Cessazione dell'allattamento. Come funziona il Dostinex ?

Data pubblicazione: 5-dic-2020 14.35.55

buongiorno.

ho un urgenza e non so a chi rivolgermi. da ieri sera ho cominciato a prendere il dostinex.

il mio bimbo ormai ha 22 mesi.

stamattina il mio seno è gonfio e dolorante. non so se devo far uscire il latte anche manualmente. ho paura di ricreare la suzzione e non ottenere il risultato.

x favore potete aiutarmi?

grazie.

Gentile mamma,

nell'immaginario di molti il Dostinex (molecola = cabergolina) funziona come manopola di chiusura di una mammella/rubinetto. Di conseguenza spesso viene consigliato come soluzione immediata di ogni problema acuto della mammella: ingorgo, mastite, cessazione volontaria della lattazione, etc.

Questa mia convinzione non è tanto arbitraria, ma viene fuori dalle decine di mail ricevute e pubblicate sul nostro portale Allattamenti Riuniti e che può facilmente recuperare utilizzando la funzione "cerca nel sito" in alto a Dx

https://sites.google.com/a/villasofia.it/allattamento/system/app/pages/search?scope=search-site&q=dostinex

In realtà la Cabergolina/dostinex non funziona affatto "chiudendo" meccanicamente la mammella e provocando immediato sollievo.

La cabergolina è un antagonista (insomma blocca) della prolattina, uno degli ormoni cardine della lattazione. Solo che la prolattina, nella produzione di latte, funziona praticamente solo durante il primo mese dal parto, perdendo via via efficacia.

Nei mesi seguenti la mammella produce latte sganciandosi (quasi del tutto) da questo ed altri ormoni.

Se una mamma cessa di botto di scaricarsi il seno, hai voglia di prendere il Dostinex !

Il seno continua a produrre come era solito fare e si può ingorgare e l'ingorgo può diventare ingorgo infiammato (doloroso, caldo, tumefatto, bloccato, etc) e poi mastite e ancora peggio.

La ghiandola va in sofferenza ed alcune sue porzioni vanno in regressione/necrosi.

Quindi è necessario scaricare comunque, almeno parzialmente il seno almeno con un tiralatte se non con la suzione del pupo !

E' sempre bene assumere un antinfiammatorio (che non è il paracetamolo/tachipirina ... frequentemente confuso con i FANS ), a meno che non si soffra di gastroduodenite o altra idiosincrasia.

Potrebbe essere utile assumere (rimedio empirico ma che mi ha dato buoni risultati) un paio di tazze al giorno di tè verde che agisce come vasocostrittore e (forse) come anti-infiammatorio naturale.

In conclusione è necessario trattare la "malattia" ingorgo infiammato .

Altri rimedi storici, tipo fasciarsi il seno stretto, non sono nemmeno da tenere in considerazione per la loro pericolosità !

Cordiali saluti

Dottt GG

la ringrazio tanto x i suoi consigli .

ne farò tesoro