Dolore alla base della mammella - Autosvezzamento

Data pubblicazione: 16-ott-2019 19.55.41

Gentile dottore,

complimenti per la gestione del sito e grazie per tutte le rassicurazioni che mi ha fornito seppur indirettamente. Scrivo oggi in merito a un fastidio vissuto negli ultimi 10/15 giorni.

La mia bambina di 8 mesi e mezzo è tuttora allattata al seno;ai 6 mesi abbiamo avviato il divertente percorso dell'autosvezzamento al quale la piccola ha reagito con entusiasmo pur rimanendo una grande fan del seno. Infatti i cibi solidi al momento rimangono solo un aspetto complementare. Anche all'asilo, iniziato da circa un mese, assaggia, sperimenta ma raramente mangia interamente le porzioni che le vengono assegnate. Il mio seno ha reagito coerentemente al distacco, diminuendo spontaneamente la produzione di latte durante la mattinata per poi rispondere alle esigenze pomeridiane e notturne con sufficiente riattivazione. Da circa 15 giorni però il seno mi duole alla base - dove poggia la parte inferiore del reggiseno. Si tratta di un dolore simile a una botta, che se premuto mi provoca ancor più male. Alle volte si irradia al seno, altre verso la schiena o l'ascella. Mi colpisce sia durante la poppata, sia a distanza con frequenza intermittente. Non ho febbre, ne macchie particolari. La mia esperienza di allattamento è stata fortunamente molto positiva, mai avute ragadi, né ingorghi da avere una possibilità di confronto. È un dolore che mi ricorda solo un po' le prime poppate post montata, tipo dolori intercostali.

Cosa devo pensare? E cosa posso fare soprattutto? Mi è stato suggerito di provare con la tintura madre di calendula.. Che ne pensa?

La ringrazio molto.

Gentilissima mamma,

complimenti per i Suoi anzi i Vostri traguardi.

Bene l'autosvezzamento ! Bene la curiosità e l'esplorazione di gusti, consistenze, odori e colori nuovi.

Non dobbiamo aspettarci e non dobbiamo forzare il bambino a pasti "ortodossi" primo, secondo e contorno.

Si tratta di assaggini in quantità che dipendono dalle voglie e dalla sperimentazione del pupo.

Per quanto riguarda il dolore / efficace la Sua descrizione "come una botta" / mentre leggevo la mail già immaginavo dove andava a parare. .....

Temo che si tratti di un ingorgo localizzato. Un classico ingorgo della base della ghiandola, tipico dei seni "generosi", ma non solo. Riducendo l'estrazione con la partenza per il nido della pupa , la lattazione non frena e non si arresta di botto, ma continua nella sua traiettoria (come l'abbrivio delle navi, anche quando spengono i motori).

Le mamme farebbero bene a pensarci. E' davvero rischio lasciarsi a pause così lunghe.

Un fattore di rischio è anche il reggiseno con il ferretto.

Cosa fare allora ? Scaricare il seno, almeno parzialmente, in assenza della suzione della bimba, anche quando ci si trova sul posto di lavoro. Allattare cambiando posizione. Nel Suo caso gioverebbe la posizione "della lupa".

Mamma poggiata sui gomiti su un tavolo sulla bimba che poppa.

Anche un leggero massaggio della parte durante la suzione ed, infine, il solito antinfiammatorio, l'ibuprofene 200 mg tre volte al giorno. Non c'è febbre ma il dolore irradiato testimonia l'infiammazione / lesione.

Cordiali saluti

Dott GG