Data pubblicazione: 10-mag-2021 20.35.58
Salve dottore Giordano, mi sono imbattuta in questa pagina e ho cercato di leggere un pó, allora parto dal presupposto che sto allattando la bambina però faccio allattamento con il tiralatte perché la bambina soffrendo di reflusso faceva attacca e stacca e non ha voluto più attaccarsi e mi sono ritrovata a tirarmelo e darglielo. In pratica ho i seni soprattutto le ghiandole ascellari ingorgato penso sono gonfie però non sento dolore e non ho arrossamenti solo pieni e gonfi, so che è ingorgo perché il latte fa fatica ad uscire non esce come prima . Ora questa cosa va avanti da quasi 2 settimane faccio sempre impacchi di acqua calda docce massaggi però non riesco a scioglierli non so più cosa fare. Non so quante volte usare il tiralatte e per quanto tempo più che altro ho paura di stimolarla troppo e trovami in una situazione peggiore. Cosa mi consiglia?
Jo cercato di registrarmi sul sito però non mi apre la pagina della registrazione. Spero legga la mia mail e mi possa aiutare.
Gentile mamma,
come ha potuto constatare in prima persona, porgere anche il proprio latte con il biberon è, nei fatti, una scelta non priva di rischio.
Il reflusso gastro-esofageo è una costante nei bambini. Tutti i lattantini ne soffrono a causa della fisiologica immaturità del cardias.
Va trattato SOLO quello sintomatico (pianto di dolore da reflusso acido oppure rigurgiti talmente abbondanti da causare scarsa o assente crescita)
altrimenti dovremmo medicalizzare ingiustificatamente tutti i bambini.
Il fatto che un bimbo faccia stacca ed attacca potrebbe essere o "normale" per lo stile del pupo oppure legato ad una posizione di attacco della mamma o del bambino non proprio funzionali: per es. cercare di allattare un bambino in "posizione biberon", con la pancia all'aria (piuttosto che totalmente a contatto con la mamma) ed il collo ruotato oppure per l'abitudine di dare il seno con il bambino totalmente avvolto "a salsicciotto" in un lenzuolino o copertina oppure la mamma seduta sulla sponda del letto con le gambe a penzoloni oppure ... insomma ce ne sono milioni di situazioni un pò così ...
Incarcerando le poppate in orari da biberon (suppongo rigidamente ogni tre ore o secondo l'età ogni tre ore e mezzo) con quantità da biberon (di solito sono "cavalline") è fatale che il seno non si svuoti bene e che si ingorghi. Senza contare che il tiralatte può determinare (se usato tante volte a giorno e per molti giorni)
edema/gonfiore dell'areola e compressione dei dotti. ... insomma un bel guaio.
Adesso c'è da svuotare al più presto il seno. Se l'areola appare gonfia, rilevata da edema del sottocute allora è utile il c.d. massaggio inverso.
Mettere le dita di una mano raggruppate "a fiore" intorno al capezzolo ed "aprire" i polpastrelli verso la periferia e poi verso l'ascella per scaricare l'edema.
Se i linfonodi sono gonfi, così come punti localizzati della mammella ... non sarebbe sbagliato assumere un antifiammatorio (a meno che non si soffra di qualche controindicazione all'uso di FANS). Si commette spesso l'errore di pensare al paracetamolo / tachipirina che NON è un FANS.
Il farmaco di prima scelta è l'IBUPROFENE, anche a basse dosi per es. 200 mg due o, meglio, tre volte (dopo i pasti) al giorno per diversi gg sino a che qualcosa cambi.
Il modo migliore per svuotare il seno è l'attacco del pupo ! Che nel Suo caso dovrebbe essere ri-educato al seno, con lunghi, ma utilissimi periodi fra le mammelle proprio per ri-familiarizzare. Anche e soprattutto la sera (maggiore stimolo della prolattina che nell'ingorgo è penalizzata)
In questa fase è consigliabile mettere da parte il ciuccio e lasciare attaccare quante volte il bambino desidera.
Se non bastasse, allora è inevitabile la spremitura manuale (esistono molti tutorial oppure può attingere al bellissimo portale della Leche League Italia) oppure con il tiralatte.
La storia dei panni caldi per "sciogliere il latte" si sente spessissimo, troppo spesso, ma è solo un consiglio KAMIKAZE !
I panni dovrebbero essere SOLO APPENA TIEPIDI ! Praticamente a temperatura corporea, in quanto dovrebbero simulare la manina del bimbo che carezza il seno nell'attacco e stimola l'ormone dell'ossitocina.
I panni troppo caldi peggiorano l'infiammazione, aumentano il gonfiore e danneggiano ulteriormente la ghiandola.
Non c'è una pagina di registrazione.
Se vuole la scrivo nella ns mail list e la informo per i prossimi incontri via web - zoom
Un mondo di auguri e ... complimenti
Dott GG
Dottore grazie mille per la risposta.
La bimba ha un reflusso importante perciò ho intrapreso questa strada ogni popatta era un continuo pianto e poi non stava mettendo tanto peso così diciamo ho inziato a tirare.
