Data pubblicazione: 8-dic-2019 15.40.51
Buongiorno Dottor Giordano,
missione semi-riuscita: se si ricorda le avevo esposto il mio problema in merito all'allattamento, la bambina non riusciva ad attaccarsi. Dopo la sua mail ho continuato a tentare, ho curato il seno dal pericolo di ingorgo, l'ho idratato con pomate e olio. Dopo vari tentativi ho provato il paracapezzolo e "magia", la mia bimba finalmente è riuscita a ciucciare. Il problema, suppongo, è che non riesce a mettere bene la bocca o la lingua, così da non riuscire a ciucciare il capezzolo senza l'aiuto del paracapezzolo, appunto.
Da una settimana (la bambina ha 22 gg.), quindi, l'allattamento procede anche se non abbiamo rinunciato del tutto al latte artificiale e quindi al biberon (ahimé). La bimba, non appena la stacco, piange "dalla fame" e mi sento in dovere di integrare con la formula. Le poppate artificiali però vanno diminuendo (da 8 dell'inizio a 3). Il problema, paradossalmente, adesso è un altro. Quando riuscirò a dormire? Si dovrebbero stabilire degli orari anche delle poppate al seno?
La notte ormai la dedico all'allattamento soprattutto perché il suo pianto è inconsolabile. Anche se la sera, prima di (provare ad) andare a letto, le diamo la sua poppata artificiale di 90 grammi per favorire il sonno, lei piange ininterrottamente, così capisco la sua richiesta: il seno. In effetti, non appena la attacco, eccola che si calma. Utilizzando il paracapezzolo (che si stacca facilmente) non me la sento di appisolarmi, così da molte notti non chiudo occhio.
Ha consigli per me?
Grazie mille!
Gentile mamma,
innanzi tutto onore al Suo impegno e, comunque, ai progressi raggiunti.
Quando si parla di paracapezzoli il consiglio è sempre di metterli da parte non appena possibile (veda l'ampia pubblicistica su Allattamenti Riuniti - funzione cerca nel sito in alto a Dx).
Sono innaturali per forma e consistenza. Non producono granchè stimolazione dell'areola. Predispongono a ingorgo mammario, lesioni dell'areola (micosi) e della boccuccia del pupo. Si deformano e si staccano facilmente. A tal proposito è sempre bene bagnarli prima di indossarli per favorire l'effetto ventosa e riempire l'ogiva (la punta) di latte spremuto manualmente.
Però meno si usano e meglio è. Occorre aver fiducia e migliorare la posizione e la tecnica di attacco. (Veda ancora Allattamenti Riuniti cerca nel sito "posizione ed attacco").
Il primo mese dal parto è il periodo della calibrazione dell'allattamento. Non si dirà mai abbastanza. Il seno da "signorina" poverissimo in acini, diventa mammella "da signora" con tutta una fioritura di acini a grappolo. E' necessario tempo per tutto ciò... E stimolazione adeguata, che avviene per lo più di sera a causa del riflesso della prolattina.
L'unico a saperlo sembra essere il neonato che disperatamente richiede il seno proprio di notte e si guadagna così etichette ingenerose di "scambia la notte per il giorno" oppure "diventa indemoniato". Oppure ci va di mezzo la mammella che viene bollata di esaurimento serale. Quindi vanno capite, riconosciute e valorizzate le attaccatine serali: sono importantissime !
Non è moda o retaggio delle mie radici hippy anni 70, ma pura nuro-scienza.
Ovviamente NON c'è modo di standardizzare le poppate al seno per orari e durate .
Ed in ogni caso il pupo farebbe l'indemoniato anche se nutrito con formula. Le assicuro.
Per quanto riguarda la formula residua ... Brava ! perchè è riuscita a retrocedere gradualmente (da 8 a 3). Ancor più brava se scaricherà ancora da 3 a 2 a 1 a 0.
Ma soprattutto la quantità ! I volumi del biberon sono innaturali. Troppo !
Per comodità segua i dettami UNICEF OMS e faccia lo tenga vicino al Suo letto.
Bellissima la culla side-car !
Cordiali saluti e buona Madonna.
Dott GG