Data pubblicazione: 18-giu-2019 21.04.37
Gentile dott. Giordano,
Non le ho più scritto dall'ultima mail che ci siamo scambiati a gennaio, ma per fortuna, alla fine, ho vinto la "battaglia" relativa alla terapia prescrittami per la trombosi venosa profonda intervenuta a fine gravidanza. Nonostante quello che ha comportato per me fare 6 mesi di punture di Seleparina mattina e sera, per amore di allattare il mio bambino, sono riuscita ad evitare i famosi NAO e a continuare un allattamento "di successo", tutto sommato. E questo anche grazie al suo contributo e alla sua capacità di "spronare" tutti a non mollare e a fare delle scelte consapevoli e soprattutto "preparate", visto che purtroppo sempre più spesso gli stessi medici parlano senza cognizione dimostrando di essere ancora anni luce lontani dalla cultura dell'allattamento, ahimè!
Detto questo, le scrivo perché adesso mi trovo ad un nuovo bivio, avendo finito con le punture (fortunatamente), ma dovendo comunque continuare la terapia con altri farmaci.
Nello specifico dovrei assumere i seguenti farmaci per via orale: Cardioaspirina (per 1 anno), Vessel (per 6 mesi) 2 compresse al dí. Vorrei, dunque, chiederle, intanto, se sono compatibili entrambi con l'allattamento (il bambino comunque a fine mese dovrebbe iniziare lo svezzamento, a 5 mesi e mezzo circa) e soprattutto, se devo rispettare degli orari o saltare una o più poppate in prossimità dell'assunzione del farmaco, così come mi è stato detto dal centro antiveleni di Bergamo.
Certa di un suo riscontro, le porgo ancora i miei più cordiali saluti.
Gentilissima,
lieto di avere Sue così belle notizie. Complimenti per i vostri traguardi.
Per quanto riguarda il Suo quesito specifico e cioè l'uso dell'aspirina, gli studi clinici sembrano concordare che dosaggi sotto la soglia di 82 mg/die nella mamma che allatta, dovrebbero essere sicuri per il bambino.
Il problema vero, però, come saprà, è il collegamento alla temibile sindrome di Reye, una grave forma di encefalopatia e di insufficienza epatica dovuta alla assunzione in età pediatrica di ac. acetil salicilico (aspirina o ASA che dir si voglia) in corso di influenza o varicella.
Sfortunatamente, non è MAI stata identificata una chiara relazione dose-effetto e quindi non è possibile parlare di una soglia al di sotto della quale si possa stare del tutto tranquilli.
Pertanto, il Dott. Hale, max esperto di farmaci ed allattamento, classifica l' ASA come "probabilmente sicuro" o "da assumere con qualche cautela" e raccomanda di non prendere mai ASA se il bambino allattato presenta un qualche segno di malattia virale.
Non esistendo un valore soglia formalmente SICURO, ha poco senso, secondo il mio modesto parere, l' assunzione ad orario e/o l' intervallo libero da poppate al seno.
L'emivita del farmaco è da 2,5 a 7 ore quindi la quasi totale eliminazione richiede un tempo max di 35 ore (7 ore X 5 cicli di dimezzamento).
Una alternativa all' ASA da assumere per bocca potrebbe essere il vecchio, ma ampiamente testato, warfarin / coumadin intorno al quale sono stati effettuati decine di studi e che è risultato passare nel latte da un min. di 0,000 / ml (nulla !) ad un max di milardesimi di grammo / ml (cioè atomi) !
Questi stessi pochi atomi che passano nel latte sono per il bambino allattato del tutto innocui, in quanto sono sufficienti pochi miliardesimi di grammo di vit K (che il bambino si produce da solo) per azzerarne l'effetto.
Veda un pò cosa Le dice il Suo angiologo .... però gli spieghi che Lei non è "fissata", ma semplicemente crede che l'allattamento sia importante.
Il Vessel è sulodexide un Heparine-like amynoglycan un mix di eparina a basso peso molecolare (stessa classe di farmaci da Lei assunta sino ad oggi) e dermatan solfato (un composto normalmente presente nel corpo umano.
E' quindi una molecola a basso rischio lattazionale ( https://www.e-lactation.com/en/sulodexide-pr/ ): nessun problema
Cordiali saluti
Dott GG
PS ma perchè iniziare la alimentazione complementare a 5 mesi e mezzo se va così bene ?? Si prenda qualche altra settimana !