Perdoni se non ho specificato molto bene nel messaggio. Allora il seno non è bloccato, non ho febbre per fortuna, però ho solo questi linfondi duri come pietre credo il latte si sia acumolato lì sono palline proprio che non so come farli andare via come dicevo ormai sono 2 settimane che sono così. Il latte esce però poco e non riesco a fare la spremitura a mano e essendo che uso sempre il tiralatte non so se lo sta peggiorando. Se svuoto il seno il fastidio di pienezza passa però le palline rimangono uguali, invece se lo sento pieno sento solo fastidio e non dolore atroce ora io faccio tanti impacchi tiepidi o docce per cercare di ammorbidire un pó e mi attacco al tiralatte. Lei quante volte me lo consiglia di usarlo il tiralatte in questo caso di ingorgo? Dico ingorgo perché la mia produzione si è abbassata proprio rispetto a prima essendo il latte bloccato e avendo avuto mesi fa un ingorgo ormai lo riconosco però l'altra volta ho risolto subito invece questa volta mi sembra impossibile e mi sta venendo un pó paura sinceramente perché essendo che la bambina non la attacco più da 4 mesi ormai non so come farò a uscirne .
Perché ho paura posso peggiorare la situazione e che mi posso venire la mastite casomai lo stimolo di più. Io infatti si uso questo metodo di tirare ogni 3 ore perché da quello che mi hanno detto usare tanto il tiralatte aumenta la produzione e io ne ho una quantità di latte tirando anche 1 litro al giorno purtroppo.
Prenderò l'ipobrufene.
gentilissima,
quelli che Lei tocca nel cavo ascellare sono senz'altro linfonodi reattivi.
Non c'è "latte che si è accumulato lì".
Si tratta di noduli linfatici che si sono arrabbiati in risposta ai ripetuti insulti infiammatori (anche lievi, ma continui) a partenza dalla ghiandola che soffre non svuotandosi mai del tutto. Una piccola possibilità è che siano entrate in causa ragadi infette. Ha ragadi ?
Ed allora sarebbe indicato un antibiotico.
E' vero che un buon tiralatte può mantenere la montata viva per diverso tempo.
E' altrettanto vero che non può operare come la bocca del bambino e che non drena tutti i settori della mammella che rimane in alcuni punti piena.
D'altra parte, nel Suo caso, non vedo altra soluzione che continuare a scaricare (a mano o con tiralatte) pena un ingorgo che si infiammerebbe immediatamente con evoluzione anche molto spiacevole.
Il reflusso gastro-esofageo prevede l'utilizzo di farmaci anti-reflusso (alginati, h2 bloccanti come la vecchia e ben tollerata ranitidina, etc.).
Non so quanto possa aiutare porgere il proprio latte con il poppatoio, piuttosto che con l'attacco diretto al seno. Al contrario, in caso di grave reflusso, forse sarebbe meglio fare mangiare meno e più spesso.
Cordiali saluti
Dott GG
Dottore grazie ancora per la sua disponibilità.
Allora non ho ragadi, direi nulla il seno se lo svutoo spesso rimane bello morbido e l'areola non è mai stata gonfia da impedirmi di spremere il latte solo che il seno sinistro è quello dove faccio difficoltà invece il seno destro riesco a mano ma non moltissimo. Lo so che il tiralatte non è come la suzione del bambino ma ahimè avendo avuto tanto latte quando ho tentato di smettere ho avuto un bel ingorgo che ho fatto fatica a far andare via. Infatti sto già pensando di smettere di allattare leggendo le sue risposte nei vari post ho notato che diciamo ribadisce che la pillola non ha un effetto chissà che essendo che l'allattamento è ben avviato.
Come potrei fare per inziare pian piano a farlo andare via senza uso di medicine?
Per quanto riguarda il seno cerco di usare il tiralatte ogni 2 ore svuotando sperando migliori.
Per quanto riguarda il reflusso si la bimba prende il refluxan a ogni poppata spero con l'introduzione dello svezzamento vedo un pó di luce
Grazie mille.
Provi ad usare il tè verde una, max due tazze al giorno. Di solito riduce un pò la produzione di latte con meccanismo della vasocostrizione senza dare mazzate e senza medicine sintetiche "strane".
Avere latte è una benedizione ! E' un peccato che la Sua gestione sia "complicata".
Lo svezzamento sarà un'altra storia ... E' consigliabile dopo i sei mesi ed in ogni caso il latte di mamma dovrebbe continuare a svolgere una funzione importante.
Mi faccia sapere per il tè verde e .. utilizzi l'ibuprofene.
Buona serata
Dott GG
Certo, grazie mille è stato di una gentilezza unica ovviamente spero di risolvere la questione seno poi dopo il 6 mese vorrei inziare. Aspetto il compimento del 6 mese nonostante abbiamo inziato con le pappe
Per quanto riguarda la storia del seno anche a me dispiace che sia andato in questo modo ho odiato l'allattamento se non fosse per gli ingorghi che mi vengono con il tiralatte continuerei benissimo anche fino a 1 anno a tirare dato che non mi pesa come situazione anzi da una parte preferisco il biberon perché so quanto mangia però mi auguro di essere più fortunata in futuro con l'allattamento.
Buona serata