Allattare quando si è avuto un TC, un capezzolo ha una crosticina, il fratellino è geloso

Data pubblicazione: 24-dic-2019 22.07.17

Buon pomeriggio dottore,

le scrivo per sottoporle un problema e di conseguenza per chiederle aiuto (nuovamente) anzi la ringrazio anticipatamente per l’attenzione.

Io ho partorito lunedì mattina con “taglio cesareo”, sin da subito ho atta al seno il mio bambino e senza alcun problema lui si attaccava, martedì sera ho avuto la montata lattea e mercoledì mattina hanno dimesso me e il mio bambino.

Quindi fino a mercoledì all’ora di pranzo circa il bambino mi si attaccava tranquillamente e bene!

Poiché ho un’altro bimbo di 2anni e mezzo che all’inizio l’ha presa bene però poi la sera ha manifestato la sua (giustamente!!!!) gelosia volendomelo levare, il neonato, dalle braccia mentre allattavo ed insomma rendendo il momento dell’allattamento difficile tant’è che di conseguenza il neonato si è molto probabilmente attaccato male e mi ha lesionato il capezzolo nn volendo più fino ad oggi attaccarsi al seno o meglio quando gle lo porgo lui si muove tutto ma non riesce ad attaccarsi......quindi è da giovedì che mi tiro col tira-latte il latte e lui lo prende però ancora non si attacca!

Forse perché sente la crosticina nel capezzolo e gli dà fastidio?

Adesso le chiedo come faccio a risolvere questa situazione? Come posso fare in modo che si attacchi? o a far passare la spaccatura?

Anche perché il mio latte lo prende!

poi il problema riguarda entrambi i seni per quanto riguarda l’attaccamento, mentre solo la mammella destra è spaccata!

Grazie per l’aiuto che mi vorrà dare!

Nel caso volesse vedermi io ed il neonato saremo giorno 27 all ospedale per il controllo, ma in ogni modo potrei incontrarla quando è disponibile.

Resto in attesa di un suo riscontro

Gentile mamma,

auguri per la Sua nascita e complimenti per il Suo impegno.

Come Lei ha già potuto ben intuire NON si tratta di un problema "locale".

La difficoltà di attacco, infatti, è bilaterale. L'ipotesi di un (improbabile) fastidio legato alla "crosticina" del capezzolo decade.

Con tutta probabilità la difficoltà consiste nell'impaccio ai movimenti legato al parto mediante TC.

Quindi, non posso che raccomandarLe di

1) attaccare il bambino nudo con il solo pannolino in maniera da capire bene come è posizionato al seno

2) verificare la posizione pancia-contro-pancia (e non fianco del bambino contro pancia della mamma come spessissimo si osserva)

3) verificare l'allineamento del bambino: testa spalle anca sulla stessa linea (e non collo ruotato o piegato come spessissimo si osserva)

4) mento poggiato sul seno, testa lievemente inclinata in alto, bocca aperta a leone.

5) MAI ciuccio !!!!!!!!!!!!!!!

6) attaccare il pupo NON quando piange, ma quando manifesta i primi segnali di invito (si lecca le labbra o muove la testa a Dx e Sx)

7) Mamma seduta o coricata con le spalle poggiate ! MAI con le gambe a penzoloni sulla sponda del letto

8) fare attenzione all'ingorgo !!! Nel Suo caso di attacco difficoltoso è, purtroppo, molto probabile ! Scarichi il seno appena ne ha il solo sospetto !

I seni se stropicciati o infiammati vanno tenuti scoperti per più tempo al giorno.

Un pò di colostro va spremuto e lasciato asciugare alla fine di ogni poppata

Che il fratellino sia geloso è ben comprensibile. Che sperimenti la sensazione di tradimento, di spodestamento, di perdita dell'esclusività genitoriale è del tutto normale.

A lui va tutta la nostra solidarietà ed il nostro riconoscimento.

Che si possa mettere di traverso o che, in nome di chissà quale (ipocrita) partecipazione alla nuova nascita, gli si consenta di interferire con il contatto con il piccolino non è affatto "giustamente".

La priorità è garantire al neonato le migliori chances di vita e di salute attuali e future. La partita si gioca adesso e non può essere derogata.

E' necessario trovare le tattiche più efficaci per esprimere questa ineluttabilità in maniera assertiva e non colpevolizzante.

C'è il nuovo fratellino e non possiamo fare null'altro che occuparci di lui ! Non è un capriccio dei genitori !

Ogni vostro tentennamento o incertezza invece depone per alternative possibili e scelte legate alla soggettività.

Vale la pena allora provare cosa succede protestando, piangendo e manifestando l' angoscia più nera.

Non c'è nulla di più crudele e nefasto di un genitore incerto !

Cordiali saluti

Dott GG