Data pubblicazione: 29-nov-2020 21.47.23
Gentile Dott. Giordano,
sono quasi 4 mesi che allatto al seno. Dopo qualche mese dalla nascita del piccolo ho cominciato ad avere problemi ad uno dei seni di ingorghi mammari ricorrenti, di cui una volta sfociato in mastite che ho curato con antibiotico. Per ovviare al problema pratico prima di ogni poppata impacchi di acqua calda, sto evitando di indossare il reggiseno quando posso, faccio massaggi ed estraggo latte all'occorrenza (anche in previsione di un mio ritorno a lavoro). Sembrava andare meglio almeno per quanto riguarda il problema ingorghi ma da due settimane a questa parte ho forte dolore ad uno dei capezzoli sia durante che dopo l'allattamento, come se fossero delle fitte. Ho provato a migliorare l'attacco del piccolo, cambiando anche posizione ma non ho risolto. Il mio pediatra mi ha consigliato di prendere la tachipirina per alleviare il dolore perchè pensa che sia un problema di dotto ostruito. Potrebbe invece essere candida? Come è possibile diagnosticarla? A chi devo rivolgermi? Devo assolutamente risolvere il problema alla base perchè vorrei continuare ad allattare, di questo passo mi diventa difficile!!
Grazie mille.
Gentile mamma,
complimenti per i Suoi 4 mesi di allattamento. Sono sicuro che riuscirà a segnare nuovi traguardi.
Per quanto riguarda ingorgo e mastite, mi sono appena speso con una mail, che ho pubblicato sul portale, Allattamenti Riuniti, proprio ieri. Le includo il link
https://sites.google.com/a/villasofia.it/allattamento/project-updates
Antibiotici vanno praticati solo se persistono per più di 24 ore: Febbre superiore a 38° C, brividi e malessere generale.
In ogni caso caso il movens è il ristagno di latte (vedi mail di cui al link) ed i disturbi sono dovuti all'infiammazione che ne deriva (per sofferenza dei lattociti = le celluline che producono il latte), per cui sono indicati gli antinfiammatori, farmaci peraltro del tutto compatibili con l'allattamento e che permettono (come il 95 % di tutti i farmaci) di continuare a dare il proprio seno al pupo.
L'applicazione di panni caldi appartiene alla tradizione e, mi rendo conto, è una pratica difficilissima da smontare.
Spesso si travisa il senso. Si sente dire "per sciogliere i grumi di latte".
In realtà i panni dovrebbero essere solo appena TIEPIDI perchè
1) servono solo a simulare il contatto delicato e piacevole della manina del bambino, contatto che stimola l'ossitocina
2) se troppo caldi CERTAMENTE sono lesivi perchè aumentano il grado di infiammazione a carico della ghiandola.
Recentemente alcuni esperti internazionali hanno messo in guardia proprio su questa pratica perchè, a detta loro, potrebbe favorire la penetrazione e l'ascesa di batteri lungo i dotti galattofori (quelli che sboccano sul capezzolo) provocando una infiammazione degli stessi e favorendo recidive dell'ingorgo.
Quindi si torna di nuovo all'uso dell'antifiammatorio ... che NON è la tachipirina !
La tachipirina / paracetamolo è un analgesico puro, con effetto sull'infiammazione pari a zero.
Per FANS intendiamo Ibuprofene, chetoprofene, piroxicam, diclofenac, etc. farmaci ripeto ritenuti (ovviamente non da me ma dalla letteratura specializzata) "safe" per l'allattamento.
Quindi Le consiglio
1) di attaccare frequentemente (senza arbitrari ed irrazionali intervalli prefissati) il pupo per evitare ingorghi
2) assumere un fans (a meno che non soffra di malattia ulcerosa o similia)
Per quanto riguarda il sospetto di candidiasi dei dotti, questo è legittimo se
a) il dolore è terribile, una pugnalata che spacca sino alle spalle
b) inizia con l'attacco ma non cessa staccando il pupo
c) se c'è una storia di mughetto del bambino o di prurito e/o secrezione vaginali
In questo caso nulla osta un tentativo di terapia locale con daktarin oral gel: piccole quantità sull'areola dopo la poppata, lasciare asciugare a seno scoperto, non risciacquare alla poppata successiva.
Di solito funziona nel giro di 3-4 gg. e va continuata per una settimana - 10 gg.
Cordiali saluti
Dott GG