Data pubblicazione: 22-nov-2018 21.55.29
Buongiorno,
Mi permetto di scriverle su suggerimento di un familiare che ha seguito il corso preparto con lei, anche se vivo in Francia da tanto tempo ormai.
ho un bimbo di 7settimane allattato esclusivamente al seno. Da 20 giorni ormai trovo tracce di sangue nelle sue feci sotto forma di filamenti mucosi rosso vivo. In parallelo il colore delle feci è passato da giAllo a verde (a volte anche verde scuro).
Non ci sono problemi per la crescita , mio figlio è nato 3.525 kg e ieri pesava 5.19 kg ma continua ad avere molti gas, a contorcersi e piangere dopo la poppata prima di fare cacca. Da qualche giorno ha anche dei forti rigurgiti a volta a getto e soprattutto dopo ogni poppata (già mezz'ora dopo la poppata si sveglia infastidito e rigurgita latte digerito) e vari episodi di diarrea.
All'inizio ho avuto delle ragadi, Ho ancora un po' di dolore (ormai impercettibile) all'inizio della poppata sul seno destro ma non c'è nessuna ferita apparente sui capezzoli. Il pediatra ha fatto un test sul mio latte fino a 10 giorni fa ed ha trovato tracce di sangue.
La sua prima ipotesi era che il sangue nelle feci fosse sangue digerito . Data la persistenza e Non sapendo troppo cosa fare , ha consultato un suo collega gastroenterologo che suggerisce una possibile allergia alle proteine di latte vaccino.
Da 13 giorni ho eliminato tutti i latticini (vaccino, capra) dalla mia dieta, ma le tracce di sangue persistono. Da oggi ho qualche pannolino senza tracce ma ancora diversi con tracce.
Mi sono molto informata in questi giorni e a poco a poco ho eliminato anche gli alimenti che possono avere allergie incrociate (carne manzo e vitello, soja..) e sto veramente attenta a tutte le etichette. Purtroppo non avendo avuto nessuna indicazione (a parte i latticini puri) da parte del pediatra ho mangiato carne sabato e domenica scorsi ed altri alimenti come frutta secca e salsa di soia.
Ieri abbiamo visto il gastroenterologo pediatrico che mi ha dato un ultimatum . Dice infatti di aspettare fino a lunedì e se le tracce di sangue non spariscono , per il bene di mio figlio , devo sospendere l'allattamento e dargli il latte neocate per vedere se il sangue continua . Il medico suggerisce di intrattenere l'allattamento tirando il mio latte finché non siamo sicuri che sia "pulito ".
Le Analisi del sangue e delle feci sono negative.
Il gastroenterologo non esclude completamente l'ipotesi che si tratti di sangue digerito nelle feci in quanto mio figlio ha un transito rapido (feci praticamente ad ogni poppata).
Per completare, tratta del mio secondo figlio e non ho assolutamente avuto questo problema col primo anche se soffriva di riflusso.
Vorrei tanto continuare L 'allattamento ma voglio solo che mi figlio stia bene e che la situazione non si aggravi . Mi fa stare male vederlo soffrire così.
Mi piacerebbe avere un suo parer su questo genere di situazione, in particolare a proposito dell'allattamento e dell utilizzazione del latte neocate .
Evidentemente accetto ogni suggerimento al riguardo della dieta e dell'aplv in generale .
La ringrazio in anticipo !
Cordiali saluti
Ho dimenticato di porle una domanda. Un'amica mi suggerisce di fare realizzare la calprotectina fecale per togliere ogni dubbio di malattia intestinale infiammatoria, che ne pensa?
La ringrazio ancora
Gentile mamma,
innanzi tutto complimenti per il Suo allattamento di successo !
Da quello che Lei scrive mi pare proprio che sostanzialmente Suo figlio GODA DI BUONA SALUTE e che questo povero allattamento tanto manipolato e tanto imputato sia stato l'artefice di una crescita davvero prodigiosa.
