Ingorgo mammario, candida, ma crescita ottimale

Data pubblicazione: 28-gen-2018 14.40.32

Gentile dr. Giordano,

sono la mamma di una bimba nata il 7 dicembre del 2017 di 3740 gr (alla dimissione il 10 dicembre 3550 gr).

Dopo un primo momento nel quale ho avuto un problema di ragadi, sembrava tutto decollare, fino al 23 dicembre, quando ho il primo ingorgo con febbre a 38, curato con impacchi caldi.

Dopo qualche giorno inizio a sentire i capezzoli molto doloranti, sensibili e al contempo fitte dentro al seno, anche quando la bimba non stava mangiando. Mi reco al consultorio della mia città dove mi dicono che forse è candida e notano sul capezzolo una piccola perla di latte che mi dicono andrà via da sola. Mi dicono di fare impacchi con acqua e bicarbonato, usare daktarin sui capezzoli e in bocca alla bambina.

Dopo circa una settimana di cura la situzione peggiora e decido di tornare al consultorio. Qui mi prescrivono, oltre al gel orale che già usavo, anche delle pastiglie di Fluconazolo (2 da 200gr il primo giorno e 1 per i 13 giorni a seguire) che inizio il 20 gennaio.

Lunedì 22 gennaio vado al controllo della bimba che è cresciuta bene, pesa 5230 gr.

Purtroppo però nella notte tra mercoledì 24 gennaio e giovedì 25 gennaio mi sveglio con un male atroce ad un seno, brividi e febbre: un nuovo ingorgo e dolore fortissimo ai capezzoli con altre perle di latte, una delle quali molto grande sul seno nel quale ho avuto l'ingorgo.

In concomitanza a questo evento mi sento e vedo molto meno latte, e la mia piccola sembra non mangiare a sufficienza. È molto più tranquilla di prima e dorme di più. Temo che la cura che sto facendo io per bocca possa inibire a lei l'appetito. Siccome so che il seno produce se stimolato, non verrei perdere il latte e non vorrei che lei fosse infastidita o disturbata da questo medicinale.

Scusi se sono stata prolissa, ma volevo spiegarle bene la situazione. Sono molto stanca di tutti questi problemi e dolori. Cosa posso avere? Siccome la cura ormai la sto facendo da 8 giorni, ma ancora ho male ai capezzoli per colpa di queste perle di latte? In più il latte non torna come prima. Sono molto preoccupata.

Grazie infinite per la gentile risposta

Gentile mamma,

innanzi tutto complimenti per il Suo allattamento di successo !!

A quanto mi scrive la Sua cucciola avrebbe preso 1.700 gr circa in una quarantina di giorni.

Nonostante le Sue vicissitudini, ml sembra che il bilancio sia più che positivo.

Bene ! Dopo questa premessa (che sembra più una conclusione), ragioniamo un pò .

Ci troviamo nel secondo mese di allattamento . Ci siamo lasciati alle spalle il periodo di stabilizzazione e di maturazione della lattazione

e stiamo navigando verso una lattazione matura.

I bambini sono i personal trainers della mammella e percepiscono bene questo passaggio di fase.

Se tutto è andato per il verso giusto (come nel Suo caso, vedi aumento ponderale più che adeguato), NON è più necessario

stressare ed inseguire più di tanto la produzione di latte, già stimolata a sufficienza .

Dopo la c.d. fase di calibrazione (primo mese circa) i bambini diventano "più buoni", spesso "sono più sonnolenti", dormono di notte !!

Quindi, non stia lì a flipparsi la testa con improbabili associazioni antimicotico-disappentenza.

Si tratta solo dell'adeguamento dei ritmici della bambina ad una fase più matura.

Allora non è più necessaria la stimolazione ?

Non proprio così ... nella nuova fase è necessaria una adeguata azione di mantenimento della lattazione

In poche parole dello svuotamento periodico e completo della mammella che assicuri la produzione di nuovo latte.

L'ingorgo è sempre una brutta bestia. Ogni episodio lascia degli strascichi sulla anatomia della mammella e predispone a nuovi ingorghi !

Quindi, NON abbassi la guardia, ma sia attenta al minimo, pur minuscolo indurimento sono o peri areolare.

