Data pubblicazione: 9-set-2020 21.19.04
Gentilissimo dott. Giordano,
Sono mamma di una bambina di due mesi, nata il 6 luglio, a 38 settimane, di 2,640 kg. Ha avuto un calo ponderale di 200 gr.
L'avvio dell'allattamento è stato molto difficile, ci hanno dimesso con l'indicazione di farla mangiare ogni due ore ma ciucciando per non più di 15 minuti a seno e poi di darle latte tirato con il biberon. Solo grazie ad un ostetrica privata sono riuscita a togliere le aggiunte di latte tirato ed iniziare l'allattamento a richiesta ed esclusivamente dal seno con una buona crescita della bambina. In più in ospedale mi hanno costretta ad usare il paracapezzolo che ancora non riesco a togliere.
Ho una produzione di latte abbondante.
A fine luglio ho avuto una mastite bilaterale con febbre trattata con Augmentin. A distanza di un paio di settimane mi è uscita una pallina sotto il seno destro che credevo fosse un dotto ostruito ed ho iniziato a trattare con Brufen,impacchi caldi, tiralatte e poi ghiaccio. Con il passare dei giorni si è ingrandita e diventata rossa e dolorante. Mi sono rivolta ad un senologo che mi ha aspirato, sotto guida ecografica, 40 cc di pus risultato positivo allo stafilococco aureus. Ho ricominciato la cura con l'augmentin per far completare l'assorbimento.
Intanto in questi giorni mi si è ostruito un dotto all'altro seno che risultava gonfio e duro, ma oggi sono riuscita a a sbloccarlo rimuovendo il puntino bianco sul capezzolo e il seno si è ammorbidito. Però nell'ultima settimana la mia bambina ha preso pochissimo peso (70 gr) ed è spesso irrequieta.
Quello che noto è che dal seno dell'ascesso la produzione del latte sembra molto diminuita, è possibile?
In più in questo giorni credo che venisse meno latte anche dal seno con il dotto ostruito. Riprenderà la mia abbondante produzione o ormai la ghiandola potrebbe essere "rovinata"?
La ringrazio per una sua gentile risposta
Gentilissima mamma,
purtroppo la Sua storia ripercorre le medesime criticità, le medesime false indicazioni ed il medesimo impegno e voglia di mettersi in gioco delle mamme che tante volte ho ascoltato e letto.
La "legge" dei DIECI PASSI UNICEF / OMS per un allattamento di successo prevede:
Passo 8°. Incoraggiare l'allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento
AL CONTRARIO E' SCORRETTA LA PRESCRIZIONE DI TEMPI, INTERVALLI ("per fare riposare il pancino") E DURATA ("dieci-quindici minuti per lato")
Passo 9° Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell'allattamento. Soprattutto il primo mese di vita il ciuccio è un interferente di prima grandezza. NON VA DATO anche se i sapientoni diranno "NON DEVE USARE IL SENO COME CIUCCIO" . I paracapezzoli sono assimilabili alle tettarelle per la loro forma INNATURALE. Spesso sono un male necessario, come nel Suo caso, quando la boccuccia del pupino è tanto piccina. Però il manuale prescrive di dismetterlo al più presto e ripristinare l'attacco DIRETTO AL SENO, l'unico che possa assicurare un adeguato svuotamento della mammella.
Al contrario l'utilizzo protratto del paracapezzolo è associato ad un incremento del rischio di ingorgo e di conseguenza infiammazione e di conseguenza mastite e di conseguenza, quando la sfortuna proprio ci si mette di un ascesso !
Bene l' antinfiammatorio nel trattamento dell'ingorgo infiammato.
Male gli impacchi CALDI che possono aumentare lo stato infiammatorio.
La puntina bianca sul capezzolo potrebbe indicare la presenza di un dotto ostruito. Va trattato con un qualcosa di blandamente abrasivo: la capocchia smussa di un ago, un guanto di crine, un asciugamano ruvido senza ammorbidente sotto la doccia, un pò di bicarbonato.
I seni VANNO SVUOTATI non nella fase iniziale della formazione di un nodulino, ma al sospetto del sospetto che forse si potrebbe formare un nodulino.
Ogni ingorgo produce sofferenza ghiandolare ed infiammazione, a cui residua una quota di fibrosi (piccole cicatrici) che distorce l'architettura dei dotti e che predispone ad altri ingorghi via via peggiori, più gravi.
La sofferenza della ghiandola raggiunge il massimo, ovviamente, in caso di ascesso ed è inevitabile una temporanea, TRANSITORIA diminuzione del latte.
C'è da dire però che la RISERVA FUNZIONALE DELLA MAMMELLA è enorme. Una sola mammella è FISIOLOGICAMENTE in grado di nutrire in salute DUE GEMELLI !
Nel Suo racconto emerge quanto il Suo seno sia risultato "bravo" a produrre latte, pur in condizioni piuttosto svantaggiate: una bimba piccina con la boccuccia piccina, varie interferenze ed un pervasivo paracapezzolo.
Continui ad allattare, dia fiducia al Suo corpo, rimuova tutto il latte che può: è già un grosso stimolo.
Tenga la bambina fra i seni 24 h/24 (se può). La faccia "familiarizzare" (si dice così) in assenza di paracapezzolo.
Ragioni sulla corretta posizione. Cerchi sul portale Allattamenti Riuniti utilizzando la funzione "cerca nel sito" in alto a Dx.
La Sua principessina è nata, ad occhio e croce, poco più poco meno del 10° centile, cioè ai limiti inf. del peso per l' età gestazionale. Potrebbe essere controproducente "spingere" troppo adesso un organismo che è stato adattato ad uno standard prenatale ai limiti (v. precedenti conversazioni).
Lei non scrive il peso attuale della pupa. In ogni caso Le ricordo che dopo i primi mesi la velocità di crescita si riduce a circa 450-550 gr al mese e porta i bambini a raddoppiare il peso della nascita a 4-5 mesi.
Quindi i 70 gr della bambina potrebbero essere in linea a quanto fisiologicamente prevedibile.
Le ricordo che la crescita NON è mai lineare ma procede a "scatti" (i famosi "scatti di crescita" !!!!!).
Anche se si verifica un intoppo, come per es. un terribile ascesso, terminata l'emergenza si registra una accelerazione che compensa l'arresto momentaneo.
Molti prescrivono di bere 2-3 litri di acqua per aumentare il latte: NON LO FACCIA ! E' inutile ed a volte controproducente perchè l'edema può ostacolare la lattazione.
Attacchi frequentemente, scarichi a mano o con tiralatte (attenzione alle manovre aggressive sul seno e procedere sempre dolcemente !!!).
Potrebbe essere utile per uscire dall'impasse assumere una compressa di Domperidone da 10 mg tre volte al giorno (controindicata "teoricamente" nelle cardiopatiche) e/o un preparato di Silimarina in commercio.
Avanti tutta. Nulla è perduto
Con stima
Dott GG
La ringrazio molto per la sua celere e rincuorante risposta. La mia bambina attualmente pesa 4,150 kg.
Seguirò le sue indicazioni e le farò sapere come va.
Grazie
Accidenti se è cresciuta !!!!
Da 2,640 del peso nascita ! Non la pompi troppo !
Rischio s. metabolica in età giovanile (diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, etc.)
Saluti ancora
Dott GG