A 14 gg. di vita ..............

Data pubblicazione: 12-dic-2016 13.42.06

Gentile dott. Giordano,

mi chiamo R. e ho seguito con interesse i suoi incontri all’interno del corso preparto che mi è stato utilissimo.

Purtroppo si ricorderà che l’ultimo incontro sull’allattamento è stato diviso in due tranches e dal momento che ho partorito il 28 novembre ho perso la parte “clou” che è stata fatta il 30.

Ciò nonostante, tra il sito allattamenti riuniti e l’informativa consegnatami alle dimissioni mi sento di dire di avere iniziato con successo l’allattamento esclusivo.

Le scrivo perché la notte Matteo non vuole dormire nella sua culla; dopo la poppata lo tengo un poco in braccio e dopo averlo posato inizia a piangere. Mi era rimasta impressa la sua frase sul fatto che questi cuccioli sono stati 9 mesi nella pancia della mamma ed è giusto coccolarli e tenerli un po’ addosso.

Di fatto da quando siamo tornati a casa ha dormito quasi sempre con noi nel letto.

Ecco i dubbi:

1- Matteo piange appena lo metto nella culla, lo prendo lo attacco e mangia. Piangeva perché aveva fame? Mi sembra strano perché se così fosse avrebbe dovuto iniziare a piangere tra le mie braccia/nel lettone. Mangia per consolarsi di essere stato spostato nella culla?

2- nel letto allatto quasi sempre in posizione sdraiata. Di fatto dopo che Matteo si stacca resta anche lui a dormire su un lato. So che è giusto che dorma supino. Il fatto che dorma di lato e non si voglia girare (forse perché sente di meno il contatto?) può essere un problema?

3- non avendo dato alcun tipo di ciuccio, Matteo si mette in bocca la mano. Secondo lei (visto che non consiglia di arrivare al pianto per allattare ma di cogliere i segnali), devo prenderlo come un’indicazione che abbia fame oppure semplicemente è un gesto autoconsolatorio?

Sono sicura che mi verranno altri dubbi, ma intanto (approfittando del riposino mattutino di Matteo) le scrivo questi.

Grazie in anticipo,

Gentilissima mamma,

un mondo di auguri per la Sua creaturina ed onore al Suo impegno di mamma !

Innanzi tutto, va contestualizzata la situazione: pupino di 14 gg di vita !!!! In fase di adattamento alla vita post-natale con tutti i meccanismi umorali, endocrini, muscolari, neurorelazionali etc. etc.

Proverò a rispondere alle Sue circostanziate domande

1) sec. me piange per un sacrosanto bisogno di contatto che è fatto di coccole, ciucciatine, abbracci e calore. Personalmente sono favorevole al bedding in che peraltro è un fattore prognostico MOLTo positivo di successo per allattamento, anche se le società scientifiche storcono un pò il naso per (improbabili) episodi critici di schiacciamento, cianosi etc. Si attacca per tutto: per una indispensabile attivazione della mammella (il neonato è il personal trainer della mamma), per fame, per coccole, per sensazione di sicurezza (la mamma è vicina ed io sono al sicuro) etc. etc.

Se lo si spostasse nella culla per un "lo abituiamo al suo lettino", io soprassederei per il momento.

2) L'attacco frequente al seno (come quello che sta attuando Suo figlio) è il vero antidoto alla "morte in culla". L' evento che si vuole prevenire con il decubito supino

3) La manima in bocca è entrambe le cose: autoconsolazione e segnale di invito (dammi la tetta)

Niente ciuccio: Ottimo. Siamo tutti d'accordo per il primo mese (io non lo darei mai)

Il primo mese è un periodo molto "attivo". Ne riparliamo fra qualche gg.

Un carissimo saluto

Dott GG

Grazie mille per le sue parole e per la velocità con cui mi ha risposto.

Le scriverò sicuramente più avanti per darle degli aggiornamenti!

Buona serata,