una conferma che con le giuste dritte, con un minimo di informazione chiara e pragmatica,

le mamme vanno praticamente da sole. L'ho sperimentato in 28 anni di incontri pre-nascita e lo sperimento

a tutt'oggi con le mamme che seguono il portale.

In pratica dalla Sua mail Lei sembra aver puntualmente individuato cause (riduzione della estrazione del latte), rimedio/terapia (drenaggio manuale o tiralatte + antinfiammatorio), prognosi (recidive ahimè molto probabili).

Cosa posso aggiungere ?

21 mesi sono davvero un bel traguardo. Era un evento relativamente raro sino a qualche decennio fa,

ma adesso è diventato sempre più frequente data la sempre maggiore propensione all'allattamento delle mamme italiane.

Proprio per questo, gli specialisti dell'allattamento si cimentano con situazioni sempre meno rare, con i "problemi" di un allattamento davvero "maturo" (in inglese late-breastfeeding = allattamento tardivo/protratto).

Come Lei ha ben ricordato, ogni ingorgo predispone al successivo perchè residua una quota di flogosi che poi diventa fibrosi che poi distorce i dotti e poi etc.

Per questo è utile agire sulla flogosi in maniera tempestiva (molti prescrivono antibiotici ...).

L'ibuprofene è il FANS di prima scelta non solo in corso di ingorgo mammario, ma in TUTTE LE SITUAZIONI pediatriche e da adulti, che richiedano il controllo della flogosi e del dolore.

E' la molecola più tollerata. Solo in soggetti già predisposti produce dolore gastrico.

I FANS sono escreto in parte dal fegato ed in (maggior) parte dal rene.

Alcuni classi di pazienti affetti da patologie croniche li assumono per mesi se non anni ... .

Tornando alla Sua specifica situazione, giocando di astuzia, Lei potrebbe assumere nel tardo pomeriggio una bella tazza di tè verde, che, grazie alla vasocostrizione blanda che provoca, riduce un pochino la produzione di latte.

Di pomeriggio per avere effetto sulla notte.

Infine, tornando al FANS potrebbe ridurre la posologia a due compresse di ibuprofene da 200 mg al giorno

(la somministrazione di qualunque farmaco, ovviamente, dovrebbe coinvolgere il medico di famiglia, che dovrebbe essere il miglior conoscitore della storia clinica della mamma)

Una alternativa al FANS, potrebbe essere uno dei tanti prodotti contenenti bromelina, estratto del gambo dell'ananas che ha effetto farmacologico proteolitico ed antinfiammatorio, frequentissimamamente usato nella terapia degli ingorghi recidivanti.

Mi faccia sapere

Dott GG

Gent.mo dott. Giordano,

intanto desidero ringraziarLa per la celerità con cui sempre risponde, e per fornire sempre informazioni estremamente chiare.

Vorrei essere certa, a questo punto, di agire bene.

  • per quanto riguarda l’antibiotico, non l’ho assunto perché la febbre è durata non più di 24 ore e non ha mai superato i 38,2, quindi ho immaginato che non ci fosse una sovrainfezione batterica (anche questo l’ho imparato dal portale);

  • per quanto riguarda il medico di base, non mi sono rivolta a lui per evitare di dover subire altre battute sarcastiche e fuori luogo sulla durata del mio allattamento.

Ricapitolando, potrei dunque o ridurre l’ibuprofene, o assumere in alternativa un prodotto a base di bromelina (che se capisco bene è una sostanza naturale).

In passato, ho assunto il Siben, che credo avesse queste caratteristiche. Ne prendevo una compressa al giorno. Potrebbe essere valido? Ed eventualmente, con la stessa posologia e per quanto tempo?

Scusi per le tante domande e grazie ancora.

Ps.: mi scusi, o forse non ho capito e l’antibiotico era necessario?

Gentilissima,

1) i protocolli pongono indicazione all'antibiotico (prima scelta amoxicillina + o - clavulanico, sec me meglio +) se febbre alta > 38,2 / 38,5° C che dura più di 24 ore.

A mio parere (quindi secondo una prospettiva MOLTO parziale) non è male attendere qualche ora in più per consentire al drenaggio ed ai FANS di fare il proprio mestiere.

2) data la natura via web della mia consulenza, non sarebbe etico prescrivere alcun farmaco tout court, per quanto di uso comune, senza nemmeno sollecitare le mamme ad interfacciarsi con chi è preposto alla prevenzione, cura e riabilitazione della loro salute ! Se con il proprio medico di prossimità non è possibile instaurare il dovuto rapporto di fiducia, stima, comprensione ed ascolto, allora è meglio cambiarlo.

3) L'ibuprofene, qualora non sussistano pregresse patologie gastro-ulcerose, coagulative, renali (il fegato è meno coinvolto), può essere assunto anche per "lunghi" periodi (10-15 gg.) .

4) Bene il SIBEN, in alternativa al FANS. Ho cercato la composizione e si tratta di Bromelina 200 mg; boswellia serrata 200 mg. Direi una cpr una volta al giorno per 10-15 gg., ma anche oltre. Attenzione: anche se da l'impressione di un farmaco naturopatico e pregiudizialmente innocuo, è a tutti gli effetti una molecola dotata di precisa azione proteolitica/antinfiammatoria. Controindicazione (infatti !): Ulcere gastriche + coagulopatie.

5) Ribadisco di provare ad azionare il "freno", assumendo una tazza di tè verde il tardo pomeriggio. In altre situazioni ho avuto un buon riscontro.

Grazie per il corretto uso del portale .

Dott GG

Grazie di cuore e ancora buon lavoro !