Lo dreni immediatamente con panni"tiepidi" (non troppo caldi) e massaggi leggeri ed attacchi al seno più frequenti.

Non lasci passare troppe ore fra una poppata e l'altra !!!!

Se dovesse trovarsi fuori casa senza la bambina si porti con sé un tiralatte.

Infine, è possibile che Lei abbia avuto una candida .... anche se, raccontata così, non ne sono del tutto sicuro.

Le ricordo che nel timore di una candidiasi dell'areola è necessario cambiare il più spesso possibile le coppette assorbilatte, lavare ben bene i reggiseni con acqua calda e soprattutto indagare su possibili fonti "genitali" di infezione e contagio nella coppia per evitare effetti ping-pong: non solo prurito o bruciore e/o secrezioni vaginali, ma anche strani arrossamenti balanici nel partner !!

E' utile, come in ogni patologia dell'areola, l'esposizione (quando e come possibile) all'aria ed al sole. La cura che Le è stata prescritta mi sembra appropriata.

Si goda questo momento di tranquillità !

Non pretenda che la velocità di crescita di Sua figlia si mantenga sul chilo al mese anche nei mesi a venire !!!

E' prevedibile un guadagno di circa 400-500 gr mese, anche considerando che il raddoppio del peso nascita avviene a 4-5 mesi.

Non cada in angosce del tipo "il latte non è più sufficiente", "non è più nutriente come prima"

Cordiali saluti

Dott GG

PS

per quanto riguarda le "perle" sul capezzolo che Lei descrive, dovrebbero trattarsi di cisti lattee, piccole concrezioni di calcio che spesso si depositano (sino ad ostruirli) sugli sbocchi dei dotti galattofori.

La letteratura specialistica consiglia di rimuoverle, pur usando la dovuta delicatezza, con la capocchia smussa di un ago oppure con un guanto di crine durante la doccia. Anche un tentativo di acqua e bicarbonato può essere utile.

Per gli ingorghi recidivanti occorre evitare le situazioni favorenti: dormire tutta la notte sullo stesso lato, borse con tracolla sul seno, reggiseni con il ferretto o troppo aderenti etc.

Gentile Dr. Giordano,

non so come ringraziarla per tutti i suoi consigli e per il supporto morale.

Il latte sembra essere tornato, a volte, spero che sia in effetti così.

Non uso coppette ora perché il seno non sgocciola più, non indosso reggiseno ma solo maglietta bianca che poi bollo. Prima dell'ingorgo facevo nello stesso modo e per raccogliere il latte quando sgocciolavo mettevo sotto una prezzuilina che poi bollivo.

Oggi sarà il 10 giorno di cura per la candida, ma penso di avere ancora i sintomi e non capisco a questo punto se siano causati dalle vesciche da latte, che però ora si stanno seccando o sia ancora questa maledetta candida.

Avverto le fitte al seno anche dopo aver poppato che si irradiano dal capezzolo verso l'interno e mi friggono, pungono i capezzoli: questa notte tantissimo!!

Lei cosa pensa??

Grazie anticipatamente per tutte le sue parole e per la sua disponibilità.

Ribadisco ...

la diagnosi di Candida è probabile. Di solito le mamme lamentano un "dolore trafittivo terribile, come di una spada che ti trapassa il petto sino alle spalle" che perdura anche dopo che il bambino si è staccato dal seno. L'areola è per lo più normale

Se l'intensità del dolore è così così oppure ogni tanto oppure qualche spilletto etc allora NON si tratta di Candida.

Dalle mie parti la semplice pomatina (Daktarin oral gel sul seno e, non necessariamente, in bocca del bimbo che si può attaccare senza necessità di lavare prima l'areola) è sufficiente nel 90 % dei casi.

Ma più si usano gli anti micotici e più la Candida diventa resistente.

Nel Suo caso io direi di continuare la terapia (una volta iniziata !) per il periodo prescritto, ma contestualmente cercare di eliminare

queste cisti lattee con una prudente abrasione (guanto di crine, punta smussa di un ago, applicazione di acqua tiepida ..)

Le cisti lattee (sono coaguli calcificati di latte) sono comunque un impaccio per i dotti e quindi meglio rimuoverli.

Cordiali saluti

Dott GG