Data pubblicazione: 26-feb-2021 15.05.39
Buonasera Dottore Giordano,
sto praticando allattamento esclusivo al seno.
Da Venerdì scorso però, mi sono accorta di avere una piastra dura di circa 2 cm(al tatto una vera e propria pietra!)sotto il capezzolo del seno destro, seno che fin dall’inizio ha presentato qualche problema nell’attaccamento del bambino.
Inizialmente mi sono rivolta al mio medico curante che mi ha suggerito una ecografia al seno, ecografia che ho effettuato lunedì privatamente, presso una senologa. Dall’ecografia è emerso un ingorgo mammario che purtroppo non accenna a miglioramenti. La terapia che sto seguendo da due giorni è :
Cefodox antibiotico 200mg 2 volte al gg per 5gg
Lenodase bromelina 2 volte al giorno per 10gg
Impacchi umido-caldi prima della poppata
Cosa suggerisce di fare? La terapia è corretta? Di norma quali sono i tempi di guarigione? Posso utilizzare il tiralatte nel seno interessato?
Grazie in anticipo
Gentile mamma,
l' ingorgo mammario é micidiale perché incide sulla capacità della mammella di produrre latte (distrugge un buon numero di cellule ghiandolari !) e riduce il trasferimento di latte al bambino,
Il problema va affrontato in questo ordine:
A) migliorare la posizione di attacco con bocca ben aperta "a leone" del bambino, pancia bambino contro pancia mamma, mento ben poggiato sul seno. Testina un poco inclinata.
Il bambino dovrebbe attaccarsi con il minor numero di indumenti addosso, SENZA bavaglino (inutile quanto mai), senza copertine, senza lenzuolini che interferiscono con la posizione e la comprensione reciproca dei rapporti mamma/bambino
B) se l'ingorgo ha fatto andare il seno "a palla", l'areola ed il capezzolo sono stirati ed appiattiti e l'attacco é impossibile ed è ancora più importante drenare bene.
C) Scaricare, scaricare e scaricare ancora il seno con un tiralatte, applicazione di panni caldo umidi (leggi tiepidi ! Ho visto gente con il seno ustionato da panni troppo caldi).
Panni freddi, tenuti in frigo, se il seno é particolarmente rosso ed infiammato
D) Alternare massaggi e tiralatte.
C) Assumere, a prescindere se vi sia febbre o meno (ingorgo infiammato ?) un antidolorifico / antiinfiammatorio per poter "accedere" al seno dolente.
FANS di prima scelta ibuprofene (alis Moment cpr 200 mg o Brufen 400 1/2 compr. due o tre volte al giorno dopo i pasti) sempre che Lei non sia intollerante ai FANS o non soffra di gastrite. Il Paracetamolo calma il dolore (e la febbre), ma NON è un antinfiammatorio.
D) La febbre diventa indicazione agli antibiotici se:
1) è alta > 38° C
2) persiste più di 24 ore
3) si accompagna a disturbi generali (dolori articolari, astenia, etc)
Qualora la febbre fosse molto alta e durasse da più di 24 ore, allora è indicato l'antibiotico. Molecola di prima scelta Amoxicillina 1 gr ogni otto ore / tre volte al giorno per 10 gg. . (Assolutamente compatibile con l' allattamento come la maggior parte dei farmaci)
Ma solo se vi è febbre alta e persistente.
In ogni caso il seno lavora meglio e produce di più se é "vuoto", drenato del tutto, anche dopo una normale poppata.
La tettarella/ciuccio è sconsigliata per tutta la durata della "stabilizzazione della lattazione, cioè per tutto il primo mese di vita.
Tutte le società scientifiche sono dello stesso parere.
UNICEF / OMS continua a sconsigliare il ciuccio anche dopo il primo mese.
Le poppate notturne SONO PREZIOSE per svuotare il seno del tutto e per mantenere la produzione a lungo.
Sono sconsigliabili le "poppate di prova" al biberon per "vedere se prende anche il biberon" oppure "per essere sicuri che ... ".
Sono causa evitabilissima di ingorgo, di interferenza con l'attacco, di ragadi etc.
La diagnosi di ingorgo, come della mastite e (peggio) dell'ascesso mammario è clinica. Non c'è bisogno di indagini particolari.
L'ingorgo produce una quota di infiammazione. Sempre !
Quando questa regredisce, spesso residua, purtroppo, una fibrosi cicatriziale che distorce i dotti del latte e predispone a successivi ingorghi.
Oppure un durone che può ancora durare per lungo tempo.
Non pratichi massaggi troppo vigorosi e non metta panni troppo caldi: infiammano il seno ancora di più.
Cerchi di allattare esclusivamente al seno. Attacchi il bambino tantissime volte al giorno. Ogni volta che il bambino "cerca" o fa rumorini.
Non allatti "ad orario": Non ha nulla di fisiologico e di razionale.
Cerchi di variare le posizioni di attacco.
L'ingorgo non è un aspetto normale dell'allattamento, ma frutto di una gestione scorretta ed il più delle volte di consigli sconclusionati (magari non richiesti) che affliggono le mamme.
Coraggio. Faccia il punto della situazione ed andrà tutto bene
Dott GG
Buongiorno Dott. Giordano,
Grazie ai suoi consigli ho assistito ad un miglioramento, il durone non ha più la consistenza di una pietra ma lo percepisco più cartilagineo. Per quanto tempo posso assumere l’antinfiammatorio ( ho assunto Moment cpr 200mg 3 volte al gg, per 2 gg)dato che ne ho avuto beneficio ed il durone ancora esiste?
Grazie ancora per la sua disponibilità
continui pure, magari riducendo a due volte al giorno.
SI tratta di una dose minima
Consideri che in alcune malattie reumatologiche i pazienti assumono FANS per tanti e tanti mesi.
Lieto di esserLe stato utile
Dott GG