Data pubblicazione: 14-ott-2018 19.21.54
Buonasera...
Alla mia seconda esperienza di allattamento mi accade qualcosa di nuovo e...doloroso!!
Ho partorito lunedì ed in terza giornata mi è arrivata la montata lattea;con essa un rigonfiamento ad ambedue le ascelle,
doloroso! Questi rigonfiamenti mi restano a tutt oggi, sempre molto dolorosi.Tra l altro,da ieri,questo si associa a turgore
e tensione dei seni,che aumentano il dolore alle ascelle!Ho praticato massaggi tiepidi e docce tiepide,massaggi circolari e
drenaggio col tiralatte!!
Cosa devo fare???
La ringrazio anticipatamente X la sua disponibilità
Gentile mamma,
Per ottenere una lattazione efficace che si protrarrà per mesi a venire la mammella di una primigravida
deve essere sottoposta ad un processo di "maturazione" che dura 1 MESE. E' il tempo necessario affinchè
la ghiandola passi dalla estrema povertà di acini di chi non ha mai allattato ala piena moltiplicazione
ed al completo sviluppo di dotti ed acini. Questa peculiarità NON si perde dopo la cessazione del PRIMO
allattamento.
La ghiandola non torna (nè potrebbe) allo stato di pregressa verginità e mantiene piuttosto profonde
tracce delle modificazioni anatomiche ed epigenetiche (il DNA dei lattociti si è ormai "attivato").
In occasione della seconda esperienza spessissimo le mamme lamentano il carattere "pigro" del
secondogenito che si attacca, a loro parere, meno di quanto abbia fatto il loro primo cucciolo.
In realtà il piccino trova una mammella già allenata, già pronta che non necessita il pressing a cui era
stato costretto il fratello maggiore.
In casi meno frequenti la mammella già "rodata" parte in quarta ed incappa in un fastidiosissimo ingorgo.
E' il Suo caso !!! Lei ha un bellissimo ingorgo da eccessivo sprint delle Sue mammelle.
A quanto Lei sta già facendo, massaggi DELICATI (MAI SPREMITURE), tiralatte a volontà docce TIEPIDE
(MAI eccessivamente CALDE) non posso che aggiungere la raccomandazione di darci dentro sino alla
fuoriuscita DELL'ULTIMA GOCCIA DI LATTE ed anche oltre, di non lasciare passare troppe ore fra una
estrazione e l'altra, di congelare il latte estratto (in freezer sta anche 6 mesi - un anno), di utilizzare i
gratttini dolci/delicati sulla schiena stando poggiata con le braccia conserte su un tavolo (quella dei
fidanzati per capirci) prima del tiralatte (aumenta l'ossitocina), di prendere dopo i pasti
una compressa di moment o brufen da 200 mg (a meno che non soffra di grastrite o altra intolleranza agli
antinfiammatori ....) e di attaccare al seno il più spesso possibile il pupo (per i primi giorni io dico sempre
alle mamme "MILLE VOLTE AL GIORNO"). OVVIAMENTE, gettare dalla finestra il ciuccio !
restiamo in contatto
Cordiali saluti
Dott GG
Grazie X la risposta!!In realtà da stanotte avevo deciso di praticare la spremitura manuale
(a questo punto sbagliando??),iniziativa che presi credendo che il tiralatte,mimando la
suzione,potesse farmi incappare in un circolo vizioso dì iper produzione di latte visto che,
mi ero detta,L ipofisi leggerebbe la suzione come richiesta del bimbo rispondendo col
mantenimento della eccessiva quantità di latte!
La spremitura manuale mi sembrava più consona in questa fase,a prevenire
L' inturgidimento dei seni evitando la riproduzione della stimolazione del capezzolo!!
In realtà oggi va molto meglio,le ascelle sono quasi del tutto sgonfie e nn più dolenti!!
Alla spremitura,quando L ho praticata(sostanzialmente quando il bimbo ha fatto delle
pause più lunghe nella richiesta) è uscito meno latte rispetto alla stessa notte precedente.
Cosa che ho letto come una riduzione dell iperproduzione lattea!
Per cui,avendone tratto giovamento,continuo con spremitura manuale o conferma
sempre tiralatte???
Gentilissima,
in realtà non è che il tiralatte "ecciti" il riflesso ossitocinico alla stregua della suzione del bambino ... La storia è un pò diversa. Lo svuotamento della mammella, ottenuta o per spremitura manuale o per estrazione con tiralatte, riduce il ristagno di latte e quindi il c.d. Fattore Inibizione della Lattazione (F.I.L.) oltre che ridurre la pressione / tensione sui lattociti (le cellule ghiandolari). Sono meccanismi di servocontrollo alla produzione di latte detti in medichese "paracrini".
Molte donne preferiscono lo svuotamento manuale al contatto con il tiralatte. Se eseguito correttamente il manuale è altrettanto efficace del tiralatte ... quindi a Lei la scelta.
Il fatto che Lei stia meglio mi rallegra molto e,secondo me, è interpretabile come il ritrovato equilibrio produzione / svuotamento del seno.
Bene !!
Comunque la soluzione magica resta attaccare al seno il più spesso possibile il bambino.
Cordialità
Dott GG
Ok la ringrazio immensamente!!in realtà equilibrio nn ancora ritrovato,il seno continua ad iperprodurre ed io continuo ad applicare i suoi consigli,nella speranza che detto equilibrio arrivi presto!!!
Grazie ancora x la puntualissima ed esaustiva risposta