anticoagulanti ed allattamento

Data pubblicazione: 23-gen-2019 21.25.58

Salve dott. Giordano,

È da tanto tempo che non le scrivo, per questo non so se è ancora questo l'indirizzo giusto a cui scrivere per chiederle informazioni a proposito di allattamento.

Se così fosse vorrei chiederle lumi sulla compatibilità tra NAO (anticoagulanti di ultima generazione) e allattamento. In particolare, considerato il fatto che ho avuto una trombosi venosa profonda, mi è stato prospettato il farmaco "Lixiana 60" (non so se è scritto correttamente).

I medici mi hanno già detto che non è compatibile con l'allattamento e che dovrò smettere di allattare quando inizierò il farmaco, ma volevo anche un suo parere in merito.

Se dovesse essere così, mi chiedo se sia possibile, o quantomeno fattibile, sospendere l'allattamento e riprenderlo dopo mesi (almeno 6). Non ho la minima idea!

Spero tanto possa aiutarmi. Intanto le porgo distinti saluti e la ringrazio anticipatamente.

gentile mamma

auguri per il Suo nuovo arrivo !

Il principio attivo del Lixiana è l'edoxaban, inibitore del fattore X attivato della coagulazione.

Si tratta di un farmaco piuttosto recente ... e questo non è un vantaggio in quanto non esistono ancora grossi studi su possibili effetti collaterali a medio e lungo termine e, nel nostro caso specifico, compatibilità in allattamento.

Non sono mai stati documentati problemi nei bambini allattati da mamme in cura, ma ai fini farmacologici ci è sconosciuta

la quantità che passa nel latte, gli eventuali livelli ematici nel bambino allattato etc. etc. etc.

Insomma tutti i dati che ci consentono di dire con matematica certezza: nessun problema.

Il punto, però, non è scegliere fra allattare e non curarsi e curarsi e non allattare o pensare di riprovarci dopo un periodo di pausa più o meno lunga (parliamoci chiaro: sospendere = NON ALLATTARE).

Il punto è curare una mamma che ha una patologia o una condizione di rischio in tutta serenità, sicurezza ed efficacia USANDO FARMACI DI PROVATA ESPERIENZA CLINICA.

Nel Suo caso gli anticoagulanti che si possono usare per la cura di una trombosi e sono nello stesso tempo provatamente compatibili con l'allattamento sono molti: Eparina a basso peso molecolare in testa (Seleparina per capirci) con cui si può fare anche il bagno dato che NON passa e NON può passare nel latte per le caratteristiche molecolari.

E la mamma non dovrebbe sentirsi sola, ma sostenuta nella scelta di mettere in opera una scelta che riduce nel proprio bambino il rischio di tutta una serie di problemucci che vanno dal diabete 2°, al m. di Crohn, alla leucemia linfoide e mieloide, alla morte improvvisa del lattante, etc. etc.

Le accludo un link in inglese sull'edoxaban e sui farmaci alternativi in allattamento.

Spero di esserLe stato utile.

Allatti in tutta serenità e gioia e si curi

Dott GG

https://www.safeinbreastfeeding.com/edoxaban/

Gentile dott. Giordano,

Le chiedo scusa per il ritardo con cui rispondo alla sua mail, invece molto tempestiva per cui la ringrazio.

In realtà sono già da un mese in cura con la Seleparina e continuerò per un altro mese, solo dopo dovrei cominciare con i NAO. A quanto pare, da quello che mi hanno spiegato, l'uso prolungato della Seleparina ha degli effetti controproducenti relativamente alla trombosi, per questo non è possibile prolungarne l'uso e passare ad altra terapia.

Semmai mi piacerebbe tanto sapere se esiste una cura alternativa a quella che mi è stata prospettata. Mi pare di capire che forse l'unica alternativa potrebbe essere il Cumadin, ma anche in questo caso mi sono state presentate delle controindicazioni. Insomma vorrei chiarirmi le idee e capire se posso scegliere, altrimenti smetterò di allattare se dovessi rendermi conto che potrebbe costituire un rischio per il bambino o per me.

Spero di non averla disturbata troppo o di non chiederle troppo con le mie domande.

La ringrazio ancora per l'attenzione e la cortese disponibilità.

Cordiali saluti,

Gentilissima,

nell'articolo che Le ho inviato nella lista dei farmaci "alternativi" all' edoxaban c'era proprio in bella vista il Coumadin.

Il principio attivo è il warfarin una molecola che passa molto poco nel latte materno perchè rimane attaccata strettamente alle proteine del sangue della mamma.

Uno dei più grandi esperti di farmaci ed allattamento scrive "una quantità molto piccola ed insignificante viene escreta nel latte materno e dipende dalla dose. In uno studio addirittura nnon fu riscontrata traccia di warfarin nel sangue del bambino allattato. In un altro, meno di 25 nanogrammi (miliardesima parte del grammo) per ml nel latte di mamma e nessuna traccia nel sangue del bambino. Secondo questi autori il warfarin apparentemente pone minimo rischio per il bambino allattato e non è stata riscontrata anomalia della coagulazione. .... piccolissime dosi di vit K per bocca (nel bambino) bilanciano l'effetto di alte dosi di warfarin."

Quindi, il warfarin è il farmaco di prima scelta per la terapia per os a lungo termine.

Insomma, l'uso di questo farmaco NON può essere pensato come una controindicazione ad allattare !!

Cordiali saluti e serenità

Dott GG