Data pubblicazione: 7-set-2017 21.18.30
Carissimo Dott. Giordano,
mi scuso intanto per aver utilizzato l'indirizzo mail errato; ho cliccato "rispondi" alla sua risposta e non mi sono resa conto poichè il messaggio di default veniva archiviato tra gli spam.
L'ingorgo poi non si è risolto in alcun modo, la febbre, dapprima scesa, è poi tornata di nuovo molto alta. Sono andata al consultorio dell'Ospedale di Mistretta (giacchè io mi trovo per le vacanze estive da mia mamma che abita in un paesino vicino), dove mi hanno visitato e aiutato a drenare il seno con dei massaggi lievi; se in un primo momento sembrava andasse meglio, poi, a seguito di un massaggio da parte dell'ostetrica un pò energico, è risalita la febbre e con questa, il dolore, il turgore, il rossore e il calore.
Ho iniziato terapia antibiotica e antinfiammatoria, al tatto tocco un durone (come fosse una palla) e una sorta di piastra solida sul lato destro del seno. Vi è anche una tumefazione e ho il terrore che possa essersi creato un ascesso.
Leggendo sul web i miei sintomi sembrerebbero coincidere proprio con quelli dell'insorgenza di un ascesso ma se Le è possibile, potrebbe anche solo sinteticamente descrivermeli Lei? E' possibile che questi duroni siano latte aggrumato? Crede che un controllo ecografico sia opportuno e consenta di vedere un eventuale ascesso? La febbre adesso è scesa ma sono sotto antibiotici e antinfiammatori..
La ringrazio per la sua disponibilità e per il suo sostegno; contro tutti ho deciso di non arrestare ancora la montata lattea, tiro con il tiralatte dal seno che non presenta problemi e faccio (in maniera delicata) la spremitura da quello infiammato. Spero ancora di poter risolvere. Sbaglio? Dovrei arrestare la montata?
E' un momento molto complicato da gestire..con mia figlia che piange tanto e vorrebbe solo attaccarsi e non vuole saperne di biberon e ciucci. Avevamo trovato un nostro equilibrio, non mi sono accorta di nulla anche perchè stupidamente ritenevo che quei piccoli duroni che toccavo fossero cisti (considerato che soffro di mastopatia) e poi dopo che mia figlia ciucciava mi sentivo sempre meglio.
Immagino di aver commesso qualche errore per ritrovarmi in questa situazione.
Spero ancora di poter allattare mia figlia, l'ho fatto per due mesi e mi piacerebbe continuare.
A presto,
grazie infinite.
Gentilissima mamma,
sono davvero spiacente di sentire quante difficoltà Lei abbia e stia attraversando.
Ribadisco: la soluzione è il drenaggio lento, delicato, costante, frequente del seno.
NOOOO alle spremiture violente del bel tempo andato come quelle dell' Ostetrica che Lei ha descritto.
Il malessere della mammella è dovuto alla sofferenza delle cellule ghiandolari che si "rompono" e lasciano fluire il latte nel tessuto circostante la ghiandola (connettivo) richiamando cellule e mediatori infiammatori.
Quindi drenaggio ED ANTIINFIAMMMATORI anche per diversi giorni (1° scelta l' Ibuprofene, ma bene anche il comunissimo OKI - chetoprofene) a meno che non si soffra di intolleranze specifiche.
Utili gli impacchi (anche un reggiseno) freschi da frigo per stemperare l'infiammazione.
Ma soprattutto drenaggio: tiralatte o bimbo a volontà.
L'antibiotico è utile nel sospetto di una sovrainfezione (febbre intermittente che dura da più di 36-48 ore nonostante gli antiinfiammatori)
L'ascesso é riconoscibile per la importanza dei fenomeni infiammatori: cute fortemente arrossata e tesa, dolore al solo sfioramento, impossibilità a calzare un reggiseno. Poi quando sta per fistolizzarsi puntino nero ingravescente nel punto dove si bucherà ed uscirà il puus.
Il Suo caso mi sembra più la descrizione di un bel durone organizzato post-infiammazione.
Ci vorrà del tempo per risolverlo completamente e nulla vieta continuare ad allattare.
Ovviamente non si tratta di latte raggrumato (non si è formato il caciocavallo) ma di fibrina ed edema duro nel tessuto infiammato.
Ultimo avviso: ogni ingorgo predispone a nuovi ingorghi perchè restano le cicatrici del precedente sui dotti che ne risultano deformati. ... Quindi sempre maggior attenzione e sempre più rapido intervento ad ogni episodio.
Coraggio
Dott GG