Antipertensivi

Data pubblicazione: 3-apr-2020 18.49.43

Gentilissimo dr. Giordano,

torno a disturbarla questa volta per un problema di farmaci da assumere mentre allatto la mia bimba di quasi undici mesi.

Da qualche giorno si è nuovamente manifestato un problema di ipertensione (la prima volta si è manifestato in gravidanza, per cui sono stata sotto cura con adalat , ma dopo il parto con taglio cesareo la pressione si era normalizzata), sicuramente “ereditata” da mia madre e anche conseguenza dei miei 45 anni. Il mio cardiologo mi ha subito chiarito che i farmaci che lui solitamente prescrive non sono compatibili con l’allattamento e questo per noi sarebbe una “tragedia” perché il 50% dell’alimentazione di mia figlia passa ancora dal latte materno, che, peraltro, non è solo nutrimento e passaggio di anticorpi, ma è molto di più: è il digestivo dopo il suo pranzo, la coccola durante il giorno prima, durante e dopo il gioco, il ciuccio che l’accompagna al sonno e tutto quello che rappresenta questo legame unico tra mia figlia e me.

Spero che nell’ambito della sua grande esperienza abbia avuto modo di aiutare qualche mamma a risolvere il problema con una terapia per l’ipertensione che non comporti necessariamente l’interruzione dell’allattamento.

Resto in fiduciosa attesa di un suo consiglio e la saluto cordialmente,

Gentile mamma,

complimenti per il Suo allattamento di successo e per la consapevolezza che traspare dalla Sua mail !

Come può vedere utilizzando la funzione "cerca nel sito" con la parola chiave "ipertensione" oppure "antipertensivi" il tema è comune a molte mamme e va affrontato con razionalità e buona attitudine.

Innanzi tutto occorre ribadire, ancora una volta, che per i c.d. "allattamenti tardivi" o meglio "protratti" (in inglese: late breastfeeding), cioè che hanno superato il tempo dello svezzamento (meglio dire inserimento della alimentazione complementare) e/o sono addirittura giunti a ridosso ai 12 mesi, se non entrati nel secondo anno di vita ...

dicevo per questi puponi ormai cresciuti e pasciuti ogni discorso sulla compatibilità dei farmaci presi dalla madre è davvero accademica. Eccezioni sono i soliti traccianti radioattivi per scintigrafia e poche altre sostanze.

Per moltissimi farmaci antipertensivi è stata comprovata la piena, assoluta compatibilità sulla base di studi di buona qualità.

E possibile impostare una terapia mirata utilizzando, di ogni classe di farmaci, beta/bloccanti, diuretici, ace inibitori, quelli conosciuti da più tempo e quindi più sicuri.

Ogni specialista dovrebbe accertarsene in caso di prescrizione ad una donna che allatta.

E sufficiente una rapidissima ricerca su uno dei tanti siti o app di accertato valore scientifico che sono navigabili gratuitamente. Utile e semplicissimo il sito e lactancia in inglese. Spesso pu; bastare consultare il portale allattamenti riuniti. utilizzando la funzione cerca nel sito

Quindi non si scoraggi e si curi con tutta serenità

Dott GG

Grazie infinite!

Presa dal “panico” avevo dimenticato la funzione cerca del sito e le ho scritto di impulso!

Segnalo tutto al mio cardiologo che a questo punto saprà individuare la terapia giusta.

Grazie sempre,

Si tratta solo di pochi minuti di ricerca o con la funzione cerca nel sito di allattamenti riuniti o con il bellissimo e semplicissimo sito e-lactancia.

I farmaci di nuovissima generazione e quindi formalmente non testati sono di norma sostituibili con quelli più vecchietti

Stia serena !

Dott GG