Data pubblicazione: 29-ott-2020 21.06.36
Gentilissimo dottore Giordano,
sono una ragazza di 30 anni che allatta da 1 anno e 4 mesi un pupetto di 13.5kg e di 87cm di altezza. Grazie ai suoi straordinari consigli e al suo supporto, mio figlio non ha mai avuto necessità di aggiunta e ad oggi mangia tutto senza disdegnare nulla.
Il mio piccolo ha sempre goduto di ottima salute, l'unico problema (forse più per me che per lui) è che la notte si risveglia tantissime volte. Esasperata e stanca, da qualche sera forse inconsciamente gli ho offerto di più un seno rispetto ad un altro e stamattina mi sono risvegliata con un seno molto dolorante che al tatto presenta una specie di nodulo, da stamattina ho provato ad attaccarlo tante volte anche se è doloroso; ho fatto un bagno caldo, fatto degli impacchi di acqua calda ed ho notato un puntino bianco nel capezzolo. Nella mia ignoranza credo, forse, di avere un dotto ostruito ed anche per qualche ricerca fatta anche nel suo blog (ho trovato una descrizione simile, da parte di una signora).
Se le è possibile, può darmi una mano? Capisco che non è facile senza vedere magari, anche per il non dormire del bambino. Grazie.
Gentilissima,
felice di avere Sue notizie e complimenti per il Suo percorso di allattamento.
I risvegli e gli attacchi notturni si intensificano quando la mamma torna al lavoro oppure semplicemente nelle fasi avanzati dell'alimentazione complementare quando, riducendosi le occasioni di attacco, il flusso di latte tende a ridursi ed il pupo tenta a tutti i costi di mantenere attivo il processo nel modo arcaico che ha sperimentato (con successo) all'avvio, cioè attaccandosi prevalentemente nelle ore notturne quando la stimolazione dell'ormone prolattina è più efficace !
Sembrerebbe proprio trattarsi di un ingorghino localizzato, molto probabilmente dovuto ad un dotto ostruito.
E' anche possibile sia originato anche dalla posizione notturna (coricata a lungo solo su lato).
Restano validi i consigli utili in tutti i casi di ingorgo: delicati massaggi rotatori verso l'areola, panni TIEPIDI (mai caldi = infiammano !), drenaggio manuale o tiralatte, ibuprofene se dolore o segni di flogosi, etc.
Se si rileva sul capezzolo una crosticina lattea ostruente, è possibile asportarla frizionandola DELICATAMENTE con piccole quantità di bicarbonato un pò umido oppure con un guanto di crine oppure con il margine smusso della capocchia di un ago oppure alternando tutti e tre i metodi. Di solito ci si riesce abbastanza agevolmente.
Cordialissimi saluti
Dott GG
Seguendo i consigli che aveva dato precedentemente ho diciamo in parte risolto, solo il dolore continua ora ad essere persistente, ma di più al tatto.
Grazie mille, lei è sempre gentilissimo.
Insista con lo svuotamento del seno.
Se crede prenda dell'ibuprofene per contenere l'infiammazione, che non si risolve immediatamente.