Data pubblicazione: 11-mar-2017 16.08.11
Salve dott. Sono mamma di una bimba di quasi due mesi nata prematura che è stata per questo ricoverata al reparto di neonatologia ...... per 20 gg ! Durante questo periodo allattavo tutto il giorno e rilasciavo il latte tirato per la notte , loro integravano solo due /tre poppate di artificiale ! Tutto questo ha dato buoni risultati infatti la bambina e' tornata a casa con 600 g in più ,ma poi a casa e' iniziato il calvario , comincia ad essere irrequieta tutto il giorno , ad avere continuo meteorismo ,senza sosta ,di cattivissimo odore e ad avere forti coliche con cacca di colore verde . Inizialmente ho cominciato a mangiare eliminando alcuni alimenti ,ma senza risultati , poi parlando con il mio pediatra mi dice che i sintomi inducono a pensare ad un intolleranza al lattosio e mi ha integrato un latte con basso contenuto di lattosio ,L' aptamil hn 25 ,contemporaneamente io mi sono tirata il latte per tre gg ,disintossicandomi e iniziando una dieta senza lattosio ,effettivamente è andata molto meglio , solo che adesso la bambina gradisce più il biberon con il latte artificiale che il mio e spesso non vuole il seno , lo lascia e piange infastidita ! Ho paura che il mio latte le faccia male perché nonostante io faccia questa dieta , spesso la sera ha qualche episodio di coliche e perché per quanto possa stare attenta il lattosio e' contenuto quasi dovunque .
Sempre il mio pediatra mi dice che queste intolleranze ,nei neonati ,nella maggior parte dei casi ,sono momentanee e soprattutto nei prematuri e che poi passano da sole.
In questo caso , Secondo lei devo continuare ad allattare lo stesso ?
gentilissima mamma,
innanzi tutto lode ed onore al Suo impegno !
Allattare un bimbo ricoverato non é mai una passeggiata.
Per quanto riguarda i disturbi di Sua figlia mi sembra che ci sia un pò di confusione ....
Lei dice che i disturbi sono iniziati non appena arrivati a casa con cacca verde ed emissione di gas ?!
Ora ... il colore delle feci in un bambino che cresce bene ... di solito non significa proprio nulla.
Nei libri si legge che le cosiddette coliche gassose sono disturbi che di solito insorgono intorno ai 40 giorni di vita (e 3.800 - 4.000 gr di peso aggiungerei io) con crisi di piano soprattutto serali e che si alleviano un pochino con l'emissione di gas.
Nei bambini piccini (anche di pochi giorni e di poche ore di vita) ogni strillo viene subito etichettato dai saccenti "guarda: c'ha le coliche", mentre invece la causa è altra.
Nella stragrande maggioranza di casi è una naturalissima ed ovvia ricerca del contenimento materno e dell' attacco al seno.
Nei pupini di due mesi, come Sua figlia, certamente la diagnosi di coliche dei quaranta giorni (si chiamavano così una volta) ha un senso.
Le cause di questi disturbi sono sconosciute e quindi ogni ipotesi è stata negli anni sposata, dando vita a procedure a volte fantasiose e ad innumerevoli "cambi di latte", vale a dire di formula, alla ricerca del latte giusto.
In passato, ma qualche volta temo anche adesso, genitori esausti ricorrevano, dopo averli provati tutti, al vecchio "Stelat rosso" oppure al "Parmalat parzialmente scremato", che magari coincidendo con la fine naturale delle crisi, venivano santificati come il latte salvifico (ovviamente sono tutte cose da non fare !!).
Le mamme dei bimbi con le coliche, se allattano al seno, sono praticamente crocifisse, condannate a progressive "diete di eliminazione" sempre più strette, nel tentativo di togliere ipotetiche sostanze colpevoli dal loro latte. ....
Ora ... è possibile che nel latte di mamma passino pezzettini di proteine, che in rarissimi casi non siano neutralizzate dagli agenti immunitari del latte stesso e che in casi ancora più rari il lattante sviluppi una allergia. Però, ripeto, si tratta di casi piuttosto rari.
