Data pubblicazione: 3-giu-2015 14.54.28
buongiorno dottore,
spero stia bene. Io sono un po' in ansia perché non capisco cosa sia successo alla mia mammella. Allatto ancora mia figlia di 11 mesi e vorrei continuare anche dopo l'anno. Le spiego: qualche giorno fa ho avuto un brutto ingorgo perché mio malgrado non ho potuto tirarmi il latte. Sono intervenuta attuando le sue classiche indicazioni (massaggi impacchi antinfiammatorio per qualche giorno tiralatte e attacco frequente). E' passato il dolore, il seno si è sgonfiato e quindi pensavo di avere risolto. In realtà invece toccando la mammella anche dopo aver allattato continuo a sentire sempre al tatto piccole ghiandole (tipo seno fibromatoso? per cercare di spiegarmi). Non ho dolore ma se passano anche solo poche ore dall'allattamento il seno si gonfia e indurisce come fosse ingorgato. Attacco la bimba, si ammorbidisce ma rimane quella specie di rete. Che vuol dire? Non so cosa fare. C'è ancora intoppo? La bimba si innervosisce, dopo pochi minuti si stacca ed effettivamente non esce più latte infatti devo darle anche l latro seno.
Non so se le serve sapere che ho avuto il capoparto il mese scorso.
grazie
Carissima mamma,
personalmente ritengo l'ingorgo la trappola più insidiosa e più pericolosa nel percorso dell'allattamento.
Il problema é che i "tubicini" (dotti galattofori) che drenano il latte vs l'areola decorrono intersecandosi nei vari piani dello spazio, uno sopra l'altro, come i bastoncini nel vecchio gioco dello Shanghai. Quindi é sufficiente che un piccolo settore si intasi che a cascata si bloccano uno dopo l'altro i vari tubicini pinzati dal gonfiore della ghiandola circostante.
Sec. me il Suo ingorgo non é del tutto risolto e non tutti i tubicini si sono liberati dall'ostruzione, per lo più estrinseca, cioè dal tessuto ghiandolare circostante che pressa, magari ancora un pò infiammato.
Le prove le ha riferite Lei stessa:
1) palpatoriamente sente ancora i noduli (aree ingorgate o infiammate)
2) se l'intervallo fra le poppate va un pò più in là si scatena l'ingorgo.
3) la bimba si innervosisce e lascia il seno (perché percepisce una resistenza alla estrazione del latte).
Le suggerirei di continuare a basso dosaggio l' Ibuprofene per qualche altro giorno, evitare di palpare troppo quei nodulini (potrebbero infiammarsi di più) e tirarsi il latte più volte al giorno con un tiralatte oltre che offrendolo alla Sua pupa.
Cordiali saluti
Dott GG
Lo farò senz'altro spero migliori la situazione. Grazie tante.
Buongiorno dottore
grazie tante,
ho fatto come mi ha consigliato e la situazione si è risolta. Come da sua intuizione il seno era ancora ingorgato. Ora la mia sensazione è che la "produzione" (quantità) di latte da quel seno sia diminuita. Ricordo che al corso disse che l ingorgo può danneggiare irrimediabilmente le ghiandole ? Come faccio a capire quando non è più sufficiente il mio latte?
Non prenda l'interpretazione peggiore della Sua esperienza !!
E' vero che l'ingorgo può danneggiare la ghiandola, però nella maggioranza dei casi si limita ad un segnale di "stop" alla produzione di latte. Effetto che può essere rimediato AUMENTANDO LA FREQUENZA DI ATTACCO al seno.
Le mammelle hanno una riserva funzionale enorme ! Con meno del patrimonio ghiandolare di una sola mammella é possibile allattare un bambino,
Quindi non si arrovelli su una ipotesi di ipogalattia (inesistente) e si dia da fare per recuperare in tutta serenità.
Saluti
Dott GG