Data pubblicazione: 9-apr-2015 12.16.48
Gentile dott. Giordano,
sono mamma di una bimba nata il 21 marzo che allatto esclusivamente al seno (mai preso altro nonostante le altre persone presenti nella stanza al Cervello mi guardassero tutti come una pazza continuando a dire rivolgendosi alla bambina naturalmente un po' nervosetta "poverina ha fame"). Lei cresce meravigliosamente (nata 2870 kg, alla dimissione 2810 kg, dopo una settimana esatta dalla nascita 3120 kg, a due settimane 3,500 kg) e, seppur in ospedale abbia fatto un po' di capricci per attaccarsi perché rifiutava un seno mentre si attaccava a meraviglia dall'altro, rientrati a casa abbiamo passato una settimana idilliaca perché mangiava ogni tre ore e dormiva serena (già prima della dimissione con l'aiuto di una neonatologa aveva superato la sua preferenza per un seno). Da quattro-cinque giorni però le nostre notti sono piuttosto movimentate perché lei si sveglia intorno a mezzanotte e non si riaddormenta fino alle tre-quattro di notte. Dopo aver ciucciato un po' rimane nervosa, piange e si lamenta, ma non si consola con il seno. Anzi spesso lo rifiuta e se la metto in posizione si dimena. La mia sensazione è che sia sazia e voglia dormire ma non voglia mangiare più. Le dico questo perché di giorno durante le poppate spesso si stacca quando io avverto il riflesso di emissione, per poi riattaccarsi e continuare tranquilla, oppure capita che si affoghi durante la poppata. Io non ho dubbi sulla quantità del mio latte perché ho allattato il mio primo figlio otto mesi, la sento deglutire mentre allatto, perdo latte dal seno mentre mangia dall'altro e mi capita persino di sentire un leggero bruciore al capezzolo quando è ora che lei si attacchi. Inoltre bagna molti pannolini, fa la cacca regolarmente e cresce molto bene. Mi chiedo perciò se il problema non sia proprio che le da fastidio tutto questo latte in bocca quando lei vuole solo ciucciare un po' per dormire. Finora ho evitato il ciuccio seguendo i suoi consigli, ma mi chiedo se non sia il caso di provare di notte ad utilizzarlo quando dopo la poppata non riesca ad addormentarsi ma rifiuti al seno (anche di giorno mi accorgo che non rimane volentieri al seno dopo aver ciucciato quanto per lei necessario, al contrario del mio primo bimbo che adorava dormire attaccato al mio seno). La ringrazio sin d'ora per i consigli che vorrà darmi. Buona giornata.
Gentile mamma,
complimenti per i traguardi raggiunti e per la conoscenza dei meccanismi della lattazione che emergono dalla Sua
mail !!
Riflesso di emissione !? Mi chiedo se sia in corso una "epidemia" di mamme iperpreparate.
Certo é che il Suo allattamento funziona. La bambina si attacca e cresce.
Quanto accade di notte potrebbe essere riconducibile a quei disturbi funzionali transitori comunemente chiamati omnicomprensivamente "coliche".
Le c.d. "coliche" compaiono sia negli allattati al seno, sia negli allattati al poppatoio e sono caratterizzati da movimenti frenetici di suzione che solo per pochissimo tempo calmano il soggetto, che rimane "nervoso" per qualche ora ed infine si addormenta stremato.
Compaiono intorno alla fine del 1° mese con agitazione, irrequietezza notturna, scoppi di pianto, giustificati da un certo impaccio addominale.
Di norma i disturbi durano solo qualche settimana e terminano per magia quando i pupi doppiano il peso di 4,5 kg circa. ... come se ci fosse una incongruenza fra volume / latte e capacità di replezione dello stomachino (questa la mia impressione personale .. nulla di scientifico, ma molto di empirico).
Il ciuccio é sconsigliato sino a "stabilizzazione dell'allattamento", quindi consentito dal secondo mese di vita. Usarlo non può essere considerata una sconfitta, soprattutto se utilizzato con prudenza e con intelligenza.
Nel Suo caso può anche tentare di utilizzarlo in "alleggerimento" all' attacco frenetico e ripetuto al seno. Tuttavia, credo che non potrà sortire alcun effetto magico sui disturbi.
Le consiglierei di escludere altri motivi di "insofferenza" del bambino: una candidiasi della bocca (il mughetto) che può portare bruciore durante la poppata, un attacco non del tutto corretto, un pò di ingorgo che porta una certa frustrazione, etc.
Un caro saluto
Dott GG