Data pubblicazione: 27-apr-2017 20.30.46
Buona sera, eccomi qui a scriverle dopo poco più di un anno! Giorno 22 è nata M. e come per il mio primo figlio ho bisogno di porle delle domande! Sto allattando senza problemi, ho avuto la montata lattea! Come anni fa ho un infiammazione importante della ghiandola ascellare destra! Anche se questa volta le ghiandole sono due! Due noci! ..Anni fa lei mi consiglio l'ibrupofene e in effetti avevo risolto in problema, se non fosse che mio figlio oggi è allergico proprio all'ibuprofene e non vorrei potesse essere legato alla mia scelta di prenderlo in quel caso! Quindi oggi più che mai con un forte dolore che mi si irradia lungo il braccio mi chiedo cosa sua il caso di fare e come mai questa ghiandola mi si infiammi proprio quando allatto?! .. può essere pericoloso non prendere nulla.. nel caso riuscissi a resistere al dolore!? .. se dovessi prendere qualcosa quale è il male minore per la piccola.. affinché io non debba smettere di allattare...
aspetto sue nuove!
Buona sera!..
Gentile mamma,
auguri per la Sua nascita e complimenti per il Suo rinnovato impegno.
C'è da dire che la mammella, già temprata in una prolungata esperienza di allattamento di successo, risponde prontamente e massivamente alle richieste di un nuovo bimbo !
La mammella esce dalla precedente esperienza ben "matura", con dotti ed alveoli ghiandolari aumentati per numero e per volume. E' provato che il DNA delle cellule ghiandolari di una mammella, che ha già allattato, presenta delle modificazioni "epigenetiche" ed è già in uno stato di attivazione, pronto a scattare nella produzione di RNAm e, quindi , di proteine.
Anche se la sensibilizzazione all'Ibuprofene via-latte è possibile (in medicina tutto è possibile, ma bisogna ragionare per probabilità ed evidenza scientifica), ritengo poco probabile che Suo figlio sia diventato "allergico" a causa delle tracce di farmaco nel latte di mamma.
D'altra parte esistono forme di "intolleranza" ai FANS non dovute ad allergizzazione, ma a carenza congenita di alcuni enzimi (quindi il latte di mamma non c'entra nulla !!!!!).
Cerchi a proposito sul portale la mail "Orticaria da ibuprofene. Ma come ? è ancora allattato !" del 27 dicembre 2016
Pertanto, io direi di curarsi "bene" l'infiammazione linfonodale assumendo una compressa di ibuoprofene dopo i pasti principali, cioè tre volte al giorno.
Se il dolore dovesse essere insostenibile, potrebbe associare all' ibuprofene una compressa di paracetamolo 500 mg ripetibile dopo 5 o 6 ore.
Ovviamente è imprescindibile il corretto svuotamento del seno per evitare che un ingorgo peggiori lo stato di infiammazione a cui Lei sembra predisposta. Anzi probabilmente un qualche grado di ingorgo c'è già e quindi non sarebbe sbagliato dare un colpetto di tiralatte oltre agli attacchi al seno della bambina che DEVONO ESSERE comunque FREQUENTI.
Cordiali saluti
Dott GG