Data pubblicazione: 26-set-2018 20.51.24
Egregio Dr. Giordano le scrivo nuovamente data la Sua esperienza in materia poiché allattando costantemente rilevo nuove criticità:
1) Dolore al seno: praticamente ormai mio compagno di viaggio. Si manifesta con un algia diffusa dal capezzolo fino all’attccatura del seno, e si diffonde anche alle ossa costali; coinvolge entrambi le mammelle ma è più spiaccato a sinistra. Il dolore è sempre presente ed aumenta allattando e permane per un po’ di tempo dalla fine dell’allattamento. Sto assumendo paracetamolo al bisogno e volevo sapere se potevo assumere anche come terapia continuativa per ridurre l’infiammazione il flaminase.
2) Sto usando per controllare il dolore i paracapezzoli (ho letto la sua opinione negativa a riguardo) e devo ammettere che un tantino mi aiutano seppure quando li rimuovo ho i capezzoli a rossetto come quando non li uso (se il dolore e è sopportabile cerco di allattare senza!)
3) Attacco del bimbo: ho provato tutte le posizioni cercando di mantenere il famoso allineamento necessario, ma noto che il mio piccolo estroflette bene il labbro superiore e invece molto poco il labbro inferiore. C’è qualche rimedio per favorire una apertura migliore della sua boccuccia?
4) È utile/ necessario allattare sempre da entrambi i seni?
5) Utilizzando il tiralatte dal seno sinistro raccolgo mediamente la metà del latte che raccolgo dal destro. È normale?
RingraziandoLa anticipatamente per la Sua estrema disponibilità Le porgo cordiali saluti.
Gentile mamma .....
1) il dolore mi sembra da ingorgo subacuto a cui si accompagna una persistente infiammazione. Il rimedio è lo svuotamento COMPLETO DEL SENO o dei SENI. Tiralatte (che non è mai sbagliato) o bocca del bambino se si attacca bene.
Il paracetamolo è del tutto compatibile con l'allattamento anche per lunghi periodi, ma personalmente non l'amo perchè NON POSSIEDE ALCUNA AZIONE ANTINFIAMMATORIA. Serve solo a non "sentire" il dolore. Meglio l'ibuprofene
2) i paracapezzoli sono tanto amati dalle sanitarie, quanto detestati dal manuale UNICEF, da me e da altri specialisti di allattamento.
NON PERMETTONO IL COMPLETO SVUOTAMENTO DEL SENO E QUINDI LO STATO DI SUBINGORGO PERSISTE, oltre al rischio di sovrainfezione da stafilococco. ....
3) La boccuccia ... potrebbe provare ad "aggiustare" l'attacco estroflettendo manualmente con un dito il labbro sup ... io farei così. Ma con il paracapezzolo non si capisce nulla
4) i seni VANNO SVUOTATI ENTRAMBI. Se necessario usando il tiralatte, già detto, e congelando il latte (può stare in freezer un anno).
5) Con il tiralatte si raccoglie per lo più quanto è già deposto, contenuto in CIASCUN seno.
Per sua natura OGNI DONNA ha mammelle diverse l'una dall'altra per quantità di latte, così come per forma e per volume (a meno che non si sia sottoposta a qualcuna di quelle plastiche chirurgiche).
Ovviamente non è un buon motivo trascurare il seno che "SEMBRA" produrne di meno, in quanto si incorrerebbe nello stop monolaterale della lattazione
Cordiali saluti
Dott GG