Però stiamo parlando di proteine ! Le sostanze che danno allergia sono le proteine ....
Lei nella Sua lettera mi parla di una dieta senza lattosio ! Forse c'è un fraintendimento.
Anche se una mamma non assumesse un atomo di lattosio con il cibo, questo verrebbe lo stesso prodotto dalle cellule ghiandolari della mammella !!! Ci mancherebbe !
Il lattosio del latte di mamma è una delle componenti più rappresentate ed importanti per varie funzioni.
E' la solita storia: per produrre latte non occorre obbligatoriamente bere o mangiare latte (di mucca) o latticini !!!!!!!! La leonessa non beve latte ma mangia bistecche. La mucca mangia erba. etc. etc.
Ma forse Lei parlava di proteine del latte vaccino, cioè di latte e latticini .. quindi ha ridotto quelli, suppongo. Ridurre non azzerare dalla dieta perchè non è possibile. La proteine del latte vaccino le trovi un pò dovunque.
Questo può avere un senso (ripeto ridurre non di azzerare), soprattutto se la mamma prima si ingozzava di latte vaccino nella speranza (vedi sopra) di fare più latte.
Lei mi dice di avere tirato il latte per tre giorni nell'attesa di disintossicarsi ...
Voglio sperare che non abbia gettato via questo latte !!!!!!! Anche considerando che
a) come Le ha detto bene la Sua pediatra, questi disturbi passano dopo un pò da soli
b) il latte di mamma si può conservare in freezer per 6-12 mesi e quindi dare in seguito a bambino più grande, risoltisi i fastidi
c) il latte di mamma non si getta mai !!! Solo quando la mamma ha l'AIDS (e magari nemmeno)
Lei non scrive come sta la bambina quindi suppongo che stia bene, nel senso che abbia una buona crescita.
Certamente offrendo il biberon, piuttosto che un seno "contaminato" e "colpevole", e magari dando anche una bella dose di ciuccio, il lattante viene educato alla aspettativa di una mammella artificiale "buona" con un capezzolone gommoso ma che eroga imponenti flussi di liquido caldo che ti riempie subito la pancia.
Quando si ripropone il seno vero, scatta la delusione di una aspettativa tradita !
I benpensanti allora si possono scatenare in commenti facilmente prevedibili "non hai abbastanza latte", "non ce n'è più", "non le piace", "chissà cosa hai mangiato" etc. etc ed altre banalità del genere.
Certamente è il modo migliore per lasciarsi finire il latte senza grosso clamore.
Cosa Le posso consigliare ?
Avere una alimentazione senza particolari forzature. Ridurre certo latte e latticini.
Ri-educare il più possibile la bambina al seno. Ogni atomo di latte serve e funziona. Lo vediamo ogni giorno con l'epidemia stagionale di bronchioliti specie negli allattati al biberon.
Attaccarla tantissime volte al giorno, senza orari e senza retrologie, eliminando o riducendo il ciuccio.
Stare attenta ai piccoli ingorghi del seno e risolverli subito.
EVITARE DI FARE LA STUPIDATA DEI DIECI MINUTI PER LATO !!!
Il "primo" latte è più abbondante, ma molto (a volte troppo) ricco di lattosio e può provocare effettivamente una situazione di meteorismo, feci schiumose e dolenzia addominale !!!
L' aggiunta di formula ? Il meno possibile ovviamente.
E se possibile aumentare il latte (del seno) tirandoselo con un tiralatte e dandolo con il biberon se la bambina, quando è irritabile, preferisce il flusso rapido del biberon. Però, ripeto, al seno è meglio.
Prendere tempo. Le "coliche" passano. Durano una ventina di giorni. A meno che non si tratti delle "allergie" vere. Ma queste sono, ripeto, più rare di quanto si creda.
Resista allora: la situazione si risolverà in breve tempo.
Cordiali saluti
Dott GG