Ha 7 mesi. E' svezzato e si attacca tanto di notte ... Ha un disturbo del sonno ?

Data pubblicazione: 21-gen-2020 22.53.16

Gentilissimo dott. Giordano,

sono una mamma di 30 anni con un bimbo piccolo di 7 mesi e 6 gg (peso 10.5kg, altezza 71cm), allattato esclusivamente al seno, che ha iniziato l’alimentazione complementare da un mese e mezzo circa. Le informazioni contenute nel suo blog e le sue risposte ai miei innumerevoli dubbi, mi hanno portata a non mollare mai e vivere serenamente questo percorso (che non sempre è stato idilliaco).

Oggi sono qui per scriverle in merito ad un problema che è sorto circa due mesi, quando il mio bambino da un momento all’altro ha avuto una regressione del sonno. Premetto che lui non ha mai dormito tutta la notte, solitamente fino alle 5-5:30; dal 5º mese mi ritrovo con un bimbo che si sveglia ogni mezz’ora/ora e si riaddormenta solo dopo aver poppato un po’. Tutto questo è estenuante per me che sono sfinita, e mi crea un senso di preoccupazione perché non credo che riposi bene; generalmente si addormenta senza alcuna fatica intorno alle 22:30/23 circa e sta a letto con questi continui risvegli fino alle 10/10:30 del mattino. Non prende ciuccio, non usa biberon quindi non posso nemmeno dare un goccio d’acqua, per esempio, per calmarlo. Oggi ne ho parlato con il mio pediatra, che mi consiglia le gocce di melatonina; ma io sono contraria all’idea di somministrargliele. Lei cosa mi consiglia? Il bambino ha, anche, fastidi inerenti la dentizione e sotto suo consiglio ho preso il miele rosato; penso sia tutto collegato ma ovviamente non ne sono certa. Di giorni gli offro frequentemente il seno, anche senza richiesta solo per dissetarlo o per mantenere il contatto, ho un abbondante produzione di latte quindi non capisco cosa stia succedendo, il suo voler stare continuamente attaccato la notte mi sta massacrando i capezzoli che sono come scorticati e doloranti. mi scuso sempre, ma qui nella mia zona non ci sono consulenti o medici competenti come lei. Grazie per il suo contributo in questo percorso, fatto d’amore e sguardi dolci e pieni d’affetto.

Gentilissima mamma,

grazie per la Sua bellissima lettera e felicitazioni per l'efficacia del Suo anzi vostro allattamento di successo.

Il problema del sonno interrotto è molto frequente e trova una recrudescenza in occasione della eruzione dei primi dentini (o anche delle irritazioni gengivali corredate da catarro e salivazione che li precedono) oppure del ritorno al lavoro della mamma e, forse meno frequentemente, dell'inizio della alimentazione complementare.

Negli ultimi due casi (ritorno al lavoro e svezzamento) l'irritabilità notturna o forse è meglio dire la aumentata richiesta di poppate notturne, a mio vedere, è legata alla percezione del pupo della progressiva quiescenza della lattazione.

A minore svuotamento corrisponde infatti una minore produzione di latte.

Benché Lei rilevi di averne in abbondanza, è possibile che il "radar" di Suo figlio registri l'inizio della fase lenta di "atterraggio" di questo percorso e vi si opponga con quello che l'istinto suggerisce, cioè con il ritorno alla stimolazione notturna , quella che produce più prolattina nella mamma. ... .

Quindi, non credo che si tratti di un disturbo del sonno in senso stretto, ma una risposta adattiva di Suo figlio che cerca un nuovo equilibrio.

Cosa fare allora ? Non saprei dare risposte univoche proprio perchè, sempre a mio avviso, si tratta di una risposta parafisiologica. Certamente, se vi è irritazione da dentizione questa può essere calmata (con emollienti - milele rosato - oppure con dosi omeopatiche di paracetamolo se emerge vero e proprio dolore - per es. 1 goccia per chilo), se invece si tratta di una stimolazione della lattazione allora può essere utile lo svuotamento ulteriore e controllato dei seni (drenaggio manuale o tiralatte) conservando il latte in freezer.

L'irritazione dei seni si giova di poche gocce di latte lasciato asciugare all'aria sui capezzoli.

Cordialissimi saluti

Dott GG

La ringrazio sempre per le sue velocissime ed esaustive risposte. In sostanza lei sconsiglia la melatonina? Io sono riluttante perché ho paura che abbia effetti collaterali.

Gentilissima,

non è che io sconsigli la melatonina, che tra l'altro non "dovrebbe" avere effetti collaterali essendo un neuromediatore naturale che il nostro cervello produce quotidianamente.

Dico non "dovrebbe" perchè un serio atteggiamento scientifico non si può permettere di essere dogmatico.

E' solo che, sempre a mio modesto parere, è un fatto più relazionale (le ho fatto un lunghissimo discorso !) che neurofisiologico.

Può anche somministrarla, ma è possibile che abbia un effetto limitato.

Cordiali saluti

Dott. GG