Data pubblicazione: 26-ago-2019 23.29.04
Gentilissimo dottore,
non so se si ricorda di me. Sono S. .... . Ho seguito il suo corso e sto seguendo i suoi consigli, purtroppo però penso di avere un ingorgo mammario (per farle capire meglio le invio in allegato la foto) la zona è calda e dolorante, ma non dura. Come mi consiglia di agire? Devo prendere antibiotico? Non voglio peggiori, ci tengo ad allattare la piccola. La ringrazio per la sua disponibilità.
Cordiali saluti
(foto allegata)
Gentile mamma,
purtroppo dalla foto si evince la presenza di un ingorgo localizzato bello ed infiammato, quasi sicuramente dovuto ad un dotto "bloccato".
Come può vedere dalle molteplici mail pubblicate sul portale "Allattamenti Riuniti", si tratta di una situazione, ahimè, molto frequente, che
si può realizzare ad ogni momento del percorso dell'allattamento.
Le cause possono essere molteplici: allattare sempre in una posizione (e quindi drenare sempre da una sola porzione di mammella), compressione della tracolla di una borsa o dal decubito prolungato su un lato o dalle stesse mani della mamma durante la poppata, fare degli intervalli troppo lungi fra una poppata e l'altra, fare poppate troppo brevi che non svuotano completamente la mammella, etc. etc.
L'infiammazione va trattata con gli anti-infiammatori/FANS (quello di prima scelta è l'ibuprofene - moment, brufen, etc - una compressa da 200 mg tre volte al giorno dopo i pasti sino a scomparsa dell'arrossamento) e gli impacchi freschi di frigo (non caldi ! Quelli aumentano l'infiammazione !).
L'ingorgo va rimosso !!! E' la condizione senza la quale il problema NON si risolve. Occorre attaccare più spesso possibile il bambino e scaricare il seno con il massaggio manuale (veda i tutorial su youtube) o con un buon tiralatte.
E' bene fare precedere l'estrazione da un massaggio delicato, calmato un pò il dolore con il FANS.
Il seno va massaggiato dolcemente, quasi impastato con movimenti circolari (delicati !!!!) orientati verso l'areola.
Se c'è edema (gonfiore della pelle) è utile massaggiare (delicatamente !) verso l'ascella per scaricare il liquido linfatico sui linfonodi ascellari.
Se dovesse insorgere febbre alta e se dovesse durare più di 24 ore, allora sono indicati gli antibiotici. Prima scelta Amoxicillina 1 gr ogni otto ore .
L'allattamento, ribadisco, non va mai sospeso, anzi: il bambino va attaccato ancora più spesso. Il latte estratto può essere congelato per 6 mesi o più.
Restiamo in contatto.
Dott GG
PS E' una situazione per la quale è bene intervenire con la massima celerità. Il rossore che Lei vede è espressione della sofferenza della ghiandola.
Inoltre l'ingorgo produce un potentissimo segnale di STOP per la lattazione che decresce sensibilmente e che quindi va nuovamente stimolata.
Gentile Dott. Giordano,
vorrei ringraziarla per i preziosi consigli e aggiornarla sul mio stato; la febbre è passata, la chiazza rossa sul seno è scomparsa ma al tatto ancora sento dei piccoli noduli che sembrano scomparire quando il bambino si attacca e fa una bella poppata! Sto continuando con tiralatte per alleggerire il seno, docce tiepide, spugnature e massaggi prima dell’allattamento quando possibile! Devo fare altro? A cosa devo stare attenta per non fare ripresentare il problema?
La ringrazio molto
Saluti
Il punto è che ogni episodio di ingorgo mammario lascia il segno (distorsione ed ispessimento dei dotti, infiammazione residuale) e predispone per un successivo episodio.
Bisogna non abbassare mai la guardia. Continui per qualche altro gg i FANS (l'ibuprofene) e scarichi i nodulini che sente sotto le dita con massaggi e tiralatte.
Per prevenire, NON lasci passare mai troppo tempo fra una poppata e l'altra e se non sente scaricato del tutto il seno dopo una poppata, completi la cosa con tiralatte o estrazione manuale.
Cordiali saluti
Dott GG