Io non sono per NULLA sicuro che le mucosità rossastre che Lei intravede nelle feci siano da ascriversi a sangue proveniente dall'intestino del Suo cucciolone !!
Questo per vari motivi:
1) Dopo tutto questi giorni di stillicidio (= perdita di sangue) l'emocromo avrebbe dovuto documentare una anemia, mentre invece Lei scrive che gli esami del sangue sono nella norma.
2) Lei ha una lunga storia di ragadi sanguinanti !! Mi scrive che la ricerca del sangue nel latte era positiva sino a 10 gg or sono.
Quindi, se sangue c'é o c'è stato nelle feci è pressocchè matematico sia di provenienza materna ! (Ad ogni modo bastano poche gocce di sangue per colorare di rosa un litro di latte ...)
Per di più la ricerca del sangue nelle feci del bambino ha dato esito NEGATIVO !!! Ho letto bene ??
Per questo ed altri motivi devo ammettere di non essere nemmeno sicuro che queste mucosità rossastre siano sangue !
Nella mia attività professionale mi è capitato molte volte di osservare tracce strane nelle feci dei bambini: filamenti rossastri oppure rosso- arancione, alcune volte come piccoli frammenti di bucce di pomodoro
frammiste a mucosità.
Confesso che le prime volte ne sono rimasto impressionato ed ho dovuto accertarmi che NON fosse sangue con il test specifico.
Si tratta di particolari sali, così colorati a causa di particolari fenomeni di ossidazione.
Purtroppo Lei è incappata nel fumoso "mare magnum" della tesi della intolleranza mediata dal latte materno: uno scenario destabilizzante
la mamma che ahimè si conclude inevitabilmente con l'abbandono del latte materno e la somministrazione di una formula artificiale di idrolisati proteici .....
In medicina tutto è possibile. Anche che il latte di mamma veicoli dei peptidi a cui guarda caso, NONOSTANTE L'EFFETTO IMMUNOLOGICO PROTETTIVO DEL LATTE MATERNO, il pupo si possa allergizzare.
Si tratta però di un evento molto, molto più raro di quanto così spesso diagnosticato.
Una tale ipotesi porta la mamma, come nel Suo caso, a negarsi prima latte e derivati (ed i disturbi del bambino non passano !), poi alimenti contenenti anche la minima traccia (e nemmeno succede alcunchè !), poi carni bovine (nulla !), poi ogni allergene alimentare maggiore, come la frutta secca (nulla !). Alla fine la mamma si nutre di pane pasta in bianco e petto di pollo ed ancora più tardi NON allatta più.
La storia è questa !!!
Sono invece convinto che Suo figlio abbia una situazione che decenni or sono veniva indicata con il termine "coliche della quarantena" (cioè dei quaranta gg). Una situazione funzionale di ingombro addominale, di fastidioso sovrappieno, che si acuisce nelle ore serali con pianto e strilli ed emissione di gas, che può anche accompagnarsi con qualche rigurgito.
I disturbi passano da soli dopo due o tre settimane e senza alcuna modifica della alimentazione della mamma.
La terapia è di attesa. Per ATTENUARE i sintomi: il solito Mylicon /simetico, piccole, ma proprio piccole dosi di sciroppo antispastico per bambini, per es. Trimebutina / Debridat.
E stare a vedere cosa succede, convinti della impossibilità della scomparsa immediata dei disturbi.
Se Lei smettesse adesso di allattare e passasse ad una formula idrolisata (NEOCATE per es.) non sarebbe certa la totale regressione totale dei disturbi .. forse un modesto miglioramento sì (per effetto cosmetico: la formula è priva di lattosio), ma non la totale regressione.
