ritorno al lavoro e difficoltà con l'uso del tiralatte

Data pubblicazione: 29-ago-2016 16.14.08

Buonasera Dott. Giordano,

la contatto perché ho bisogno del suo aiuto, forse non si occupa di questo principalmente ma indirettamente magari si.

Sono la mamma di una bimba che ha un mese e mezzo, nata da un parto cesareo, la allatto esclusivamente al seno. In meno di un mese ha preso 1kg ed è cresciuta 6 cm e mezzo.

Tra quindici giorni dovrò tornare al lavoro, per tre mezze giornate, almeno per i primi mesi, quindi dovrò tirare il latte perché soprattutto di giorno non ha orari..può ciucciare anche ogni ora. Da una settimana cerco di tirare il latte e non riesco, soprattutto perché provo dolore ai capezzoli. Magari sono un po' sensibili in questo periodo infatti mi fanno male al solo contatto (all'inizio ho avuto le ragadi), non so però se l'apparecchio vada bene, se lo utilizzo in maniera corretta. I giorni passano ed io sono in ansia perché vorrei iniziare ad abituarla al biberon, per qualche poppata. Ho anche comprato dei copricapezzoli in argento perché mi hanno detto che avrebbero potuto aiutarmi, dopo il primo utilizzo però non ne sono più così sicura, quindi nel dubbio non li.ho più applicati. Da ieri, infine, sotto il capezzolo sull'areola ho una striscia rossa causata credo dal ciucciare della bimba che brucia un po' quando mangia.

Insomma è stato un mese molto faticoso, soprattutto dal punto di vista dell'allattamento perché la piccola è stata attaccata sempre tutto il giorno, anche nove..dieci ore con piccoli intervalli, fatica che è stata però ripagata dall'espressione del suo viso: sereno e felice!!

Ho paura quindi di non poter tirare il latte quando sarò al lavoro, questa macchia rossa inoltre mi preoccupa un po'.

Potrei quindi venire a trovarla in reparto per ricevere un aiuto di tipo pratico che è quello che mi serve in questo momento? Non so a chi altro rivolgermi

Grazie per l'attenzione

Gentile mamma,

complimenti per il Suo percorso di allattamento.

Capisco e so benissimo quanto impegno e quanto amore, anzi, Amore c'è dietro certi traguardi.

Il ritorno al lavoro è un piccolo / grande trauma , più per la mamma che per il pupo. I bambini di solito si lasciano addestrare bene anche al poppatoio. Purché sia una terza persona ad offrire il biberon e non la mamma, che odora di latte ed invita ad altri rituali certamente più caldi e graditi.

La mamma, anzi, dovrebbe essere ben lontano dalla vista e dall'olfatto del bambino.

Il timore é che possa disorientarlo perchè mi vogliono obbligare a ciucciare questa cosa di plastica dura quando lì c'ho la mia mammella calda ed avvolgente ?? ")

Il tiralatte richiede buona manualità ed una coppa adeguata alla mammella: la punta deve contenere bene il capezzolo ed uno-due mm alla base. Non deve essere nè più larga e prendere troppa areola, nè troppo stretta e lasciare fuori una parte del capezzolo.

Deve essere mantenuta ben stabile durante il drenaggio del latte e non deve frizionare l'areola (cosa che credo sia accaduta nel Suo caso)

Prima della raccolta andrebbe praticato un leggero massaggio verso l'areola ed andrebbero applicati dei panni tiepidi.

La piccola abrasione del Suo seno potrebbe giovarsi dell' esposizione all'aria della mammella, lontano dall'umidità del reggiseno e delle coppette, e dell'applicazione di piccole quantità di VEA oil (vit E), che funziona come trofico ed antiinfiammatorio e che non guasta mai.

Durante la Sua assenza per lavoro, l'uso del tiralatte magari in occasione di una pausa-caffè risponde ad una duplice necessità:

1) scaricare la mammella e, quindi, garantire la continuazione della lattazione. Questa è la cosa più importante !!! DOBBIAMO RICORDARCI CHE NON TIRARE IL LATTE DALLA MAMMELLA SIGNIFICA FINE DELLA PRODUZIONE DEL LATTE !!!

2) ricavare un pò di latte da offrire al pupo a casa.

Il latte può essere tenuto a temperatura ambiente per 5-6 ore ed a temperatura di frigo per 3 gg. Questo è il motivo, sec. me meno importante.

Non deve costituire un motivo di angoscia per la mamma assicurare a tutti i costi un volume di latte adeguato per le poppate da dare in sua assenza.

Così come, secondo me, non deve costituire un impedimento ideologico o sensazione di fallimento o sconfitta il ricorrere ove necessario alla formula per integrare la poppata da dare in assenza.

Cordiali saluti

Dott GG

PS andrà bene