Data pubblicazione: 9-ago-2014 7.56.34
Gentilissimo Dott. Giordano,
sono ....... , ho assistito alle lezione che ha tenuto all'ospedale Cervello .......
...... Agosto con parto cesareo alla 39° settimana è nato ....... circa 3400gr, immediatamente come da suoi consigli l'ho attaccato al seno (ho effettuato .... anni fa una mastoplastica additiva con protesi retromuscolari).
I primi due giorni ho effettuato esclusivamente allattamento al seno, poi, vedendo che il bambino piangeva e si lamentava costantemente, mi hanno suggerito di integrare con la formula.
I successivi 2 giorni in clinica ho continuato ad alimentare al seno h24, ed in più ho dato 3 integrazioni di formula al giorno, di cui prendeva circa 10-20gr a volta.
A tre giorni dalla dimissione, la situazione è la seguente; durante l'allattamento al seno che continuo a fare, il bimbo è nervoso, stenta ad attaccarsi, devo constringerlo con la forza a tenere la testa attaccata al capezzolo, e nonostante ciò dopo circa 2, 3, 4 suzioni, si ferma addormentandosi o piangendo e muovendosi malamente finché non lo stacco e passo all'altro seno dove la situazione si ripete anche fino ad un ora. Passo quindi a dargli tra i 20 e i 40gr di formula, non sapendo però, quanto latte ha preso al seno.
Finito l'allattamento, seno più formula, dorme tranquillo (solo qualche colichetta e in caso va di corpo) tra le 3 e le 5 ore.
Almeno una volta al giorno mi sale la temperatura penso in funzione del latte che arriva, ho provato il tiralatte elettrico arrivando a raccoglierne 20 gr.
Ieri sono andata al Cervello da una sua collega che mi ha informato di un ulteriore calo di peso (da 3150gr della dimissione, a 3080gr) inducendomi quindi a terminare ogni pasto con le suddette quantità di formula.
Le chiedo quindi:
- a senso continuare un allattamento al seno dove il bimbo non mangia e piange?
- continuo con il tiralatte finché possibile ed inizio un'alimentazione artificiale? ( io penso si sia solo abituato molto in fretta al biberon che gli da una quantità di latte maggiore in minor tempo e con meno impegno)
- ci sono altri metodi per farlo riabituare al seno?
Resto in attesa di una sua cortese risposta,
Gentile mamma,
innanzi tutto auguri per la nascita !!!
Riguardo alla situazione che Lei descrive, c' é da dire che il TC é un grosso interferente alla partenza ed alla stabilizzazione dell'allattamento al seno. Disturba certamente, soprattuutto se TC "programmato", i meccanismmi ormonali e la modalità e lo stile dell'attacco al seno.
Riguardo le protesi, anche se extraghiandolari (é sicura che non c'é stato intervento sulla zona dell'areola ?), secondo me un qualche scotto si paga sempre. Anche se, a dir il vero, sono innumerevoli, sia in letteratura, sia per esperienza personale, i casi di mamme che hanno allattato con successo ed a lungo pur avendo subìto anche pesanti operazioni riduttive.
E' pacifico che il calo ponderale superiore all' 8 % del peso nascita del Suo pupo impone l'intervento della formula, che però, le ricordo, é possibile offrire, non solo al poppatoio, ma anche con una tazzina, purché il bambino sia sufficientemente tranquillo e "contenuto" e sorretto in modo corretto. Comunque sia é prioritario l'equilibrio metabolico ed idrico del pupo. Quindi, OK Formula e controllo urine osservando i pannolini se zuppi o meno di urine e controllo peso a breve tempo (non più di tre gg.).
La frustrazione "da attacco" merita un ragionamento, perché potrebbero realizzarsi diversi scenari:
1) Quello più plausibile nel Suo caso (parla di FEBBRE da montata lattea !!!! Ci sono le protesi che una qualche distorsione/compressione) è la presenza di un ingorgo mammario, globale o solo lobare (leggi parziale): il latte c'é, il pupo ne avverte la presenza e l'odore, ma poppa e poppa e viene poco o poco.
Se così fosse, ma direi é una scelta obbligata sia per mantenere la lattazione sia per evitare il peggioramento dell' ipotetico ingorgo, il seno va svuotato con un buon tira latte: massaggio (dolce e rotatorio verso l'areola) e tiralatte, il tutto sino a due-tre minuti dopo che sia uscita l'ultima goccia di latte e non che sia solo diminuito il flusso.
L' evidenza di febbre della mamma non è da sottovalutare perché è una testimonianza di un processo infiammatorio, di edema e di danno ghiandolare. Pertanto, a meno di anamnestiche intolleranze o effetti indesiderati da antiinfiamatori, io consiglierei una compressa di Ibuprofene da 200 mg (Brufen 1/2 da 400 mg, Moment 200 mg) due o meglio tre volte al giorno. Ne potrebbe valere la pena .
Le ricordo che il latte estratto si può conservare in frigo per tre gg. ed in freezer per svariati mesi, mma nel Suuo caso di calo e di attacco difficoltoso sarebbe meglio somministrarlo al bambino al posto della formula appena estratto con il poppatoio.
2) La cd "confusione capezzolo/tettarella" (nipple confusion), a causa della quale il bambino, condizionato, plagiato da tettarelle e bei ciucci a proboscide o a piattello, per 24 ore al giorno in bocca, atteggia la boccuccia "a cuoricino" (modo innaturale) e non "a leoncino" (modo corretto e naturale) e non riesce a godersi bene il seno di mammà, perché lo trova estraneo.
Quindi in questo caso, ma direi in tutti i casi una mamma voglia allattare al seno, la prima strategia da mettere in campo é eliminare il ciuccio e rimandarne l'uso dopo il primo mese di vita, come del resto é scritto piccolo piccolo nella sua confezione di vendita e stabilito dai protocolli internazionali.
Però, facendo fede a quanto Lei mi racconta (lo attacca h 24) forse lo ha già escluso: Brava.
3) La posizione !!! E' molto probabile che non sia del tutto corretta con il bambino lontano dalla mmammella, messo storto a pancia all'aria e collo ritorto e che quindi non possa drenare bene il latte, che ristagna e provoca l'ingorgo. Quindi la aggiusti "testa-spalle-culetto" sulla stessa linea, pancia vs la mamma e mento e nasino appoggiati sul seno. Eviti di pinzare la mammella indice-medio.
4) Poi esiste anche la possibilità (direi minoritaria) che Lei non produca latte. Il discorso resta identico. Niente ciuccio ed educare la pupa all'attacco, magari tenendola anche solo vicino al seno, annidata fra le braccia come nella Kangooro mother care (può fare solo bene a bimmba e madre). Massaggi ed estrazione anche di poche gocce di latte ogni tre ore durante la giornata e magari una bustina di Latte più plus o una compressa di Mammavit PL una volta/die
Non credo che i bambini si facciano i conticini (tipo falsi invalidi INPS) sull'oggetto più facile da spremere se seno o bottiglia
Penso che quasi sempre ci sia un qualcosa che si metta di traverso .
Stia serena, ingrediente indispensabile, ragioni un pò su quanto Le ho scritto e senza sentirsi oppressa metta in opera
SOPRATTUTTO PONGA RIMEDIO ALL'INGORGO MAMMARIO !!!!
Saluti
Dott GG
PS VISITI, se ne avesse il tempo ma non credo, IL SITO ALLATTAMENTI RIUNITI