C'è tempo ! Poi inizi cibi e piatti gustosi, frutta fresca di stagione grattata o a morsetti possibilmente bruttina e con il vermetto dentro a garanzia della minima contaminazione di pesticidi. Ciucciate di latte dalla mamma come antipasto o dessert o dissetante senza problemi o schemi rigidi.
Mi scusi lei dott. Giordano, ma vorrei approfittare per farle una domanda chiarificatrice in seguito alla sua risposta.
Quello che lei mi ha scritto, quindi, è da considerare come un "meglio non allattare se non ho altra scelta che la Cardioaspirina per la terapia che devo fare"?
Mi scusi la domanda, forse ripetitiva o stupida, ma io l'ho interpretata così, non avendo possibilità di scelta verso l'altra opzione che lei mi ha prospettato (cioè il Coumadin). Un altro esperto come lei, nel suo stesso campo, mi ha dato questa risposta che vorrei riportarle di seguito, solo per capire se è della stessa idea o se esclude questa possibilità a prescindere.
"Gentile signora Emanuela,
non ci sono particolari controindicazioni ad assumere l'aspirina a basso dosaggio (cardioaspirina) in allattamento. E' sconsigliata, per cautela, l'aspirina quando assunta come antidolorifico e antifebbrile (a dosi maggiori); nel caso di assunzione come antiaggregante, la dose eventualmente assunta attraverso il latte materno è invece trascurabile.
Non ci sono dati sul passaggio nel latte materno della sulodexide (Vessel) nel latte materno. Considerando le caratteristiche del farmaco e l'età del lattante, è verosimile che anche per questo medicinale la dose assunta attraverso il latte materno sia trascurabile.
Cordiali saluti,
Antonio Clavenna
Laboratorio per la Salute Materno Infantile
Dipartimento di Salute Pubblica
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS "
Mi scusi se gliel'ho riportata integralmente, ma tra tanti pareri ascoltati mi sono confusa le idee e vorrei solo cercare di fare un po' di chiarezza, anche perché dopo la sua email mi ero decisa a smettere di allattare, per le ragioni che emergono dalla sua analisi.
La ringrazio ulteriormente per la sua attenzione e disponibilità.
Cordiali saluti.
Gentilissima,
stimo e conosco di persona Antonio Clavenna e il suo responso NON è in contrasto con quanto io Le ho scritto:
L'acido acetilsalicilico può essere usato
a) a dosaggio più alto e in questo caso ha effetto antifebbrile e antinfiammatorio
b) a dosaggio più basso e in questo caso funziona solo come antiaggregante piastrinico
Nel secondo caso, proprio perchè se ne assume poco, l'utilizzo è sicuro
per il bambino allattato, nel senso che la scarsissima quantità che passa è lontanissima dalla soglia della tossicità renale, epatica etc etc.
Il problema per quanto ipotetico è "solo" la S. di Reye, una malattia (chiamiamola da "ipersensibilità"), che colpisce l'età pediatrica quando in corso di malattie virali come l'influenza o la varicella e si somministra
contestualmente l'aspirina magari per la febbre !
In questo caso NON è nota una dose al di sotto della quale "Influenza / Varicella + ASA = 0 x s. di Reye".
Quindi, almeno in teoria, anche 2 o 3 atomi di ASA che passano nel latte possono, ripeto, se influenza o varicella in incubazione o in atto dare la malattia.
Il Sulodexide, ribadisco, è un mix di eparine a basso peso molecolare
prive di qualunque impatto sul bambino allattato.
Non esistono studi specifici, ma dato l'alto peso molecolare (sono di "basso peso" per modo di dire) non passano nel latte.
Lungi da me l'intenzione di farla smettere di allattare !!!!!!
Mi dispiace se quanto ho scritto è risultato un pò oscuro.
Cordiali saluti
Dott GG
Grazie mille per l'ulteriore chiarimento! Senz'altro non ho saputo leggere in questa chiave la sua risposta, ma non ho mai pensato che mi suggerisse di non allattare, sono stata io che ho fatto "2 + 2" in modo errato! Anche perché se oggi allatto e ho allattato la prima bimba fino a 15 mesi è grazie a lei.
Se questa volta ho capito bene, allora, in caso di influenza o varicella dovrei sospendere in modo temporaneo l'allattamento? O continuo a non capire, nel senso che non si può sapere se il virus è in incubazione? Insomma magari sono problemi assurdi, ma ho solo paura di mettere a rischio la vita del bambino, tutto qui.
Grazie ancora per la risposta e a presto!
Cordiali saluti,
Esatto.
Il dott. Hale consiglia di sospendere il farmaco se insorgono segni di malattia virale influenzale o simil-influenzale nel bambino.
Saluti
Dott GG