"mettere a riposo " il seno dolente. Grattare un "dotto ostruito"

Data pubblicazione: 5-mar-2021 21.49.15

Buongiorno dottore, ho veramente bisogno del suo aiuto. Il mio medico di famiglia e il pediatra non sanno proprio come aiutarmi. Le spiego la mia situazione. Sono 10 mesi che allatto e non mi è mai successa una cosa simile. Sono già 3 settimane che cerco di risolvere questa situazione, praticamente allattando il mio bimbo avevo un dolore atroce in un capezzolo ma non c'erano segni di ragadi così ho lasciato perdere pensando che non fosse nulla di grave e spalmando spesso una crema .

Olio, ma ad ogni poppata era sempre peggio e da una settimana ho iniziato ad allattare in un solo seno, in quello dolorante faccio spremitura a mano per svuotarlo. Ieri non potendo più continuare così ho fatto una ricerca su internet e ho capito di avere un dotto ostruito, ho seguito l'indicazione di inumidire con acqua calda e rimuoverlo con delicatezza raschiando con l'unghia. Bene oggi ci sono riuscita ma con un problema, ha cominciato a uscire sangue e brucia molto. La mia domanda è come lo disinfetto e che crema applico? C'è qualcosa che può far guarire più velocemente? Scusi se mi sono dilungata. Lei è la mia unica speranza. Grazie mille in anticipo per la sua risposta.

Gentile mamma,

purtroppo la Sua storia elenca tutta una serie di passaggi nefasti e nefandi in cui incorrono le mamme con grande frequenza, sulla scorta di informazioni e di un sentire comune non adeguato.

1) in corso di divezzamento è obbligatorio tener d'occhio e svuotare il seno, qualora diventi pericolosamente gonfio di latte in relazione alle ridotte esigenze del lattante, che ormai si nutre anche di altro . C'è da dire che spesso al lattante viene impedito di farsi una ciucciatina post-pappine, che invece richiede, per non farlo ingozzare troppo e per limitare l'attacco a due-tre volte al giorno come se fossero poppate alla bottiglia

2) il seno non va "fatto riposare" MAI. MAI allattare con un solo seno, lasciando in stand-by quello problematico, come se fosse un motore meccanico in avaria.

E' come dire metto in stand-by un rene ! oppure un polmone o altro organo doppio !

3) creme e pomate sono molto usate nella routine quotidiana, ma non sono indicate, anzi spesso sconsigliate dalla letteratura specializzata. In particolar modo

se si smette di drenare dal seno "dolente". L'applicazione di questi prodotti, in assenza di deflusso di latte, ha un forte rischio di ostruire un poro latteo

4) IL seno impone e merita grande rispetto: ogni procedura "draconiana" determina grossi guai. Dai panni "caldi" (mai !) alle spremiture e massaggi vigorosi ... alle grattate con le unghia !! Quello che ho scritto diverse volte in passato, A FRONTE DI CROSTICINE OSTRUENTI BEN VISIBILI, è stato di usare la capocchia SMUSSA di un ago o un guanto di crine usato con grande prudenza. Ma solo se visibile l'agglomerato che ostruisce i pori.

Attenzione, quanto ho elencato sopra non vuole e non può essere la correzione scolastica di una personale esperienza di vita, ma solo la condivisione di un ragionamento .

Aggiungo che non sono proprio sicuro che il primo movens (il dolore in corso di attacco) fosse frutto dell'ipotetico "dotto ostruito", ma adesso ... la situazione si è ... un pò tutta confusa.

La cosa più razionale da fare ora è NON aggredire ulteriormente il capezzolo con creme o pomate, a meno che non vi siano segni certi di lesione infetta (allora creme antibiotiche).

Adesso sarebbe bene lasciare il seno scoperto per più tempo al giorno, scoperto da coppette assorbilatte (umide) e reggiseni .Lasciarvi asciugare sopra una goccia di latte spremuto e svuotarlo con regolarità o con un buon attacco del bambino o con spremitura manuale o tiralatte.

Se dovesse uscire un pò di sangue ed il bambino ingerirlo, fosse anche per rigurgitarlo poco dopo o per finirgli nelle feci ... non ci sarebbe alcun problema.

In caso di dolore e segni anche minimi di infiammazione è consigliabile assumere un FANS (prima scelta IBUPROFENE 200 mg tre volte al giorno o altro FANS che di solito la mamma utilizza) a meno che la mamma soffra di gastrite o di altra condizione che lo controindichi

Cordiali saluti

Dott GG