Data pubblicazione: 6-gen-2020 21.09.30
Buongiorno,
mi chiamo XX, ho 35 anni e giorno 1 ottobre 2019 ho avuto il mio primo bambino. Ho iniziato subito l'allattamento al seno ma dopo circa dieci giorni ho avuto una mastite, con dolore la seno destro e febbre alta, che ho curato con Rocefin 1g e Flagyl per 7 giorni ed il problema è rientrato, ma mai del tutto. Infatti ho continuato ad avere sempre dolore e bruciore durante e dopo l'allattamento all'interno della parte laterale esterna e nella parte superiore del seno in questione, ma anche il seno sinistro, seppur in misura minore e più sporadicamente, mi da problemi simili, che ho sempre trattato unicamente con impacchi caldi, senza giovamento . Durante le feste natalizie i problemi al seno destro si sono molto accentuati ed al momento riesco ad andare avanti solo prelevando con il tiralatte per poi somministrarlo, dato che il dolore e bruciore attaccando il piccolo al seno sono insopportabili. ....
Grazie in anticipo
Cordiali saluti
Gentile mamma,
innanzi tutto complimenti per l'impegno nel Suo percorso di allattamento.
Come può vedere consultando il portale l'ingorgo, che poi si infiamma, che poi degenera in mastite e che poi residua in durone e predisposizione a nuovi ingorghi è molto, troppo frequente nelle mamme che allattano.
La prevenzione passa attraverso il corretto attacco (può vedere sul sito Allattamenti Riuniti), le poppate frequenti, anche se di breve durata, la vigilanza attiva sulle sensazioni di "pienezza strana", l'evitare i dieci minuti per lato, la pressione sul seno per far respirare, le borse a tracolla, i reggiseni con il ferretto, etc.
La terapia della mastite si basa sul drenaggio/svuotamento manuale o con tiralatte o, ancora meglio, con la bocca del pupo, l'uso di antinfiammatori (prima scelta l'ibuprofene) sino a che persiste l'edema e se la febbre alta dura più di 24 ore antibiotico (prima scelta: l'amoxicillina-clavulanico 1 gr ogni dodici o, meglio, 8 ore al giorno per 10 o più giorni).
I panni "caldi" (meglio dire TIEPIDI perchè se troppo caldi si può peggiorare la situazione ed aumentare l'infiammazione) possono essere utili per stimolare il riflesso ossitocinico, MA, contrariamente a quello che si sente in giro, NON SCIOLGONO UN BEL NIENTE !
Nella Sua pur dettagliata descrizione Lei sembra NON lamentare punti duri o noduli o granuli.
Quindi suppongo che il seno sia morbido. Se così fosse, l'ipotesi di un ingorgo residuale mi sembra improbabile.
A fronte di un dolore così acuto, insopportabile, che non cede sospendendo l'attacco mi viene il sospetto piuttosto di una candidiasi dei dotti galattofori, che peraltro si associa spesso ad una terapia antibiotica.
Pertanto, Le consiglierei di applicare sull'areola, e lasciarvelo asciugare, del Daktarin oral gel (sì proprio "oral"), una formulazione antimicotica che non richiede risciacquo prima di attaccare al seno il pupo che può anche ingerirla senza alcun disturbo. Trattandosi di una infezione, è valida la raccomandazione di lavare bene con acqua calda i reggiseni, cambiare spesso le coppette assorbilatte, tenere il seno scoperto per più ore al giorno ed indagare su eventuali altri focolai di candida dei genitali (anche strani pruriti o arrossamenti del partner) o della boccuccia del bambino (strane chiazzette bianche sulla parete interna delle guance)
La terapia con il Daktarin deve durare almeno 8-10 gg anche se i benefici, mi dicono le mamme, compaiono rapidamente.
Purtroppo, l'ambulatorio per l'allattamento che era attivo diversi anni fa è adesso chiuso.
Domani sono di pomeriggio in UTIN presso ospedale Cervello, però dovendomi occupare di una terapia intensiva e del servizio esterno di emergenza neonatale in ambulanza con il 118 non sono in grado di assicurarLe che la potrò ricevere, sia pur informalmente.
Se palpatoriamente NON avverte sensazione di durone o di noduli, utilizzi il Daktarin e poi ci risentiamo
Cordiali saluti
Dott G.Giordano
Gentile Dott. Giordano,
prima di tutto grazie per la sua risposta. Nella mia precedente email non avevo indicato esattamente tutto il percorso terapeutico che ho seguito fino ad oggi, e che adesso specifico nel dettaglio.
I disturbi di cui soffro da ottobre si sono notevolmente accentuati intorno al 24 dicembre, e il 27 dicembre il mio medico curante mi aveva diagnosticato una mastite e prescritto Amoxicillia 1g ogni 12 ore + Brufen 400 mezza compressa al giorno. Ho fatto questa terapia per quattro giorni senza esito, anzi direi peggioramento, e il 31 dicembre, dietro indicazione del pediatra che ipotizzava infezione da candida, ho sospeso la amoxicillina e iniziato la terapia con Daktarin gel orale applicandolo sull'areola 4 volte al giorno, aumentando il brufen a 2 compresse al giorno. Da quando seguo questa terapia c'è stato un parziale miglioramento, penso anche perché sul seno più problematico da quel momento ho usato esclusivamente il tiralatte piuttosto che attaccare il bimbo (non riuscivo proprio più). Questo mi ha permesso di interrompere il brufen da domenica, e da ieri sera ho nuovamente ripreso ad attaccare il piccolo. La prima volta è andata discretamente ed ero molto rincuorata, ma purtroppo la seconda volta il dolore e bruciore sono ripresi in maniera intensa. Per quanto riguarda la questione noduli, sul seno in questione effettivamente avverto anche una sorta di nodulo duro doloroso nella parte laterale esterna, nodulo che però scompare quasi del tutto quando allatto o tolgo il latte con il tiralatte.
Grazie ancora per la sua disponibilità
La mastite, quando c'è, deriva da un ingorgo infiammato.
Se non si rileva l'ingorgo palpatoriamente (e quando c'è si sente eccome) allora NON è mastite.