Mamma pentita : Dostinex

Data pubblicazione: 18-feb-2019 22.10.37

Buon giorno dottore Giordano, vorrei esporle il mio dubbio... Venerdì e sabato scorsi ho preso le due pillole di dostinex per interrompere l'allattamento dopo 3 mesi, ma me ne sono pentita.. Questa mattina ho riattaccato il bambino ed il latte esce anche ieri tirando lo con il tira latte non mi è uscito nulla... Ma stamattina si con lui attaccato... Vorrei sapere... E possibile ritornare ad allattare dopo aver preso queste due pillole oppure, una volta svuotato il seno, nn avrò più latte? Ieri sono andata in ospedale perché avevo il seno gonfissimo, dolente e con "grumi" e mi hanno detto che è normale dopo aver assunto queste pillole... Però se avessi voluto provare a riattaccare il bambino potevo farlo, ovviamente però nessuno può garantirmi che il latte possa continuare ad esserci... Lei saprebbe aiutarmi?? In attesa di una sua gentile risposta...

Gentile mamma,

il dostinex è un prodotto a base di Cabergolina, un alcaloide sintetico della ergotamina che inibisce potentemente la secrezione della prolattina a livello ipofisario. E' indicato nelle sindromi da iperprolattinemia, ma viene anche usato per la soppressione della lattazione.

Questa molecola è parente alla lontana del methergin (metilergometrina), che spesso viene prescritto alle mamme per "far contrarre l'utero" dopo il parto e che, pertanto, ostacola in qualche modo la stabilizzazione della montata lattea.

Questo farmaco ha una emivita molto lunga, di 63-69 ore (praticamente la dose assunta si dimezzza in 3 giorni).

Non si conosce il trasferimento nel latte.

Teoricamente potrebbe dare effetti da ergotismo nei bambini.

D'altra parte l'azione di blocco è talmente potente e la riduzione di latte talmente forte, che in pratica la quantità assoluta trasferita è di solito limitata.

Seno gonfio, dolente e grumi sono segni da ascrivere al mancato drenaggio, piuttosto che al farmaco.

E' chiaro che chi vuole smettere, assume la pillola e NON attacca il bambino, causando un (pericoloso) ingorgo dovuto al fatto che la ghiandola NON contiene un interruttore per lo stop, ma continua a sfumare per la Sua strada e non attaccando il bambino si realizza il ristagno del latte prodotto.

L'ingorgo, di per sè, produce una certa quota di lesioni dei lattociti, che vanno in sofferenza, di infiammazione perighiandolare e di inibizione.

Tornare indietro è possibile (ed auspicabile), ma è necessaria un forte impegno per un "allattamento intensivo", (così lo chiamano gli esperti= extensive breastfeeding). In altre parole, svuotare in continuazione il seno attaccando il bambino e/o con un tiralatte (per favore non cominci a fare prove = "vediamo quanto ne produco e la differenza dalla dose prescritta la do al biberon").

Nel giro di 3 o 4 giorni, se la mamma ed il bambino ci si mettono di brutto dovrebbero vedersi i risultati.

Auguri e .... speriamo bene

Dott GG

PS Perchè non prova a mettersi in contatto con una qualche associazione di mamme alla pari della Sua città per sostegno ed aiuto ?Sarebbe stato meglio prima, ma è ancora bene farlo adesso.

Secondo lei dottore allora dovrei e potrei insistere per vedere se si ripristina?? Io oggi l ho attaccato al seno ed il latte usciva... Questa sera però il bambino piangeva come se non ci fosse nulla da prendere dal seno ed ho dunque dato il biberon... Al momento non ho più il seno gonfio, ne dolore, nulla... Lei pensa che domani avrò di nuovo problemi del genere? O in questo caso il latte è finito quindi la storia finisce qui? Cosa m sa dire dottore??? Ho pensato anche di riprovare appunto stanotte se si sveglia per mangiare ad attaccarlo e vedere che succede, o comunque domani mattina... Anche se sono un po' scoraggiata adesso perché mi sa il latte sia scomparso, non so... Mi faccia capire qualcosa, se non chiedo troppo... Grazie mille in anticipo!!!

Il Dostinex è più "bravo" a stoppare l'allattamento nei primi giorni, quando la prolattina è davvero essenziale.

Nei mesi successivi l'azione della prolattina diventa sempre meno incisiva, per una questione di recettori etc etc, anche se rimane un fattore importante.

Quindi in questo momento forse è stato più dannoso l'effetto dell'ingorgo che l'azione del farmaco.

Credo che potrebbe farcela se

1) elimina il ciuccio

2) attacca al seno frequentemente = NON quando il bambino piange, ma alla MINIMA moina e/o smorfia

3) riduce la quantità al biberon al MINIMO per non uccide del tutto la voglia di sfamarsi e di consolarsi al seno.

Coraggio, le possibilità.di riuscita ci sono.

Dott GG

Le ultime domande dottore...

- sono stata circa 8 ore questa notte senza attaccarlo e stamattina il seno è normale, non è gonfio, ne mi fa male.. Ieri sera, come le avevo già scritto, sembrava Nn uscisse nulla perché lui continuava a piangere quindi ho dedotto che non ci fosse più latte... Adesso l ho attaccata ed ha ciucciato, come faccio a capire però se mangia o meno??? Ho dato il biberon quindi è ha lasciato la metà del latte che gli spetterebbe..

-se comunque non dovessi più attaccarlo, cosa succede al mio seno? Cioè il latte se ancora ci fosse qualcosa se ne andrà In questi giorni (dato il farmaco che ho preso venerdì e sabato scorsi)?

È torna poi tutto alla normalità, cioè entro un mese da adesso mi ritornerà il ciclo... (so già invece che se no ne esce più perché vedo che lui piange anche se lo allatto, vuol dire che è finito e dunque finisce tutto qui)

Mi scuso per le tante domande ed i tanti dubbi ma sono stato una stupida a prendere quelle pillole e adesso non ci capisco più nulla...

Grazie a prescindere per le risposte che mi darà... La ringrazio davvero!!!

Torno a consigliarLe di attaccare al seno il bambino e non farsi troppe domande.

Lasci fare al bambino. Le farà capire in che direzione sta andando.

Se non lo attacca più al seno, allora rimarrà un pò di latte dentro il seno e questa quantità darà lo stop definitivo alla produzione di altro latte.

Quando tornerà il ciclo ? non saprei ... penso che inibendo la prolattina, l'ipofisi (e quindi il ciclo) si scatenerà presto.

Cordiali saluti

Dott GG