Data pubblicazione: 3-mag-2018 11.00.52
Buongiorno gentilissimo dott. Giordano, sono mamma di Andrea di 2 mesi e mezzo, il piccolo è nato 3. 540 kg, ed è stato dimesso 3260, adesso pesa 5.350 kg con allattamento esclusivo. Devo dire che non ho mai avuto particolari problemi con l attacco sin da subito Andrea si è attaccato bene trovando la posizione giusta con poppate intense anche di mezz'ora, poi si stacca soddisfatto e fa il classico ruttino, in alcuni casi si addormenta e si riattacca anche dopo 3/4 ore. La notte addirittura anche 5 ore. Adesso invece improvvisamente avverto uno strano nervosismo si attacca e si stacca continuamente, gira la testa e piange, provo a cambiare posizione ma niente. Il tutto si intensifica la sera, tanto che non sapendo cosa fare e vedendo che non ciucciava ho provato a tirare il latte e dare il biberon (anche se a malincuore) , e con estrema sorpresa mi accorgo che ha praticamente scolato tutto il biberon in pochissimo tempo senza fermarsi. La cosa va già avanti da 3 giorni cosa mi consiglia di fare??? Inizialmente avevo pensato alla candida ma se il bambino è infastidito non dovrebbe mangiare nemmeno dal biberon... O sbaglio??? Sono abbastanza confusa. Da un lato mi rincuora sapere che cmq mangia e Tra l'altro è sempre il mio latte, dall altro mi preoccupa il rifiuto improvviso del seno e il subentro del biberon che ha sempre odiato anche quando era necessario per la mia momentanea assenza... La ringrazio anticipatamente
Gentilissima mamma,
innanzi tutto complimenti per il Suo percorso di allattamento.
In buona sostanza il nostro piccino in questione è un lattante sano e cresciuto bene.
Ancora mi chiedo perchè le mamme cerchino il "ruttino" come prova di efficacia per la alimentazione e la digestione ...
Mi dispiace deluderla ma il tanto rassicurante "ruttino" non è indicatore di nulla se non della nostra tradizione mediterranea.
I ritmi di attacco che Lei descrive sono normali nel secondo mese di vita.
Personalmente, tuttavia, ritengo che la mamma, qualora sia trascorso un tempo significativo, dovrebbe incentivare
il bimbo ad attaccarsi al seno e non aspettare passivamente. Lo sottolineo sempre agli incontri prenascita:
l'attacco a richiesta è bidirezionale: risponde alle richieste del bambino verso la mamma, ma anche della mamma verso il bambino
Occorre scongiurare il sempre incombente rischio di ingorgo.
Mi risulta poco chiara la faccenda della Candida !! Ce la dovrebbe avere il bambino ?! E perchè ?
Ad ogni modo, la crescita dei bimbi non avviene in maniera lineare, tanto è vero che parliamo di "scatti di crescita".
In questi periodi è comune il riscontro di insofferenza, di nervosismo, di insoddisfazione del bambino che "chiede" al seno altrettanti scatti di prestazioni.
Pertanto, si attacca di più di prima, specie nelle ore serali o meglio vespertine quando è più attivo il riflesso della prolattina della mamma.
L'adulto no, ma il bimbo si conosce e conosce bene la mammella e le tecniche di allattamento.
Il giochetto "mi tiro il latte e vedo quanto ne produco" serve solo a scoraggiarsi, a deprimersi, a non scaricare efficacemente la mammella.
Inconsapevolmente vengono esclusi i meccanismi endocrino-neuro-sensoriali che governano l'attacco diretto del bambino al seno.
Un contatto fatto di carezze, toccatine, strusciamenti, leccatine, paroline, etc.
Personalmente non sono massimalista e non lo giudico pregiudizialmente demoniaco, ma il biberon, se usato oltre una certa soglia,
addestra inevitabilmente il pupo a flussi, volumi, posizioni, stile e modalità diametralmente opposti a quelli dell'allattamento e convince la madre
della bontà dei ritmi artificiali, cioè grandi volumi e poche poppate.
Tutto l'opposto dell' attacco al seno: quantità ridotte e molteplici incursioni, non fosse altro che per svuotare bene la mammella ed evitare l'ingorgo.
Insomma, estraendo meno latte, le cellule ghiandolari tendono all'atrofia, diventa necessario aggiungere formula, si tira ancora meno latte e come al solito si finisce con non allattare più, relegando la raccomandazione dell' OMS, del Ministero della Salute, delle linee guida internazionali, etc. etc. di "allattamento esclusivo per sei mesi" al mondo delle pie illusioni e dell'utopia.
Quindi cosa posso consigliarLe ?
Attaccare il bambini il più spesso possibile, non appena emergono i MINIMI SEGNI di disponibilità ad attaccarsi, anche se è trascorsa una sola ora dal precedente attacco. Non tanto per riempire la pancia al bimbo, quanto per STIMOLARE, STIMOLARE ED ANCORA STIMOLARE IL SENO ED EVITARE PERICOLOSISSIME AREE DI INGORGO.
Spero che Lei non sia stata contaminata dalle stupide, ma ahimè diffuse teorie del tipo
"il bambino deve mangiare non prima di tre ore altrimenti gli vengono le coliche" oppure
"lo stomachino si deve riposare".
Il tiralatte è bene inserirlo se permane la sensazione di seno non del tutto svuotato.
Il biberon va usato il meno possibile, per i motivi di cui sopra.
Capisco che una mamma empatica entri in tilt al minimo feed back "strano" dal bambino, però la invito a resistere ed a darci dentro.
Cordiali saluti
Dott GG
Caro dottore la ringrazio per l. Immediata ed esaustiva risposta, purtroppo alle mie 1000 paura e ai miei 1000 perché si aggiungono quelli di chi mi stressa dicendo che il bambino non mangia bene dal seno e si infastidisce rimanendo digiuno... Solo per questo ho provato a dare il biberon mi creda con tanto ma tanto dispiacere, io voglio assolutamente con tutta me stessa continuare ad allattare al seno in quanto oltre a fare bene ad Andrea fa bene a me stessa, è un momento nostro dolcissimo a cui non voglio rinunciare. Per quanto riguarda la Candida del mio seno che cmq non riscontro avevo paura che il piccolino potesse avere il mughetto in bocca e non mangiare bene... A questo punto non mi resta che perseverare e attaccare più possibile il mio cucciolo... Grazie mille ancora per il suo sostegno
Brava !
Avanti così e risentiamoci fra qualche giorno
Dott GG