Data pubblicazione: 7-nov-2014 14.19.39
Gent.mo Dott. Giordano,
le scrivo questa e mail nella speranza che lei possa delucidarmi e darmi un sostegno in questo momenti di sconforto;
Oggi una mia amica mi ha suggerito di provare a contattarla conoscendo le sue doti umane e di medico e così lo sto facendo; Ho partorito il mio secondo figlio esattamente 15 giorni fa presso l'ospedale ...... la mia esperienza nella struttura è stata positiva, se non fosse per ciò che ha riguardato l'allattamento; le ostetriche sono state stupende e sempre pronte a rassicurarmi sul fatto che il bimbo si fosse attaccato bene e in effetti così mi sembrava; il giorno prima di uscire dall'ospedale venni a sapere che avevano dato a Luca una poppata di latte artificiale poichè il bambio era sceso da 3620 (peso alla nascita) di circa l'8% dopo circa 60 ore dalla nascita; dopo crisi di pianto ho tentato di far presente che non volevo fosse più dato il latte artificiale al bambino visto che questa volta speravo di allattare esclusivamente al seno; mi è stato risposto dal pediatra che per lui si trattava di una prescrizione medica e che per loro era prassi farlo per scongiurare l'impennata del valore della bilirubina; mi disse pertanto che se mi fossi rifiutata avrebbe affidato il bambino alle infermiere...le lascio immaginare in che stato emotivo sono sprofondata; ho continuato tutto il giovedì giorno e notte a dargli il latte artificiale...dimessa poi il venerdì con un lieve aumento di peso del bambino;
ad essere onesta avrei dovuto fare appello alle mie forze mentali per non continuare col il latte artificiale, ma ho avuto paura e mi sono detta che sarebbe stato meglio aspettare la visita di routine dalla pediatra; per cui per un altra settimana piena ho continuato a dare il LA attaccando sempre prima al seno il bambino, che però pian piano ha cominciato a ciucciare sempre meno vigorosamente; mi sto aiutando con il tiralatte (oggi ne ho preso uno elettrico e sembra andare un pochino meglio), ma non riesco a tirare più di 6/7 ml in totale da entrambi i seni, tirando per 10 minuti a seno; alla visita dalla pediatra il bambino ha recuperato tutto il peso iniziale e pesava venerdì scorso 3600; la pediatra mi ha semplicemente dato da prendere 6 copresse di Peridon al giorno (da 20mg) per 3 giorni sperando che stimolasse la prolattina...tutto quì...niente interruzioni di qualche poppata di artificiale, niente altri consigli;
Non so se tramite mail ha già modo di darmi qualche consiglio e se per caso c'è modo di venire in ospedale o privatamente a visita col bambino; le sono grata sin da ora per qualsiasi consiglio;
cari saluti
Gentile mamma,
auguri per la nascita !
Sono spiacente per la gran confusione ed anche il dispiacere che mi sembra di cogliere dalla Sua lettera.
Le rispondo dalla mia mail istituzionale e la prego, in futuro di usare questo indirizzo di posta.
Bene ! Il motore che dà l'avvio all'allattamento al seno é l'attacco frequente anzi frequentissimo, anzi costante, indistinguibile con il contatto continuato dei primi giorni dalla nascita.
L'espulsione della placenta avvia in automatico SOLO le primissime fasi.
Dopo, se intercorrono le solite interferenze, che mettono distanza fra mamma e bambino, il meccanismo si inceppa e non decolla bene come dovrebbe.
Un calo ponderale dell' otto per cento é normale, benché vada comunque attenzionato, cioé si rivede il bambino a 24 o 48 ore e si rileva se l'allattamento procede bene o ci sono cosette (le modalità di attacco in primis) da aggiustare.
Offrire la Formula, se in piccole quantità come semplice dissentante, VIETANDO IL CIUCCIO (il vero Killer dell'allattamento) e consigliando la mamma come e quanto spesso attaccare il pupo, non é la fine del mondo.
Spesso il problema sta nella posizione della mamma durante l'attacco, magari con le spalle accoppate e seduta sulla sponda del letto, anzicché ben seduta anche in poltrona con le spalle comodamente poggiate e senza fare contorsionismi delle spalle - come se "impugnasse una chitarra elettrica".
Il bambino ... si pone in linea testa-spalle-culetto, con la pancia che guarda la mamma e senza troppe flessioni del collo !
E si attacca spessissimo.
Il Peridon é un ottimo galattogogo, ben rodato e sperimentato. Certo, Lei ne sta facendo una bella scorpacciata !! 6 X 20 mg = 120 mg al giorno. Direi che tre compresse da 10 mg (cioé 1/2 cpr di quelle che Lei ha già) bastano.
Ma nulla può se non ci mettiamo l'ingrediente essenziale: L'attacco frequentissimo.
Il giochetto "... passate le tre ore prima se l'attacca al seno e poi -integra- la quantità che necessità al biberon" ha fatto fallire TUTTI gli allattamenti, serve solo a far esaurire la voglia e l'abitudine di attaccarsi al seno del bambino.
Ci mettiamo dentro poi l'altra storia dei dieci min per seno (la leonessa, la lupa, l'orsa non si puntano l'orologio) e la frittata é fatta.
Come la vedo io, le consiglierei di
1) Curare bene la posizione mamma e bambino di attacco
2) aumentare la frequenza di attacco
3) ridurre le poppate di formula di numero e di quantità (non mi dica che già é arrivata a 100 - 120 cc per poppata !)
4) vivere queste manovre con il massimo della serenità e del possibilismo:
E' andata così, la prox volta andrà meglio Lei non é una mamma fallita per questo.
5) Consulti il ns portale aziendale "Allattamenti Riuniti" - scarichi in PDF la guida "corso 20 ore UNICEF per discenti" per vedere un pò le posizioni corrette.
Ci ri-sentiamo
Dott GG
PS Una mamma che allatta può mangiare qualsiasi cibo, vegetale, uova, carni, pesce, etc. Anche le verdure "amare" e si può sottoporre a (quasi) qualunque terapia farmacologica.