Data pubblicazione: 12-lug-2017 19.32.08
Salve
Sono la mamma di G. 2 mesi e 18 giorni la cui alimentazione è basata su allattamento esclusivo. Da più di tre giorni ho la febbre punte di 39.3°C e 38 sotto effetto della tachipirina, tosse roca e da ieri mattina un forte indolenzimento al seno sinistro con arrossamenti in qualche dotto.il mio medico curante mi ha prescritto ampicillina per 4 /5 giorni...oggi dovrei iniziare il trattamento ma nutro delle perplessità per G.
La mia pediatra attualmente è in ferie!
Posso prendere l'ampicillina pur continuando ad allattare?
Le penniciline potrebbero dare reazioni allergiche...in famiglia non ci sono casi...ma Gabriele potrebbe manifestare una sorta di reazione all'antibiotico?
Se così dovesse essere cosa devo fare e come mi devo preparare all'eventualità?
Durante il periodo della cura antibiotica è il caso di inserire un'alimentazione parziale con latte artificiale? Se si mi potrebbe consigliare un latte alternativo?
Il seno dolorante potrebbe dare segni di mastite...in tal caso è consigliato comunque l'allattamento a questo seno?
Spero possa aiutarmi a fugare questi dubbi
cordiali saluti a presto
Gentile mamma,
sembrerebbe che Lei abbia n. 2 problemi:
1) una qualche virosi che le provoca irritazione/infiammazione alle alte vie respiratorie che, come tale, dovrebbe necessitare di alcuna terapia se non qualche cucchiaio di miele per la tosse roca.
2) un ingorgo infiammato al seno Dx !!!!
Chi delle due cose sia origine della febbre nessuno potrebbe dirlo con certezza.
Tuttavia direi di credere e trattare quella delle due sia secondo me la più temibile, cioè l'ingorgo infiammato / mastite, che se lasciato a sè potrebbe dare guai ancora maggiori.
Nell' ingorgo la febbre è dovuta ad una reazione INFIAMMATORIA (inizialmente NON è infettiva - non ci sono batteri di mezzo) provocata dalla rottura degli alveoli rigonfi all'inverosimile di latte della ghiandola.
Il latte fuoriesce nel tessuto circostante, richiama le cellule della infiammazione e determina rossore, calore e febbre.
Quindi, va curata l'infiammazione con gli anti-infiammatori che Lei di solito userebbe per ogni situazione di dolore / infiammazione (dal Moment / Brufen, all' OKI, all' Aulin per fare nomi commerciali).
L' antibiotico è indicato dopo diversi giorni di febbre persistente.
In ogni caso direi di preferire un derivato della Ampicillina (che si assorbe poco ed incostantemente per bocca - andrebbe fatta intramuscolo) cioè l'amoxicillina 1 gr per due
Antiinfiammatori ed antibiotici SONO DEL TUTTO COMPATIBILI CON L'ALLATTAMENTO. Può prenderne quanto ne vuole.
D'altra parte l'ultima cosa che dovrebbe fare è sospendere l'allattamento e sotituirlo con il poppatoio con formula.
Non tanto per motivi ideologici, quanto perchè adesso LEI ha assoluto bisogno di svuotare la mammella sino all'ultima goccia di latte ed oltre ! Per curare proprio l'ingorgo !
Possono essere utili delicati massaggi del seno ed un buon tiralatte oppure incrementare il numero di attacco del bambino.
Quindi Antiinfiammatori e drenaggio del seno nella bocca del bambino o con tiralatte, questa è la terapia.
Sono pochissimi i farmaci che necessitano la sospensione dell'allattamento.
Non stia a rimuginare su impossibili reazioni strane al bambino.
In bocca al lupo e si affretti a scaricare questo seno.
Dott GG
Grazie mille per la sua risposta paziente ed esaustiva...
mi aiuta ad essere più serena nei confronti di G. !
A presto