Però CERTAMENTE priverebbe Suo figlio della possibilità di esprimere al meglio la propria traiettoria di sviluppo immunologica, neurologica, relazionale, endocrina, microbiologica, etc. etc. etc. etc. e lo priverebbe degli indubbi benefici in termini di protezione PROPRIO dalle patologie INFIAMMATORIE CRONICHE DELL'INTESTINO (m di Crohn, rettocolite ulcerosa), dal Diabete 1 e 2, dai linfomi, dalle leucemie, dalle broncopatie acute e croniche e da un milione di altri aspetti.
Il Suo é un allattamento di successo e sarebbe una grande ipocrisia ripiegare sul "diamo la formula artificiale e nel frattempo Lei si tira il latte e lo mette da parte". Grave ipocrisia perchè si concluderebbe
con altissima probabilità con un bellissimo ingorgo o con la scomparsa del latte o con tutte e due cose.
Per ridurre il meteorismo del Suo pupo potrebbe limitare il cosiddetto "primo latte", quello che esce per primo, nei primi dieci-quindici minuti di suzione, quello più ricco di lattosio.
Quindi evitare la stupida regola dei dieci minuti per lato ed anzi provare a tirarsi un pò (proprio poco) di latte da ciascun seno prima di attaccare il pupo, facilitando la fuoriuscita del "secondo latte", quello che ha meno lattosio e più grassi.
Il latte tirato NON SI BUTTA (MAI !!!) si mette in un contenitore e raccoltone una buona quantità di congela (anche per 6-10 mesi)
Spero di esserLe stato di aiuto e soprattutto CHIARO.
Cosa dire ?? Bon Chance !!
Complimenti ancora per i Suoi risultati e NON rinunci !!
Saluti da Palerme
Dott GG
PS ma quale calprotectina !!!!!!?? Per favore !!
Buongiorno di nuovo,
La ringrazio per i suoi consigli. purtroppo qui in Francia il 90% delle donne non allatta oltre il secondo/terzo mese. Chi va oltre è spesso mal visto.
I pediatri francesi che ho incontrato non sono assolutamente competenti in termini di allattamento. È per questo che sono profondamente scoraggiata di non avere nessun supporto qui e, in tutta onestà, di avere questi pareri discordanti.
Sono seguita da un pediatra e da un gastroenterologo pediatrico. E quest ultimo insiste sulla necessità di interrompere le perdite di sangue.
I medici hanno cercato la presenza di ragadi anali e non hanno trovato nulla.
Tutti i punti del suo messaggio sono chiari, ma mi restano i seguenti dubbi:
-punto c) la terapia antispastico + antigas sarebbe per curare l'irritazione del colon?
- punto 4)
--> posso fare realizzare una ricerca di sangue occulto nelle feci per confermare che di sangue si tratta?
--> quali sono i rischi per mio figlio e cosa può succedere se (malgrado la dieta e la terapia) i sanguinamenti non si arrestano? Quanto tempo è accettabile aspettare prima di allarmarsi per La presenza continua di sangue ?
Sul sito della lèche league consigliano di continuare ad allattare seguendo una dieta adatta.
La ringrazio di cuore per la sua disponibilità , Cordiali saluti
La terapia antigas ed antispastica agisce sui sintomi, sui disturbi.
I probiotici, i lattobacilli invece sono teoricamente efficaci sulla barriera intestinale e vanno provati a volontà
Se la perdita di sangue fosse davvero persistente dopo diverse settimane Suo figlio diventerebbe anemico. Ma adesso dai Suoi esami NON lo è.
Sì il protocollo della LLL francia è significativo e parla di tentativi "a rotazione" cioè togliere una classe di alimenti per volta ed aspettare considerando che di solito i miglioramenti avvengono dopo 3 o 4 gg. Se non dovessero arrivare allora si reintroduce l'alimento (per es. il latte e latticini) e si passa ad altri alimenti (per es. si toglie l'uovo), poi si prova con le noci e noccioline etc. .
Le accludo la pubblicazione dell' OMS/ UNICEF "Motivi medici accettabili per sostituire il latte di mamma".
Come vede la "intolleranza" o la "dermatite atopica" non sono citati.
Cordiali saluti
Dott GG